I buchi neri sono fonte di energia per le galassie

I buchi neri non sono soltanto dei voraci divoratori di materia, rilasciano anche energia nelle galassie che li ospitano, sotto forma di vento e getti luminosi. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Science e coordinato dall'italiano Roberto Soria, che lavora nel Centro Internazionale di Radioastronomia (Icrar) che si trova in Australia. La scoperta contribuirà a comprendere meglio i segreti dei buchi neri, della loro evoluzione e degli effetti che esercitano sulle galassie che li ospitano.


I ricercatori hanno osservato per oltre un anno un buco nero che 'pesa' 100 volte meno del Sole, situato a 15 milioni di anni luce da noi, nella galassia chiamata M83. Questo oggetto ha una luminosità che supera il cosiddetto limite di Eddington, secondo il quale se la luminosità di un buco nero è molto alta le particelle della luce dovrebbero spingere il gas circostante a cadere sul buco nero, soffocandolo fino a morire. Ma nella galassia M83 il buco nero non viene affatto spento e ciò vuol dire, spiega all'ANSA Soria, che vi è una enorme quantità di gas (proveniente da una stella vicina) che è divorata dal buco nero.

Come conseguenza di questo pasto luculliano, l'oggetto, prosegue Soria, rilascia tantissima energia sotto forma di vento e getti luminosi. In quella regione, inoltre, il getto prodotto dal buco nero sta gonfiando una bolla di gas caldo, inibendo in questo la formazione di nuove stelle. Questo fenomeno richiede infatti nubi di gas freddo.

''Quando vediamo buchi neri molto luminosi, generalmente - sottolinea l'esperto - le ipotesi sono due: o che si tratta di buchi neri di dimensioni normali che stanno andando oltre il limite di Eddington (come in questo caso) oppure di buchi neri molto grandi''. La scoperta può chiarire proprio come i buchi neri giganteschi, che dimorano al centro delle antiche galassie, sono cresciuti a partire da buchi neri normali. È come avere a disposizione, conclude Soria, un modellino che ci aiuta a vedere come si comportavano 12 miliardi di anni fa questi oggetti oggi mostruosi, la cui massa cominciava ad aumentare in quel periodo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

INFO UFO:
Deputato di Fratelli d’Italia, Gaetano Nastri porta gli ufo in Parlamento

Gaetano Nastri

Gli ufo tornano in Parlamento e a portarli è un deputato di Fratelli d’Italia, Gaetano Nastri. Il deputato ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Difesa Roberta Pinotti sugli oggetti volanti non identificati. Interrogazione che in passato fu presentata da altri parlamentari, come Francesco Barbato e Giuseppe Vatinno dell’Idv.
Nel testo depositato il 4 marzo a Montecitorio, Giornalettismo spiega che il deputato porta all’attenzione del Parlamento la questione ufo:

“L’Aeronautica Militare rappresenta l’«organismo istituzionale deputato a raccogliere, varificare e monitorizzare le segnalazioni inerenti gli oggetti volanti non identificati» e «l’attività di controllo e di osservazione costante» è attualmente svolta dal reparto generale sicurezza dello Stato Maggiore, con l’obiettivo di garantire adeguati livelli di sicurezza del volo nazionale. Ma – ha spiegato Nastri – andrebbero comunicate ai cittadini anche le segnalazioni pervenute da piloti civili e militari dell’Esercito, dai controllori di volo e da altre fonti attendibili.

«Occorre rendere noto all’opinione pubblica – ha scritto il deputato di Fratelli d’Italia nella sua interrogazione al ministro Pinotti – eventuali ulteriori informazioni oltre a quelle di recente divulgate, al fine di far conoscere in modo completo e definito, anche attraverso il coinvolgimento della società della ricerca scientifica e accademica, la natura di un fenomeno, il cui mistero dura da decenni e che alla base pone la domanda dell’esistenza di altre civiltà extraterrestri»”.

Secondo Nastri a verificare l’esistenza degli alieni dovrebbe essere l’aeronautica:

“«L’attività di verifica e di indagine tecnica da parte dell’Aeronautica militare è finalizzata all’accertamento dell’esistenza di una correlazione con eventi umani e/o fenomeni naturali in grado, se necessario, di coinvolgere anche altri organi competenti presenti sul territorio nazionale; il compito di ricerca non intende stabilire se vi siano altre forme di vita intelligente provenienti da altri pianeti, ma si limita a individuare se è stata possibile, oppure no, una giustificazione tecnica o naturale ad un determinato avvistamento nello spazio aereo»”.

Per il deputato è importante sapere qual è l’interesse del neo governo in materia:

“«rendere noti ulteriori documenti relativi a segnalazioni, pervenute da parte di piloti militari o civili, di avvistamenti di OVNI, all’interno dello spazio aereo italiano, che stando a quanto pubblicato dagli organi di stampa nel corso del recente passato, hanno addirittura citato avvenimenti di mancata collisione»”.

fonti internet

 


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