Gazzetta di Reggio

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STREET ART

Murales di 200 metri sulla pista ciclabile a fianco del Secchia

Adriano Arati
Murales di 200 metri sulla pista ciclabile a fianco del Secchia

Castellarano, l’iniziativa promossa dall’assessore Zanni propone una parete di animali locali interpretati dai writers

27 maggio 2015
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CASTELLARANO. “Quello che vedi non è tutto”. Ma è già molto, e molto piacevole allo sguardo. Da qualche settimana la pista ciclopedonale di Castellarano a fianco del Secchia, a ridosso della briglia di San Michele, è molto animata. Curiosi, ciclisti e tanti disegni, che crescono per oltre 200 metri di lunghezza.

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Figli del progetto “Quello che vedi non è tutto”, voluto dal Comune di Castellarano e realizzato assieme a un writer del Collettivo Fx, il gruppo di reggiani che in questi anni ha ottenuto sempre più apprezzamenti anche fuori casa. Li ha voluti l’assessore Giorgio Zanni, a cui si deve sia l’idea di partenza che il lavoro di cucitura, oltre che quello concreto: spesso ha collaborato tagliando l’erba o imbiancando alcuni muri.

QUELLO CHE VEDI NON È TUTTO. Lungo Secchia, Castellarano. 200 metri dedicati a chi lì ci vive.Un ringraziamento...

Posted by Collettivo FX on Lunedì 25 maggio 2015

Al contrario di un edificio, questa volta la “tavolozza” è il muro di cemento che accompagna il camminamento, proprio a fianco della trafficatissima fondovalle sul Secchia. E il tema è “autoctono” e originale. In totale vi sono 48 animali disegnati, alcuni incastrati fra loro a formare la scritta “Quello che vedi non è tutto” nella sezione sinistra della parete. Tassi, cinghiali, pesci, insetti, conigli: tutte specie presenti nell’area emiliana sul Secchia, scelti seguendo rigorosamente questo criterio, grazie alle consulenze delle guardie ecologiche e del centro storico Casali. L’unica intrusa è la balena Valentina, quella che troneggia ai musei reggiani, e in realtà è pure lei della zona: il fossile fu ritrovato a Rio Rocca, non lontano dal paese, quindi si può dire che fosse autoctona, anche se la conformazione del territorio ai suoi tempi era decisamente differente. [[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.11503336:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/reggio/cronaca/2015/05/27/news/collettivo-fx-coloriamo-i-silos-alle-porte-di-reggio-emilia-1.11503336]]

Il lavoro è quasi completato, e in estate sarà al centro di diverse iniziative. Per ora, ci si può gustare il risultato e le sue dimensioni imponenti, forse da record, oltre 210 metri di lunghezza per quasi 5 di altezza. «È passato un fotografo che si occupa di queste opere, e secondo lui è il lavoro più grande in Italia fra quelli realizzati da un unico artista», spiega il writer. Il valore estetico, di per sé notevole, non è comunque l’unica mira del Comune.

«Ho iniziato a pensare a questa idea per riqualificare alcuni spazi molto frequentati, per creare curiosità sul nostro ambiente e per fare prevenzione con i ragazzi più giovani, dopo qualche atto vandalico, fra cui una scritta fatta qualche mese sulla torre dell’orologio» – riassume Zanni. «Non si tratterà solo di un singolo progetto artistico, anzi, vogliamo proseguire con altri interventi sempre proseguendo come qui, coinvolgendo attorno a un tavolo anche le associazioni di Castellarano, che difatti ci hanno dato una bella mano». A partire dal tema: se l’obiettivo era valorizzare la natura, si è pensato agli animali: «Il Collettivo Fx non voleva venire qui a fare semplicemente i suoi disegni, chiedeva un’idea chiara, e legata al posto – continua l’assessore – E abbiamo scelto tutte le nostre specie animali».