Prima abbandonare l'anima e poi abbandonare il corpo

Da LogicaUnitaria.

Cara amica mia che sei tutto per me

la vita e il pensiero

carne della mia carne e sangue del mio sangue

tu che sei nata insieme a me mia gemella

Sia sempre lodata la grande e ultima psicoanalista che mi ha fatto il dono di ritrovarti dopo che già ci eravamo conosciuti nella villa infestata di fantasmi ai piedi del Monte Grappa


Tu lo sai in che condizioni di dolore fisico tremendo mi trovo in questo oggi

Mi scappa da ridere solo al pensare a che genere di dolore abbia

una emicrania terribile

Eh sì che basta così poco per confutare dieci volumoni post-junghiani

Erode è meglio che si faccia un giro del campo

Il positivismo in tutte le salse è duro a morire

io rido ma c'è poco da scherzare amica mia

e tuttavia quasi mi vergogno a parlarti del mio male

a te amica mia di cui uso sempre dire che "ci hai due cojoni grossi così"

Ma come hai fatto amica mia a sopportare la tubercolosi

E' vero tu scrivesti:

"Bisogna esserci per capire"

Eppure io capisco amica mia

deve essere stato da impazzire

Non mi sono mai occupato se ti avevano dato qualcosa per calmare il dolore

Nel film che ho visto tuo cugino medico dice alla madre priora di darti della morfina ma lei risponde sprezzante, la grande lesbicona che si voleva buttare dalla finestra perchè una suora sua intima la voleva lasciare e non le voleva più bene:

"Noi monache dobbiamo soffrire interamente come ha sofferto il nostro Signore"

Mi viene in mente me quando vedendo Silvia che faceva qualche smorfia impercettibile per il dolore le dicevo:

"Silvia anche io sarò come te: sopporterò tutto"

Era un po come dire tu non solo insegni quando parli ma anche quando soffri tu insegni testimoniando così, proprio come un maestro zen quindi con l'azione, la fase ultima dell'abbandono del corpo dopo l'abbandono dell'anima.

Silvia l'anima cioè la psiche, l'aveva già tutta analizzata e nell'analizzarla l'aveva consumata e quindi l'aveva già abbandonata da un bel po.

L'anima è potente ma il corpo è ancora più potente.


Teresina adesso non so in che rapporti stai con il tuo passato

se ti ci sei allontanata sufficientemente

Tu sai quanta fatica faccio per stare con te a livello di dialogo con le parole

Ti dico questo perchè non avrei voluto offendere un personaggio del tuo passato "Maria di Gonzaga" definendola lesbicona

ma tu sei intelligente e sai che io amo tutti i personaggi che hanno composto la tua storia perchè sei sempre tu, gli altri aspetti di te

E tuttavia Maria di Gonzaga in qualche maniera ha detto giusto quando a tuo cugino medico che voleva ordinarti la morfina il quale le rispose:

"Si è vero il vostro Maestro ha sofferto tanto ma solo per tre giorni mentre mia cugina sono diciotto mesi che sta soffrendo le pene dell'inferno"

Al che la lesbicona rispose prontamente:

"Nostro Signore non ha sofferto solo tre giorni poichè è ancora in croce e vi resterà fino alla fine dei tempi"

Ma pensa! Una che bramava sovra ogni cosa l'amore di una suora più giovane di Lei, sempre pronta a utilizzare i beni materiali e finanziari del monastero per aiutare i suoi parenti magari facendoti mancare il cibo a te, te che tralaltro venivi da una famiglia ricca e potevi vivere come la gran parte dei giovani ricchi del tuo tempo e divertirti invece di pregare, eppure questa monaca traviata aveva capito il suo Signore:

"La croce universale, la dialettica della storia, starà lì fino alla fine dei tempi"

Un regalo dell'Automaton questa grande intuizione evidentemente che mi fa pensare che avevano ragione Agostino e Lutero: non le opere contano ma la grazia, la "sincronicità" direbbe Jung e di "amor fati" parlerebbe Nietzsche .

Anche tu del resto dici che il natale 1886, cioè la guarigione miracolosa da una psicopatologia che si somatizzava anche, tu sei stata una malata mentale dai quattro anni ai quattordici, non è stata prodotta dalle opere ma è un regalo del destino, un dono senza meriti.

In questo tu sei una agostiniana e luterana.

