Roma, trovata morta la studentessa cinese scomparsa: investita dal treno mentre inseguiva tre scippatori

Roma, trovata morta la studentessa cinese scomparsa: investita dal treno mentre inseguiva tre scippatori
di Sara Menafra
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 09:24

ROMA Sfocate, ma leggibili. Le immagini dei tre rapinatori che hanno derubato la giovane Yao spingendola verso i binari del treno che poi l'ha travolta, sono da ventiquattr'ore nelle mani del Nucleo investigativo dei Carabinieri e della Squadra mobile. Ed è sulla base dei video che ora che il suo corpo è stato finalmente ritrovato, spazzando via l'ipotesi di un sequestro che ha aleggiato tre giorni sulla sua scomparsa, che la caccia all'uomo è ripartita. Gli investigatori battono la zona dell'ufficio immigrazione da dove la ragazza era appena uscita lunedì mattina quando ha subito il furto della borsa, e in particolare sul campo rom di via Salviati, uno di quelli che da sempre si segnalano per problemi di integrazione e piccola criminalità. 
 

 

ROMA Sfocate, ma leggibili. Le immagini dei tre rapinatori che hanno derubato la giovane Yao spingendola verso i binari del treno che poi l'ha travolta, sono da ventiquattr'ore nelle mani del Nucleo investigativo dei Carabinieri e della Squadra mobile. Ed è sulla base dei video che ora che il suo corpo è stato finalmente ritrovato, spazzando via l'ipotesi di un sequestro che ha aleggiato tre giorni sulla sua scomparsa, che la caccia all'uomo è ripartita. Gli investigatori battono la zona dell'ufficio immigrazione da dove la ragazza era appena uscita lunedì mattina quando ha subito il furto della borsa, e in particolare sul campo rom di via Salviati, uno di quelli che da sempre si segnalano per problemi di integrazione e piccola criminalità. 

LE IMMAGINI
E' stato proprio un video registrato da una telecamera a circuito chiuso di un'azienda di Tor Cervara - uno dei due sui quali ora si concentrano le indagini - ad aiutare gli investigatori a rintracciare il corpo. A registrarlo, una piccola ditta della zona specializzata in vetri e porte blindate. La registrazione, in piena luce, riprende alle 12.20 di lunedì scorso due uomini che corrono seguiti da una terza sagoma con la borsa di Yao in mano, a cinque secondi di distanza. Passano altri venti secondi e appare lei, la giovane cinese studentessa dell'Accademia di Belle arti. Sembra trafelata, agitata. Si ferma un attimo, compone un numero di telefono e esce dall'inquadratura. Quindi, la telecamera del retro del medesimo capannone, puntata verso i binari del treno, chiude la storia col suo orribile finale. Attorno alle 12.40 Yao è sulla massicciata che costeggia i binari e ha quindi già superato, scavalcandola, la recinzione che dovrebbe impedire l'accesso ai passanti. Subito dopo, si vede un treno arrivare nella direzione opposta al precedente e sbalzare via la ragazza. La studentessa non avrebbe attraversato i binari. Le immagini la mostrano invece mentre si sporge, probabilmente non calcolando né l'arrivo del treno né la pericolosità dell'area anche immediatamente vicina ai binari. 

IL SECONDO VIDEO
A rintracciare le immagini e portarle ai Carabinieri della zona ieri notte, tra mezzanotte e mezza e l'una, è stato un dipendente della stessa Girolimetti. Guardando il telegiornale che parlava della scomparsa di Yao, l'uomo dice di essersi ricordato che proprio lunedì un collega gli aveva detto di aver sentito una ragazza chiedere aiuto ma una volta aperta la porta del capannone non aveva notato nessuno. Ha riguardato le immagini e le ha portate ai Carabinieri di Tor Sapienza: il corpo di Yao è stato rintracciato lungo la massicciata, con fratture scomposte e il bacino completamente ruotato. 

Il pm Pierfilippo Laviani, che coordina le indagini, ha derubricato l'ipotesi di reato da sequestro di persona a rapina, visto che non ci sono elementi per pensare che Yao sia stata spinta sotto al treno. Ad avanzare dubbi è soprattutto la comunità cinese. La presidente, Lucia King, ad esempio ha molte perplessità: «Aspettiamo la versione ufficiale - dice - ma ci sembra comunque inverosimile che una ragazza di 20 anni si metta a rincorrere degli scippatori». 

LA TRACCIA DEI CAMPI ROM
La pista su cui la Squadra mobile punta con maggiore convinzione è che i ladri provenissero e si siano poi rintanati nel campo rom di via Salviati. L'ufficio immigrazione di via Patini, dove la ragazza era andata per ottenere il rinnovo del permesso per motivi di studio si trova in una zona particolarmente degradata, dove furti e scippi sono all'ordine del giorno. Dopo le perquisizioni dei giorni scorsi ieri la Polizia è tornata nel campo della zona e sta controllando a tappeto tutti gli altri accampamenti cittadini. Contemporaneamente, la polizia scientifica sta lavorando sulle immagini raccolte, nel tentativo di riconoscere i tratti somatici dei tre rapinatori. 
Ilario Filippone

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