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Addio al cavallante Quagliotti

Lutto nel mondo del Carnevale per la scomparsa di uno tra i fondatori di Morte e Mercenari. Ferdiando Quagliotti aveva 67 anni. Martedì alle 15 a Baio Dora i funerali alle 15 in forma civile

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IVREA. Si svolgeranno domani, martedì 28, nella frazione Bajo Dora di Borgofranco, alle 15, i funerali in forma civile di Ferdinando Quagliotti, Ferdi per gli amici, 67 anni, scomparso improvvisamente, all’alba di sabato 25, per un arresto cardiaco.

La Sentinella di lunedì 27 marzo in un minuto

Un funerale laico per dare il commiato a un amico, a una persona conosciutissima la cui morte rappresenta un grave lutto non solo per i suoi cari, ma per tutta la grande famiglia dei cavallanti dello Storico carnevale della sua Ivrea, la città dov’era nato e dove aveva vissuto fino agli anni Settanta.


«La morte di Ferdi è per me come la perdita di un fratello», afferma, profondamente commosso, l’amico di una vita, Giancarlo Masseroni. E racconta: «Siamo cresciuti insieme, come già era accaduto ai nostri padri la cui amicizia era proseguita dagli anni giovanili a quelli trascorsi in Olivetti e oltre. A legarci uno all’altro, oltre all’amicizia dilatata alle rispettive famiglie, anche la comune passione per il Carnevale che ci ha visti, dal 1979 fino a una decina di anni, intestatari entrambi del carro da getto “I Difensori del Castellazzo”, una pariglia la cui conduzione è quindi passata a Ivan, il figlio di Ferdinando». «L’amore per il Carnevale eporediese – aggiunge Masseroni - era per lui qualcosa di connaturato: un sentimento ereditato forse dal padre Gino che, per anni, ben prima del famoso Bobet, fu mazziere dei Pifferi e tamburi. Ferdi, tra l’altro, fu tra i fondatori della squadra della Morte, prima, e dei Mercenari poi. Anche in questi ultimi anni, una volta cessata la partecipazione attiva al carro, eravamo soliti trascorrere insieme le giornate di Carnevale, divertendoci a scambiarci le nostre valutazioni personali su tutti i carri e i tiri e a commentare i noti spunti in salita sulla sommità di via Arduino».
Quagliotti era molto conosciuto a Ivrea anche per aver gestito a lungo, con la moglie Lucia Anselmo (oggi titolare del rinomato bar–osteria “Il chioschetto”, a Lessolo) il servizio Traco, in via dei Mulini, e, soprattutto, per essere il fratello di Giancarlo, figura di spicco del Pd torinese e presidente dell’Associazione consiglieri emeriti del Comune di Torino. Sua cognata, Carmen Casapieri, la moglie di Giancarlo, prematuramente scomparsa nel 1984, politica e sindacalista torinese impegnata soprattutto nella difesa delle donne lavoratrici, fu eletta nel 1972 alla Camera dei Deputati dove, da parlamentare, si impegnò con successo nelle battaglie per le leggi sul divorzio e sull’aborto. «Ferdi è stato una grande persona – conclude Masseroni -. Tutti, a Ivrea e dintorni, sapevano della sua generosità, del suo grande cuore che lo portava, se gli veniva chiesto un aiuto, a offrirlo senza chiedere nulla in cambio. Una persona speciale come non ce ne sono più».
Dopo il funerale laico, il feretro proseguirà per Mappano dove si svolgerà la cremazione. Le ceneri di Ferdinando Quagliotti, secondo un suo preciso desiderio, saranno quindi disperse sulle alture di Andrate.
Franco Farnè

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