rotate-mobile
Altre Settebagni / Via del Monte di Casa, 36

La presidente Capoccioni come Alemanno. Un tubo di gomma per domare le fiamme

La minisindaca del Municipio III immortalata mentre era intenta a "spegnere" l'incendio di Bel Poggio: polemiche a Montesacro. Corbucci (Pd): "E' questa la soluzione dei Cinque Stelle?", i grillini "Noi cittadini tra i cittadini"

Un tubo di gomma e un fusto di latta per domare le fiamme. Così nel corso dell'incendio che ieri è divampato a Bel Poggio si sono ritrovati i grillini del Municipio III accorsi sul luogo da Piazza Sempione. In prima linea la minisindaca Capoccioni che già aveva passato la notte al fianco di Vigili del Fuoco e forze dell'ordine durante il recente rogo a Villa Spada. 

Capoccioni con il tubo di gomma come Alemanno con la pala

Non una presenza meramente istituzionale. La Presidente è stata immortalata dal giornalista Alessandro Pino del blog di cronaca locale di Luciana Miocchi mentre era intenta a "domare" le fiamme con una sistola. Un'immagine, suo malgrado, divenuta virale sui social: una sorta di versione estiva dell'Alemanno con la pala, foto cult della nevicata del febbraio 2012. 

E se il tubo di gomma è servito a ben poco sul fronte incendio, mentre Bel Poggio bruciava un'altro fuoco ha investito il territorio. Quello delle polemiche. 

Bel Poggio brucia: polemiche per la minisindaca che "spegne" le fiamme

Ad aprire le danze l'ex consigliere del Municipio III e ora coordinatore del forum della Legalità del Pd, Riccardo Corbucci: "Ora se gli incendi non fossero una tragedia, ci sarebbe da ridere su questa foto della presidente del III municipio di Roma. Se questa è la soluzione del M5S, ve prego ridatemi le pale di Alemanno..." - il post che ha scatenato un putiferio. 

Il M5s fa quadrato: "Noi cittadini tra i cittadini"

A difendere la minisindaca versione Vigile del Fuoco l'assessore al Commercio, Simone Proietti: "La nostra presidente è sempre presente in ogni incendio per assicurarsi che, nonostante tutto, vada tutto bene per tutelare i cittadini del municipio. Solo stando sul pezzo e quindi sul campo può capire chi attivare e come coordinare nel limite delle sue competenze. Lei c'è sempre e non si è mai fatta una foto... si chiama spirito di responsabilità. La precedente Giunta era presente? Marchionne (l'ex i ndr.) usciva? Ah no faceva fantomatiche 'regie' dal municipio" - ha scritto l'assessore invitando a non strumentalizzare e "ridicolizzare" l'immagine. 

Poi il comunicato del Gruppo. "L'incendio verificatosi nel nostro Municipio in zona Settebagni - Bel Poggio è stato affrontato con un massiccio spiegamento di forze: tre canadair, quattro camionette dei vigili, la Protezione Civile, e sei camionette dei vigili del fuoco che sono tuttora impegnate a circoscrivere ed estinguere le fiamme. Allo stesso modo gli abitanti nelle vicinanze dell'incendio si sono prodigati nel bagnare il terreno circostante per ostacolare il propagarsi del fronte. Come sempre, la Presidente Roberta Capoccioni insieme al Presidente del Consiglio municipale Mario Novelli e all'Assessore alle politiche ambientali Mimmo D'Orazio sono stati al loro fianco: a contatto diretto con i soccorsi e condividendo coi cittadini la preoccupazione e gli sforzi nell'affrontare l'emergenza" - la nota dei pentastellati del Municipio III. 

Cittadini prestati alle istituzioni, diversi da tutti gli altri: l'intramontabile mantra. "Il M5S, da sempre, coniuga l'azione istituzionale con l'impegno diretto in mezzo alle persone. Siamo convinti che essere presenti laddove è necessario infonda nei cittadini la consapevolezza che noi continuiamo a rimanere cittadini come loro, e come loro restiamo in strada. Noi non siamo 'altro' e non rimaniamo, né - hanno scritto da Piazza Sempione - rimarremo mai, dentro un ufficio a farci raccontare cosa succede nel territorio che abbiamo l'onere e l'onore di rappresentare". Come se il coordinamento non fosse una fase necessaria degli interventi in emergenza. 

Presidenti con la sistola e Protezione Civile di Roma in ginocchio

E in una città che brucia da nord a sud, con la siccità a farla da padrona e la manutenzione da rincorrere come un miraggio, per spegnere gli incendi ci vuole ben altro che un tubo di gomma e la presenza, seppur sincera e senza brama di apparire. Già risorse adeguate e un direttore per la Protezione Civile della Capitale sarebbero forse un passo in avanti. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La presidente Capoccioni come Alemanno. Un tubo di gomma per domare le fiamme

RomaToday è in caricamento