Scambiare o vendere energie rinnovabili sia libero per tutti

Scambiare o vendere energie rinnovabili sia libero per tutti

Lanciata
20 febbraio 2017
Petizione diretta a
Roberto Cingolani (Ministro per la Transizione Ecologica) e
Firme: 34.508Prossimo obiettivo: 35.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Fabio Roggiolani

Nel corso di pochi mesi, lo scorso anno, abbiamo raccolto quasi 30.000 firme a sostegno di questa petizione. Non siamo riusciti a consegnarle al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ne ad alcun rappresentante istituzionale della maggioranza governativa. In una manifestazione al Senato, ottenemmo il sostegno del Senatore Girotto, il quale in questa legislatura è divenuto Presidente della Commissione Industria del Senato stesso. Per questo abbiamo deciso di reindirizzare la petizione al Senatore Girotto stesso e al nuovo Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, affinché la libertà di scambiare e vendere energie rinnovabili nei luoghi di distribuzione chiusa e negli ambiti limitrofi alla produzione, divenga immediatamente possibile, dato che non occorrono modifiche legislative e non necessitano fondi di bilancio. Saremo forse la prima petizione al mondo che è consegnata ad un suo sostenitore. 

A seguire il testo della petizione originaria:

In questi giorni la Commissione ITRE (energia, ricerca e industria), del Parlamento Europeo, ha approvato un maxi emendamento che finalmente da riconoscimento ai cittadini autoproduttori di rinnovabili, non più come consumatori ma anche produttori o meglio come "prosumers".

http://www.ecquologia.com/energie-rinnovabili/3056-ue-i-prosumers-hanno-ragione-e-in-italia-riparte-la-petizione

Gli effetti di questa deliberazione saranno, una volta applicati, di rendere possibile lo scambio di energia nei sistemi di distribuzione chiusi, ma anche la possibilità di un equo acquisto da parte della rete, dell'energia in eccesso prodotta dagli impianti di energie rinnovabili dei singoli cittadini e numerose altre conseguenze che qui riportiamo direttamente, prese dal blog dell’europarlamentare Dario Tamburrano, grazie alla cui iniziativa si deve tale svolta.
Gli effetti culturali di una votazione così trasversale del Parlamento Europeo, sono di dimensioni enormi e dimostrano, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la latitanza del nostro governo nel non applicare gli ordini del giorno proposti del Senatore Gianni Girotto e approvati dal nostro parlamento.

TUTTI HANNO DIRITTO A PRODURRE, STOCCARE E CONSUMARE ENERGIA RINNOVABILE SENZA PAGARE TASSE.
La commissione ITRE ha detto che gli Stati UE dovranno garantire a tutti i consumatori di energia il diritto di:

produrre, stoccare e autoconsumare energia rinnovabile senza pagare tasse, oneri e simili
vendere senza intermediari l’energia autoprodotta
associarsi nella produzione, nello stoccaggio e nel consumo su scala locale, formando una comunità dell’energia rinnovabile
pagare oneri di rete equi e vendere alla rete elettrica a prezzo equo i surplus di energia autoprodotta: il prezzo dovrà essere come minimo pari a quello di mercato, con la possibilità un prezzo più alto per tener conto del valore aggiunto che i piccoli produttori offrono alla società e all’ambiente. E’ un’importante deroga alla legge del mercato alla quale é improntata la nascente direttiva rinnovabili.
Da sottolineare che, esercitando questi diritti, i piccoli produttori di energia conserveranno anche tutti i diritti di cui sono titolari in quanto consumatori. Gli Stati UE, ha inoltre detto la commissione ITRE, saranno tenuti a:

rendere accessibile l’autoproduzione, lo stoccaggio e l’autoconsumo di energia rinnovabile anche agli inquilini, alle persone con basso reddito e a coloro che abitano in case popolari
prevedere procedure semplificate ed alleggerire gli oneri burocratici a carico degli autoproduttori e comunità dell’energia

INCENTIVI “SU MISURA” SENZA PASSARE DAL MECCANISMO DELLE ASTE

Gli Stati UE avranno la possibilità di offrire incentivi “su misura” all’energia rinnovabile prodotta dai singoli cittadini e dalle comunità dell’energia più piccole, evitando il meccanismo dell’asta introdotto dalle regole generali.
Gli Stati UE dovranno strutturare gli incentivi per le rinnovabili in modo tale che i cittadini che producono energia e le comunità dell’energia siano in grado di competere su un piede di parità con i grandi produttori. Va inoltre a vantaggio dei piccoli produttori il divieto a modificare retroattivamente al ribasso gli incentivi.

 

Primi Firmatari:

  • Paolo Rocco Viscontini

     

  • Jacopo Fo
  • Lucia Cuffaro
  • Valerio Rossi Albertini
  • Giovanni Battista Zorzoli
  • Pippo Onufrio
  • Edoardo Zanchini
  • Piero Gattoni
  • Maria Grazia Midulla
  • Gianni Silvestrini
  • Fulvio Mamone
  • Alessandro Visalli
  • Simone Togni
  • Agostino Re Rebaudengo
  • Federico Brucciani
  • Livio de Santoli
  • Annalisa Corrado
  • Francesco Ferrante
  • Elio Lannutti
  • Sergio Ferraris
  • Marco Pigni
  • Leonardo Berlen
  • Stefano Nassuato
  • Massimo Venturelli 
  • Sauro Valentini 
  • Ettore Valzania
  • Ettore Chimenti
  • Eros Bridi
  • Davide Benedetti
  • Alfredo Albiani
  • Giuliano Gabbani
  • Giampietro Zonta
  • Sauro Secci
  • Francesco Girardi 
  • Giovanni Cimini
  • Alessandro Patrizi 
  • Andrea Degli Innocenti
  • Gregorio Eboli
  • Alessandro Giubilo
  • Cristiana Ceruti
  • Roberto Bissanti
  • Claudio Galuppini
  • Ugo Bardi
  • Agostino Chiariello
  • Giuseppe De Natale
  • Massimo Scalia 
  • Leonardo Libero
  • Angelo Bonelli
  • Francesco Alemanni
  • Vittorio Marletto
  • Vittorio Bardi
  • Marco Colomo
  • Lorenzo Lombardi
  • Alessio Ciacci
  • Maria Laura Cantarella Cattaneo
  • Andrea Masullo
  • Grazia Francescato
  • Enrico Fontana
  • Michele Dotti
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