Chi ha vinto le elezioni amministrative? Matteo Renzi ha postato su Twitter un grafico riassuntivo per dimostrare che il centrosinistra ha vinto in 67 Comuni con più di 15 mila abitanti, il centrodestra in 59 Comuni, il M5S solo in 8. Dunque è la coalizione a guida Pd a esprimere la maggior parte dei sindaci eletti nelle città più popolose.

Vero.

Ma questo grafico va letto in parallelo con quello dei risultati delle elezioni precedenti nelle stesse città. Lo ha fatto il sito youtrend.it: nel 2012 il centrosinistra vinse in 81 Comuni. Dunque il saldo a distanza di cinque anni è -14. Viceversa il centrodestra passa da 41 a 59. Il saldo è positivo: +18. Il Movimento 5 Stelle passa da tre a otto Comuni vinti.

Tendenza ancor più marcata nei 24 capoluoghi. Nel 2012, 16 (quindi due su tre) erano di centrosinistra. Oggi solo 7. I nove capoluoghi persi dalla coalizione a guida Pd vengono acquisiti dal centrodestra, che passa da 6 a 15.

Non si tratta di un episodio. Negli ultimi tre anni sono andati al voto 69 capoluoghi: il centrosinistra ne amministrava 46; oggi sono solo 21. Il saldo è -25. Il centrodestra passa da 16 a 32. Il doppio.

C’è un altro dato che Renzi non cita. Il più allarmante per il suo Pd. Lo ha elaborato l’istituto Cattaneo isolando i Comuni superiori a 15 mila abitanti che sono andati al ballottaggio. Il centrosinistra ne governava 64 su 110, oggi solo 34. Il saldo è -30. Il centrodestra passa da 32 a 53. Il saldo è +21. Il M5S aveva vinto due ballottaggi nel 2012, oggi otto.

«Questo quadro mostra chiaramente che l’unica forza politica con un bilancio in perdita nei Comuni al ballottaggio è il centrosinistra - scrivono i ricercatori dell’istituto -. Il fenomeno segnala una certa difficoltà del Pd e dei suoi alleati nell’affrontare la sfida del ballottaggio».

Difficoltà evidente se si misura il «tasso di vittoria ai ballottaggi». Il centrosinistra ne ha affrontati 85, vincendone solo 34 (il 40%). Il centrodestra vince in 53 ballottaggi su 95 (56%). Il M5S si conferma una «macchina da ballottaggi»: vince in 8 su 10. Tasso di vittoria superiore persino a quello dei candidati civici (65%).

«Al contrario del M5S, il centrosinistra accede con relativa facilità al ballottaggio, ma poi ne esce spesso sconfitto», scrive il Cattaneo. La difficoltà emerge soprattutto nelle regioni rosse: in Emilia Romagna perde 5 ballottaggi su 5.

Il comportamento del Pd alle elezioni amministrative ricorda quello della Juventus in Champions League: brava a qualificarsi per la finale, da cui però esce spesso sconfitta (sette volte su nove).

Il Pd renziano viene percepito come il nemico da tutti quelli che restano fuori dal ballottaggio. Non è aggregante, ha perso la vocazione maggioritaria. Fatica ad andare oltre il proprio recinto, a conquistare il voto d’opinione.

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