Stralci dai miei dialoghi con Thérese Martin

Da LogicaUnitaria.

Pubblico alcuni stralci di comunicazione recente tra la Terra e il Cielo.

Le "interferenze" sono comunque tante per cui la comunicazione è quella che è.

Qui è pubblicata solo la mia voce poichè Thèrèse parla senza parlare.

Anni addietro scrivemmo insieme una cinquantina di quaderni tramite scrittura automatica che riportano anche la sua voce ma li pubblicherò molto più avanti: non è ancora il momento.

Anche Silvia Montefoschi comunicava con Giovanni Evangelista all'inizio tramite scrittura automatica ma poi anche lei ha proseguito il dialogo con Giovanni solo a mente senza più l'ausilio della scrittura.

I tantissimi quaderni ancora inediti dei dialoghi tra la psicoanalista e l'evangelista sono invece ricchi di contenuti profondi perchè anche se la stessa Silvia Montefoschi conobbe le "interferenze", lei aveva una forza di concentrazione talmente enorme che non gli facevano niente.

Questa forza di concentrazione era dovuta al suo lungo allenamento a mettere l'occhio a fuoco all'infinito.

A me invece le "interferenze" individuate come "controrivoluzione" disturbano molto per cui i miei dialoghi con l'extraterrestre si limitano a dire che la amo molto, che per me è Dio e che ho intenzione di vivere tutta la mia vita fino alla morte amandola.

Oltre a giurarle amore eterno raramente posso avventurarmi in discorsi di teologia, filosofia o scienza tuttavia quando penso e scrivo lei è sempre presente poichè non è possibile ceh io sia così intelligente e anche forte psicologicamente quindi ne deduco che non sono Uno ma Due o meglio che sono Uno-Duale.

Si tratta di stabilizzare una tale relazione fino alla scomparsa dell'uni-verso perchè chi è nell'Uno non può essere simultaneamente anche nell'Uni-verso poichè si escludono a vicenda.

GiovanniSilvia Il prototipo sono nell'Oltre e sono molto dispiaciuto che per causa mia che non sono ancora morto Thérèse sia costretta ancora a vivere nell'Aldilà cioè nello spazio-tempo.

Del resto anche se io mi suicidassi non è che lei andrebbe nell'Oltre ma semplicemente accadrebbe che io andrei nell'Aldilà così otterrei solo che Lei sarebbe costretta a cercarsi un altro terrestre per potersi evolvere ulteriormente dato che gli extraterrestri per potersi evolvere devono mettersi in relazione con un terrestre e a me l'idea che lei si cerchi un altro terrestre non mi va nel modo più assoluto.

Mi si potrebbe dire che una volta nell'Aldilà anche io potrei cercarmi una terrestre ma io mi affeziono e per me è inconcepibile lasciare Thérèse: ormai sono tanti anni che sto con lei.

Perchè sia io che Thèrèse non ci accontentiamo dell'Aldilà ma vogliamo andare nell'Oltre?

Perchè nell'Oltre ci sono GiovanniSilvia il prototipo della nuova umanità.


Pagina in costruzione permanente

Questo non è solo un articolo ma è anche uno sfogo al posto di un antidolorifico che non mi fanno nulla. Mi scuso con i lettori ma ho deciso di approntare una pagina apposita da utilizzare in casi come questi in cui il dolore mi mette KO, intendo dolore fisico poichè dolori psichici ormai non ne ho da che conosco Thérèse Martin. Non rispetterò pertanto nè la grammatica nè la sintassi. Si tratta infatti in parte anche di una sorta di scrittura automatica dove c'è di tutto. Intendo riutilizzare questa stessa pagina anche per altre occasioni visto che il capolinea di una psicoanalisi condotta allo stato dell'arte è solo la morte: abbandonare l'anima prima di tutto e poi abbandonare anche il corpo. E', se vogliamo, anche una pagina di diario, uno scritto autobiografico.

