Cronaca

Giornata contro l'omofobia. Mattarella: "Una violazione dei diritti umani universali"

Il messaggio del presidente della Repubblica: "Rischio grave di compromettere fragili equilibri quando le discriminazioni hanno come bersaglio gli adolescenti: gli anni della giovinezza sono quelli in cui si costruisce l'accettazione di sé"
 

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ROMA - Tutte le forme di persecuzione basate sull'orientamento sessuale costituiscono "sempre e ovunque abbiano luogo una violazione inaccettabile dei diritti umani universali". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tramite un comunicato diffuso dal Quirinale lancia il suo messaggio nella Giornata mondiale contro l'omofobia, istituita dal Parlamento europeo nel 2004. "L'omofobia e la transfobia violano la dignità umana, ledono il principio di eguaglianza e comprimono la libertà e gli affetti delle persone", ha spiegato il capo dello Stato. 

"Gli atti di intolleranza si esprimono in violenze verbali o derisioni, altre volte danno luogo a minacce, fino a giungere, talora, ad aggressioni fisiche. Si tratta di manifestazioni che feriscono l'intera nostra società, che risulta indebolita nei suoi valori fondamentali di convivenza", ha continuato Mattarella, prima di concentrarsi sulle discriminazioni che riguardano ragazzi e adolescenti, che provocano un "rischio grave di compromettere fragili equilibri, perché gli anni della giovinezza sono quelli in cui si costruisce l'accettazione di sé, che è parte importante della futura serenità".

Oltre ad avere come bersaglio tanti giovani, le condotte omofobiche però molto spesso sono poste in essere dai ragazzi stessi: "Se alle giovani vittime va prestata un'attenzione particolare, nondimeno bisogna promuovere, soprattutto nei ragazzi, una positiva educazione all'incontro con l'altro. Senza una cultura dei diritti di ciascuno non si diventa pienamente cittadini. La considerazione del valore dell'altro, l'accettazione delle differenze, sono alla base di ogni convivenza. A un vigile e proficuo rispetto deve essere improntato ciò che dà forma alla vita comune: il linguaggio, la scuola, il discorso pubblico, le pratiche sociali, per una società pienamente solidale", ha concluso il presidente della Repubblica.