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Dal Giappone la mania per gli hotel capsula

Dal Giappone con furore: gli "hotel capsula"

Piccoli hotel per piccole tasche: sono i cosiddetti Capsule Hotel e i primi a lanciarli sono stati i Giapponesi. C'è tutto ma concentrato. Costano poco, sono decisamente originali, ma sconsigliabili a chi soffre di claustrofobia.

Hotel capsula giapponesi
©AP Photo/Koji Sasahara
Per essere piccole le stanze, sono davvero piccole. Ma si risparmia, c’è tutto quello che serve e si potrà comunque dire di aver pernottato in una struttura decisamente originale. Che siano i Capsule Hotel giapponesi (ovvero i “Capuseru Hoteru”) o uno degli oltre 300 hotel della catena francese Formule 1, una cosa è certa: chi soffre di claustrofobia forse è meglio che non li consideri per i suoi viaggi.

Si prenda la catena Formule 1 che nella sola Francia ha oltre 200 alberghi ma ne ha anche 11 in Sudamerica, 24 in Sudafrica e 20 in Australia. Sono dei prefabbricati di plastica, le stanze non sono spaziose, ma c’è tutto e sono pulite. In ogni stanza c'è anche la Tv, i wc e le docce sono di quelli che si auto-puliscono ogni volta che richiudi la porta. Si paga in anticipo con la carta di credito prenotando direttamente dal sito, viene consegnato un codice con cui si accede alla camera. Oltre agli spazi limitati, l’unico neo è il via vai nei corridori. Sono spesso collocati vicino stazioni e aeroporti e usati come base per viaggiatori in arrivo e partenza a qualunque ora anche della notte.

A prezzi modici (circa 3,70 euro) si può fare anche la colazione , non mancano comunque macchinette distributrici di bevande e snack. I costi delle stanze variano a seconda della tipologia si sistemazione scelta e dalla destinazione. Si trova tutto navigando sul sito www.hotelformule1.com

Si chiamano Capsule Hotel e sono un’esperienza tipica del Giappone. Si tratta di alberghi strettamente legati alla cultura e all’architettura giapponese e con una caratteristica che li rende unici: le stanze di un Capsule Hotel infatti misurano solitamente un metro per due. Quanto basta per contenere tutto ciò che serve in una stanza persino il superfluo come la TV e la connessione a Internet.

Il primo Capsule Hotel fu progettato dal rivoluzionario architetto nipponico Kisho Kurokawa nel 1979 e l'hotel prese il nome di Osaka Capsule Inn. La tipica stanza di un Capsule Hotel misura un metro per due ed è interamente realizzata in plastica. Un Capsule hotel può tranquillamente contenere 700 capsule per accontentare i propri ospiti. Una sistemazione originale che stupisce per la sua efficienza e funzionalità. Nei Capsule Hotel uomini e donne soggiornano in piani diversi e ogni lato delle pareti è occupato da 2 linee di capsule. Il bagaglio viene depositato in armadietti privati e una tenda assicura la privacy. Per motivi igienici (e di tradizione giapponese) le scarpe vanno lasciate al check-in e in cambio si ricevono delle ciabatte per accedere alla zona delle capsule. I pasti vengono serviti nel ristorante, ma per chi si accontenta ci sono anche i distributori automatici. Il bagno, è in comune. Scelti soprattutto per risparmiare, i Capsule Hotel sono molto usati anche da persone viaggiano per business.

Tra i tanti, si può scegliere il Capsule Hotel Asakusa Riverside: ubicazione perfetta al centro di Asakusa, a Tokyo, e servizi come  articoli da bagno, biancheria, accappatoio e anche l'utilizzo di una cucina per gli ospiti, dove prepararsi un buon pasto. Si possono trovare molte strutture giapponesi di questo tipo, a buoni prezzi su www.hostelsclub.com

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