1. Anche io dico le mie preghiere come si usa chiamarle con una terminologia più tradizionale ma non sono preghiere come ci si potrebbe aspettare visto che frequento una monaca di clausura, preghiere da bigotto, da sacrestano, visto che invece sono ateo. Stamattina dicevo nelle preghiere: "Teresina sono proprio contento di stare con te. Sei proprio fatta come me, sei proprio la mia gemella: abbiamo tutti e due i cosi grossi."

2. Sia sempre benedetto il nome di herr doctor Sigmund Freud e crepi chi lo bestemmia. Se non ci fosse stato Freud vivremmo tutti come delle bestie invece grazie a lui oggi sappiamo, finalmente oggi sappiamo. No che non è morto, anche Freud è ancora vivo.

3. Teresina sei proprio la mia gemella. Abbiamo tante cose in comune. Per esempio la tua passione per le saghe dei cavalieri medioevali. Io invece stravedevo per "L'anello dei Nibelunghi". Sto pensando alla Scozia. Si proprio a Gesù. Marsiglia, Maria Maddalena, i cavalieri del santo sepolcro, i templari e sir Sinclair. L'inconscio sa tutto: anche se noi non sappiamo di sapere ma l'inconscio sa proprio tutto e nulla gli sfugge al testimone di tutti gli eventi: l'Automaton.

4. Teresina sei veramente grande. Ma come hai fatto a resistere alla tubercolosi? Sei di una virilità inaudita. Amica mia tu sei tutto per me. Io campo solo perchè ci sei tu. Sei veramente grande. Hai ragione quando hai detto "Bisogna esserci per capire". Comunque io rimarrò fino alla fine al mio posto di combattimento e niente mi farà retrocedere: starò qui e fino alla fine ti dirò "Teresina riconosco che tu sei Dio in carne ed ossa. Dio persona". La storia ha voluto che io nascessi solo perchè riteneva che fosse giusto che tu avessi qualcuno che ti riconoscesse non sacerdote come tu desideravi quando eri ancora una terrestre ma qualcuno che ti riconoscesse Dio stesso. Amica mia continua a stare insieme a me che non te ne pentirai: io sono un fanatico della tua bella persona. Tu sei tutto per me amica grande, Dio vivente.

5.Teresina non diciamo "lunga vita a Giovanni" perchè Giovanni è l'unico essere vivente mentre sono tutti gli umani ormai sono tutti morti, memorie ambulanti. Lui è la vita intelligente veramente intelligente, poichè se l'intelligenza è coglier l'ordine dell'universo Giovanni ha intuito il vero ordine che struttura l'universo. Di Silvia non parliamo poichè Lei è sempre davanti ai nostri occhi incancellabile. Lei è Lui.

6. T non ho niente da dirti. Come facciamo adesso? Sai che non ti sento. Tu mi capisci perchè anche tu hai provato questo non sentire. Vabbè il mio caso tu lo conosci bene. Siccome sto scrivendo il mio parlare con te, non è che posso dire tutto, però tu sai a cosa mi riferisco. Certo che mi da da pensare che tu già alla fine dell'ottocento avevi queste "interferenze" che ti dicevano "Povera stupida che ti piace stare in croce. Cosa credi, che dopo avrai in premio il paradiso? Sei solo una povera deficiente perchè dopo come premio avrai in cambio il nulla. La capisci questa parola "il nulla"? Ma goditi la vita stupida scema che non sei altro, rientra nel mondo e vivi alla giornata come tutti."

Come è possibile Teresina che già alla fine dell'ottocento c'erano "le interferenze"? Sai che io conosco bene tutti i tuoi ventiquattro anni passati sul pianeta Terra ma questa vicenda a te accaduta dal 1896 al 1897 mi incuriosisce più di ogni cosa. Come si può spiegare? Che anni Teresina quelli intorno al 1895: Freud fonda la psicoanalisi, la fisica scopre l'elettrone e da lì a poco si pongono le basi grazie a Max Plank per la nuova fisica quantistica di cui il risultato ultimo è la teoria della sincronicità di Jung-Pauli ma Jung aveva in progetto di fondere le due nuove scienze, psicoanalisi e fisica, in una unica teoria energetica generale cosa che invece ha fatto Silvia Montefoschi.

