Milano, 20 luglio 2017 - 20:35

È morto Chester Bennington, cantante dei Linkin Park: si è impiccato

Suicida nella sua residenza in California: aveva sei figli da due mogli. Soffriva di depressione, era molto legato a Chris Cornell, il cantante dei Soundgarden che si era tolto la vita il 18 maggio. Oggi Cornell avrebbe compiuto 53 anni

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Una voce dura, graffiata, perché così impone il metal, ma dalle melodie dolci e le venature malinconiche, perché no pop, che facevano cantare tutti. Milioni di fan in tutto il mondo. La musica perde un altro talento, dopo Chris Cornell un altro lutto: il cantante dei Linkin Park Chester Bennington si è suicidato. Si è impiccato a 41 anni nella sua residenza a Palos Verdes Estates, in California. Il suo corpo è stato trovato stamani da uno dei suoi collaboratori alle 9 ore locali e lascia sei figli, avuti da due mogli. Il cantante era solo in casa, con la famiglia fuori città. Le autorità, allertate subito dopo la scoperta, hanno avviato le indagini

Aveva lottato per anni contro droghe e alcool, soffriva da tempo di depressione per un’infanzia complessa, drammatica. E la sua morte arriva a pochi giorni da quella di Chris Cornell, che si è tolto la vita (anche lui) impiccandosi poche settimane fa: oggi sarebbe stato il 53esimo compleanno del frontman dei Soundgarden. Forse un caso. Sta di fatto che Chris e Chester erano grandi amici: in occasione della morte della voce del grunge di Seattle uno dei leader dei Linkin Park aveva anche scritto una commovente lettera: «Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali - aveva scritto Benningont sui social -. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme. Suppongo che è quello che siamo tutti. E tu mi hai aiutato a capirlo». Proprio la moglie di Cornell, Vicky, è una delle prime a commentare la sua morte. «Proprio quando pensavo che il mio cuore non potesse spaccarsi di nuovo. Ti voglio bene».

I Linkin Park erano stati gli headliner della terza giornata degli I-Days 2017 di Monza: all’autodromo nazionale avevano suonato insieme ai Blink-182 davanti a 80mila persone. Il gruppo nu metal californiano ha venduto oltre 60 milioni di copie in tutto il mondo ed è una delle band di maggiore successo dell’ultimo decennio.

La conferma della morte di Bennington arriva anche da Mike Shinoda, l'altro vocalist dei Linik Park, la voce rap: su Twitter si dice scioccato e distrutto per la notizia e annuncia a breve una comunicazione ufficiale della band.

Chester Bennington era nato il 20 marzo del 1976 ed era figlio di un poliziotto e di un’infermiera: non ebbe un’infanzia molto facile, perché costretto dalla situazione familiare a spostarsi in varie città dell’Arizona ma soprattutto perché dai 7 ai 13 anni è stato molestato sessualmente da un ragazzo. Ha avuto per anni problemi di alcol e di abuso di droghe e ha ammesso in passato di aver considerato il suicidio. Bennington aveva ringraziato più volte la musica per `averlo salvato´: «senza sarei morto. Al 100%» aveva detto in un'intervista a Rock Sound. Chester Bennington è stato il cantante anche degli Stone Temple Pilots, dal 2013 al 2015 e nel 2006 è stato inserito alla 46esima posizione di una classifica dei 100 migliori cantanti metal di tutti i tempi.

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