Il Tirreno

Prato

viaggio in cina

Malia Zheng in onda con Radici domani su Rai Tre

Domani andrà in onda la terza puntata di “Radici” e racconterà, su Raitre in seconda serata, la mia storia e le mie origini. In Italia, nonostante anni d’immigrazione, manca ancora una chiara...

27 giugno 2013
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Domani andrà in onda la terza puntata di “Radici” e racconterà, su Raitre in seconda serata, la mia storia e le mie origini.

In Italia, nonostante anni d’immigrazione, manca ancora una chiara spiegazione e comprensione sul perché gli stranieri, che oggi sono più di tre milioni, decidono di abbandonare la propria terra d’origine. In tutto ciò la mia puntata assume un peso ancora più forte, in quanto rappresento la realtà delle seconde generazioni. Ciò significa che in Italia esistono cinesi che vivono non da cinque, ma da venti-trent’anni, persone che hanno costruito il proprio nucleo familiare in Italia, che hanno deciso di fare dell’Italia la loro seconda patria. Grazie al programma televisivo condotto da Davide Demichelis, ho avuto la possibilità di ritornare in Cina, di riavvicinarmi alle mie origini e ritrovare le radici della mia famiglia. Grazie a questo viaggio sono riuscita a capire il senso della vita che, dal primo momento in Italia, hanno spinto i miei genitori a lavorare duramente ogni giorno. Le città che abbiamo visitato sono state Shanghai, Pechino, Wenzhou e Ruian. Quest’ultima, Rui an, è la città dalla quale provengono i miei genitori. Mio padre era un ragazzo di montagna, mia madre di pianura. Ho visitato le case dove un tempo sono vissuti e cresciuti i miei genitori e, benché ormai inabitate, sono riuscita a ricostruire con la mente i momenti trascorsi tra quelle mura. Le storie che mi raccontavano gli zii e i miei genitori hanno trovato finalmente un luogo. A Wenzhou, tra distese di risaie e imponenti tombe, sorge un tempio buddista, che, nel suo aspetto, non ha niente a che vedere con quelli storici e tradizionali. Infatti è stata edificata pochi anni fa, con i contributi inviati dai wenzhounesi che si sono trasferiti in Europa. A curare il tempio ci sono due guardiane monache che ospitano nei dormitori anziani soli o senza dimora. Lì, assieme alla troupe di “Radici”, ho scoperto la saggezza della filosofia buddista e la ricetta per la pace spirituale: «bisogna imparare a confluire nel corso degli eventi anziché respingerli o contrastarli» mi ha spiegato la monaca. Dopo questo viaggio, sono tornata anche a visitare il tempio buddista di Prato. I rituali sono gli stessi, ma l’atmosfera è decisamente diversa. Un fatto che non posso cancellare è che in Cina sono considerata straniera e non solo perché non parlo bene il cinese.

Malia Zheng

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