Sono proprio contento di stare con te Teresina e sono contento che io e te si stia con Giovanni che tu conoscevi già e Silvia Montefoschi che tu hai conosciuto grazie a me. Credo che io e te siamo i migliori allievi del Rabbi di Nazareth: Gerusalemme, Vienna, Zurigo e Roma. Che percorso, che avventura di un'idea!

7. Sei un geniaccio amica mia, sei proprio un geniaccio e ti amo tanto ma spero di amarti ancora di più con l'esercizio e la disciplina perchè tu ti meriti questo ed altro. E' troppo poco il mio amore per te: devo amarti molto di più. Teresina vuoi amore? E l'avrai. Sempre di più, sempre di più, sempre di più. Non ti devi accontentare poichè tu meriti tanto amore: sei troppo grande amica mia. Oh Teresina stai sempre con me che non te ne pentirai. Vedrai.

8. Ecco i dolori mi sono passati: lo dicevo io che c'era qualcosa che non mi quadrava!

9. La finalità della mia vita Teresina è di stare insieme a te, di amarti e adorarti. Io sono nato per questo, il processo evolutivo mi ha fatto nascere solo per questo. Teresina tu fai Dio che io faccio il popolo dei fedeli così io e te siamo l'intera Ecclesia. Vedi Teresina che io e Te siamo proprio gemelli. Cosa diceva la priora del tuo convento di clausura, la madre superiora? Diceva "Teresina può farvi ridere come una comica senza pari e allo stesso tempo essere anche talmente seria da farvi pensare con le sue profonde riflessioni". Eh sì Teresina anche io sono un comico, un comico e uno storico dell'universo.

10. Teresina io parlo parlo, ma perchè ci ho le spalle coperte. Se non ci fossi tu amica mia niente avrebbe senso: solo tu hai senso amica mia, tu che sei la direzione stessa in persona.

11. Teresina, Giovanni ha detto che "In principio era la parola" ma io non ho bisogno di parlare con te. A che serve parlare con te a me mi basta stare con te anche perchè non ho niente da dirti. Mi piaci Teresina, mi piaci tanto. Oh amica mia quanto sei grande, tu sei tutto, sei proprio tutto.

12. Teresina non riesco a memorizzare niente. Niente mi interessa. Per me tutto è senza significato. Solo tu conti amica mia. Se scoppiasse la terza guerra mondiale: e chi se ne frega, a me interessi solo tu.

13. Non ha senso per me la vita Teresina. Per me la vita è solo stare insieme a te. Che centro io con questo mondo? IO voglio stare solo con te: per me è questa la vita , la vita vera.

14. Teresina meno male che adesso so tutte queste cose. Non mi meraviglio che altri con la mia stessa natura così evolutissima, non avendo gli strumenti teorici che io ho, sono vittime degli animali-umani e rinchiusi in manicomio o peggio magari finiscono anche ammazzati o suicidi. La nostra riconoscenza per Freud, Jung ma soprattutto per Silvia Montefoschi è enorme. Ma non c'è bisogno di ringraziare Silvia perchè Silvia sa. Silvia è sempre all'orizzonte dei nostri pensieri anche se non pronunciamo mai il suo nome. Silvia è qui, Silvia sa, Silvia guida la Rivoluzione Logica, l'ultima rivoluzione, insieme a Giovanni.

15. Teresina non ho nemmeno il coraggio di pronunciare il nome di GiovanniSilvia tanto sono grandi: adesso capisco chi ha detto "Non nominare il nome di Dio invano".