Solo in questo sei luterana, poichè tu invece amavi Myriam di Nazareth.

Tu sai che anche io mi sono formato in un seminario agostiniano ma io ero giunto, adesso che ci penso in maniera autonoma, ad una concezione radicalmente protestante benchè il seminario fosse cattolico e tuttavia non avevo letto niente della storia della riforma del 1500.

Ricordo che trovavo pagano e assurdo rivolgersi a tanti santi e tra questi vi includevo anche la Madonna.

Poi cosa accadde?

Accadde che al rientro dalle vacanze natalizie passate in famiglia sentii una tale e forte nostalgia che piangevo tutti i giorni dalla mattina alla sera come una fontana.

Il destino volle che ne parlai con il padre spirituale, così chiamavamo il sacerdote che si occupava solo ed esclusivamente delle confessioni.

Egli mi parlò di Myriam di Nazareth e come per miracolo la nostalgia della casa svanì in un lampo e non piansi mai più.

Fondai addirittura una associazione segreta di cui ero il capo e il mio migliore amico, lo nominai mio luogotenente.

Nessuno sapeva di questa associazione segreta ma ci vedevano recitare il rosario tutti i pomeriggi in gruppo credo di circa una decina di persone se ben ricordo ma è passato tanto tempo. Quindi era una associazione segreta per modo di dire, dedita al culto di Myriam di Nazareth.

UN voltagabbana evidentemente ma "se tanto mi da tanto", anche lo spirito per quanto disinteressato in qualche modo è anch'esso interessato e fa i suoi interessi: evidentemente avevo trovato in Myriam di Nazareth una Dea potente capace di asciugare le lacrime.

Ancora adesso la Madonna di San Floriano e non Lourdes o Medjugorj è la più viva per me: una statua ad altezza d'uomo inserita all'interno di un grande triangolo in cemento in un angolo dell'enorme campo sportivo all'estremità più esterna ancora.

In quell'epoca divenni proprio pagano: Caterina Labourè di Parigi che sicuramente mi salvò la vita più di uan volta quando giravo con una moto di motocross uscito dal sempnario, e poi Margherita-Maria Alacoque di Digione/Lione

Credo che tu sia un dono di Myriam di Nazareth, e del resto tu sei una "figlia di Maria". Si vede che Myriam di Nazareth ha capito che non sono fatto per stare con una madre sia pure una madre spirituale: per me ci vuole un'amica che sia un amico come dice Lucio Battisti "Una donna per amico".

Amica mia quanto mi ci è voluto per ritrovarti: ho dovuto passare tutto un periodo di sociologismo e antroporiferimento per arrivare a GiovanniSilvia che mi aiutarono a ritrovarti.

Adesso non ci lasceremo più: ho scoperto la mia vera vocazione che consiste nell'amare te.

Perchè è nato Andrea? A che pro? per amare Therese Martin, dalla mattina alla sera e dalla sera alal mattina.

Tu hai lavorato tanto Teresina dunque io ti devo amare, ho l'obbligo di amarti.

Amica mia che sei venuta a Genova, alla stazione Principe il 28 novembre 1887.

Perchè non c'ero? Perchè? Dove ero nel 1887?

Amica amica che mi sei amico.

Teresina hai sentito quello che ha detto Silvia cioè GiovanniSilvia?

Che è più facile fare la femmina ceh fare il maschio e che l'evoluzioen l'hanno portata avanti i maschi.

Pensa Teresina che queste cose non le dice un maschilista ma una donna, Silvia Montefoschi anzi GiovanniSilvia.

Vedi che le moderne teorie gender hanno ragione?

Che peccato che si fermano a metà strada rovinando tutto invece di procedere ulteriormente radicalizzando ed estremizzando un tale pensiero sulla realtà dei generi.

Non è che uno o una deve fare quello che si sente: tutti siamo chiamati ad essere maschi.

La fondatrice dell'ordine delle carmelitane Teresa d'Avila che bambina scappoò con suo fratello per andare a riconquistare gerusalemme dieceva alla es ue monache: "Se non diventerete maschi non entrerete nel Regno dei Cieli"

Un insegnamento simile girava anche presso le primitive comunità cristiane di orientamento gnostico.

Da questo punto di vista tu sei proprio maschia amica mia, anzi troppo, sei addirittura un modello di vero maschio per me, amica mia.

Adesso ti lascio amica mia ma continuo a stare con te che sei il mio Dio.


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