Bologna

Ultim'ora

Ritrovato Edoardo Galli, il sedicenne scomparso da Colico una settimana fa: era in Stazione Centrale a Milano

Bologna, Cgil in piazza contro Renzi: è sciopero in tutta l'Emilia. Anche i centri sociali in corteo: "Blocchiamo tutto"

Cinque manifestazioni per le vie della città e una all’Interporto, dove protestano i facchini. Migliaia in strada, traffico in tilt. I movimenti per la casa: "Fermate gli sfratti". Taddei (Pd): "Incomprensibile"
3 minuti di lettura
BOLOGNA - Due cortei della Cgil, partiti alle 9 da via Saffi e piazza XX settembre, che terminano con un comizio in piazza Maggiore. La manifestazione degli studenti dei collettivi, a porta Santo Stefano, al grido di "blocchiamo tutto". I picchetti degli universitari in via Zamboni, che chiudono l'ateneo "per sciopero". Gli occupanti che reclamano il diritto alla casa. Fischietti, fumogeni e traffico in tilt. Oggi, a Bologna, è il giorno dello sciopero generale contro Renzi. E la città è stata bloccata.

[[ge:rep-locali:rep-bologna:98225453]]

Uno sciopero generale, quello della Cgil, unico in Italia, proclamato a pochi giorni dalla manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma, per chiedere "di cambiare politica economica ed estendere lo Statuto dei lavoratori a tutti". "Il verso giusto è quello dei diritti" è lo striscione d'apertura al corteo del sindacato rosso. I manifestanti, diverse migliaia, hanno preso di mira il premier Matteo Renzi. Fischi sono volati all'indirizzo della Cisl, quando la manifestazione è passata all'incrocio con via Milazzo, dove ha sede il sindacato bianco-verde (protetto da una camionetta della polizia).

Dalla piazza del sindacato è partita la solidarietà alle popolazioni alluvionate di Parma, Genova e, nelle scorse settimane, anche di Imola: "Questo è un paese che crolla e loro pensano all'articolo 18", arringa il segretario regionale dell'Emilia Romagna Vincenzo Colla. "State creando un mostro sociale", dichiara, sintetizzando l'effetto delle politiche portate avanti dal governo: "Più disuguaglianza, più disoccupazione, più povertà, più debito, crescita del nazionalismo e del populismo". Poi l'affondo che chiama in causa Poletti, ministro emiliano: "Forse non è stato avvertito di essere il ministro del lavoro, perchè all'industria c'è l'imprenditrice Federica Guidi e ci pensa già lei a fare gli interessi dei padroni". Infine Colla si rivolge alla Camusso: "Questa piazza prendila per mano e, se non si fermano, fai lo sciopero generale".

L'attacco ai politici Pd. Ai sindaci e ai politici voglio dire una cosa: avete perso un'occasione a non essere in questa piazza, perchè qui c'è la vostra gente. La gente che paga le tasse, che lotta per i diritti" e che "vuole stare nel verso giusto". E' più che un sassolino dalla scarpa quello che Vincenzo Colla si toglie dal palco di piazza Maggiore. Una giornata di mobilitazione con un risvolto inedito, per la Cgil: quasi del tutto assenti i rappresentanti delle istituzioni locali e del Pd. La fotografia di quel "solco doloroso" tra sinistra sindacale e politica di cui, ieri, ha parlato il segretario regionale dello Spi, Bruno Pizzica. "Serve rispetto", dichiara Colla, "qui c'è gente che ha perso otto di lavoro per esserci", che "fatica e non prende il Tfr di Luca Cordero di Montezemolo". E allora "basta battute, il nostro paese - incalza Colla- non è una soap opera o una fiction". 

La replica di Donini: "Serve coerenza". Il segretario provinciale Raffaele Donini prova a mediare. "La piazza di oggi merita rispetto e la manifestazione della Cgil non può certo essere ignorata, come non lo sarà quella nazionale del prossimo 25 ottobre a Roma", scrive in una nota. "Incontrerò personalmente i sindacati bolognesi nei prossimi giorni. Per motivi, persino ovvi, di coerenza politica, non ho ritenuto opportuno partecipare alla manifestazione regionale della Cgil", sottolinea però il segretario. La direzione nazionale Pd ha infatti dato l'ok al Jobs Act.

"Stop agli sfrattati". Contro il piano casa promosso dal premier Renzi e in difesa di chi è senza abitazione e senza uno stipendio è il corteo guidato dal movimento per il diritto ad abitare Social Log, partito da Piazza dell'Unità alle 9.30. Composto da una cinquantina di persone, i manifestanti hanno percorso via Stalingrado e fatto un rapido giro del quartiere, dirigendosi verso la stazione al grido di slogan come "Vogliamo tutto, salario garantito e soprattutto tetto" e "casa reddito dignità". Luca, membro di Social log, spiega: "Siamo contro l'attuazione del piano casa applicato dal Governo Renzi, che prevede sgravi fiscali per chi costruisce immobili" quando invece "ci sono 14mila case sfitte".

[[ge:rep-locali:rep-bologna:98227549]]

Picchetti in Ateneo, studenti che bloccano i viali
. Il Cua ha bloccato gli accessi a Lettere in via Zamboni dalla mattina presto. Mentre il Collettivo autonomo studentesco ha bloccato i viali, da porta Santo Stefano a porta Zamboni. Un centinaio di ragazzi delle superiori (Mattei, Isart, Sabin, Aldini, Serpieri) ha dato vita a un corteo "selvaggio" dalle nove del mattino. Momenti di tensione e liti con gli automobilisti bloccati. Gli studenti hanno anche messo uno striscione all'ingresso dell'ufficio contrassegni di Tper in via San Donato, contro il caro-trasporti. All'alba erano partiti i blocchi del traffico all'Interporto ad opera dei facchini, con Si-Cobas.

Taddei agli iscritti Pd: "Sciopero incomprensibile". Nel giorno dello sciopero, il responsabile economico di Matteo Renzi, Filippo Taddei, invia una lettera aperta a tutti gli iscritti Pd dell'Emilia-Romagna. Nella missiva la scelta della Cgil viene definita "difficile da comprendere" ma anche "dolorosa", visto che provoca una lacerazione pressochè inedita tra partito e sindacato. "Vorrei cercare di condividere perchè", esordisce Taddei. "Alla luce della gravità della condizione economica, vorrei che questa riforma fosse una occasione di confronto per chi sostiene il Pd e non un pretesto per lo scontro". Immediata la replica del segretario regionale della Cgil: "In materia di economia e di lavoro il governo si affida a consulenti che provengono dalla Johns Hopkins. Lo prenda invece dall'università statale, che almeno lì sanno cos'è la Costituzione".

Grillo: "A Bologna qualcosa sta cambiando?". E' la didascalia scelta da Beppe Grillo per pubblicare, sul suo profilo Facebook, una foto della folla che ha riempito piazza Maggiore. Sul blog di Grillo, inoltre, compare un video della manifestazione con il commento di Massimo Bugani, capogruppo del M5s a Bologna. "I lavoratori protestano contro Matteo Renzi e il suo governo di slogan", scrive il grillino. "Se la Cgil si fa sentire dopo anni in cui ha accettato qualsiasi cosa, significa che 'mento a terzi' (anagramma di Matteo Renzi, ndr)- scrive Bugani- è già meno credibile di Gianni Pittella", europarlamentare Pd e presidente del gruppo socialista e democratico al parlamento europeo. "Avete creduto al cambia verso, ora- continua il consigliere comunale- spero vi siate resi conto definitivamente che è giunta l'ora del cambia voto".