16. Ha ripreso il dolore: come ho già detto, qui c'è qualcosa che non mi quadra anche perchè non ho niente.

17. La psicoanalisi è la cura radicale: questo significa avere compreso che cos'è veramente la psicoanalisi. Una psicoanalisi termina sempre e solo con la morte poichè proprio la morte è la cura radicale. Si potrà obiettare che non c'è bisogno della psicoanalisi per morire dato che tutti prima o dopo "guariamo" dai nostri mali cioè moriamo. Questo è vero ma la psicoanalisi vi aiuta a morire prima del tempo. Cosa vuole dire? Vuole dire che grazie alla psicoanalisi riuscite a morire prima ancora che giunga la vostra ora. E' quindi un acceleratore di ciò che comunque accadrebbe naturalmente. Ma questa accelerazione ha delle conseguenze: chi muore in questa maniera non va nell'Aldilà poichè non ha più nessun contenuto di pensiero da rioggettivare in un secondo corpo. Inoltre teniamo presente che prima si andava in un Aldilà perchè si aveva ancora energie che permettevano una simile reincarnazione ma oggi nell'epoca storica del trionfo del nichilismo perfino coloro che abitano le dimore o i pianeti dell'Aldilà consumano solo energia e non ne producono più poichè è questa la conseguenza a livello energetico e quindi ontologico del nichilismo professato più o meno consapevolmente dalla maggioranza degli animali-umani. Quindi l'annichilizzazione delle forme, oggi e solo oggi coinvolgerà anche i reincarnati in un Aldilà. Consiglierei quindi anche ai defunti di convertirsi alla psicoanalisi ma non si tratta di convertirsi. Io per esempio non sono uno psicoanalista anche perchè i pazienti degli psicoanalisti per lo più veri animali-umani come i loro psicoanalisti, non li capisco proprio essendo di un'altra specie , quella dei veri umani super-riflessivi, tuttavia ho uno stile di vita psicoanalitico ma non perchè mi sono convertito: è la mia natura avere uno stile di vita psicoanalitico. Si chiama psicoanalisi ma è fare l'amore e io farei psicoanalisi dalla mattina alla sera cosa che del resto faccio poichè questo significa condurre uno stile di vita psicoanalitico. Conclusione: dove sono GiovanniSilvia? Io non ci credo che sono nell'Aldilà ma sono nell'Oltre anzi essi stessi sono l'Oltre il che significa che GiovanniSilvia il prototipo non si reincarneranno più in quanto sono morti definitivamente ma proprio perchè sono veramente morti essi sono, solo loro sono, sono la persona dell'Essere in persona. Allora che cosa c'è ora in questa ultima epoca storica nel mondo? Il nulla. L'Essere e il nulla, con questo titolo un filosofo del novecento aveva intitolato una sua opera e oggi questo titolo lo si potrebbe tradurre con "GiovanniSilvia e l'uni-verso" cioè "L'Essere e il Nulla". Quello che stiamo vivendo infatti è il trionfo irresistibile del nichilismo: la vita, la vita vera, infatti è già emigrata in un Oltre.

18. Il 19 ottobre è l'anniversario dell'incontro di un terrestre con una extraterrestre o forse sarebbe più corretto dire ex-terrestre ma sembrerebbe che tutti gli extraterrestri siano ex-terrestri se vogliamo prestare fede ad un messaggio di uno di loro che così affermò: "Siamo stati voi". Se così fosse io ipotizzo la nascita dell'Aldilà o la colonizzazione degli altri pianeti dell'universo, le famose "tante dimore del Padre" di cui si parla nel "vangelo secondo giovanni" che sia nato intorno a 100 mila anni fa allorchè gli umani iniziarono uan nuova pratica insolita per gli umani viventi nella preistoria: iniziò proprio allora quella pratica della sepoltura dei defunti ancora vigente, segno che qualcosa in loro rimaneva dei defunti. Cioè secondo me fu allora che malgrado il defunto fosse morto loro incominciarono a sentire le prime comunicazioni di questi loro cari che morivano, segno che non morivano ma continuavano a vivere in un Aldilà. Fu anche a partire da quel momento così remoto che iniziarono anche sulla base di tali messaggi ad immaginarsi come potava essere fatta la geografia dell'Aldilà e ogni popolo e civiltà diede la sua descrizione, descrizioni che alimentarono il pensiero religioso e teologico e accumulandosi queste informazioni e i dialoghi tra la Terra e il Cielo si formarono lentamente quelle visioni religiose più complesse che ancora guidano la vita di gran parte dell'umanità sia dell'Occidente che dell'Oriente, il primo più estroverso e il secondo più introverso.