Esperienza e comportamento

Da LogicaUnitaria.
  • Con l'evento Big Bang nasce il comportamento.
  • Prima del comportamento era solo l'esperienza.
  • In principio era la pura esperienza e solo dopo fu anche il comportamento.
  • In tutte le visioni religiose elaborate dall'inconscio umano c'è sia pure in tante varianti il mito universale del peccato originale.
  • Il racconto mitico del peccato originale corrisponde all'abbandono della pura esperienza e la conseguente nascita del comportamento.
  • L'evento del Big Bang si ripete continuamente in ogni comportamento.
  • Il comportamento stesso è un nuovo ripetersi del Big Bang con cui ebbe inizio il mondo di fuori.
  • Ogni comportamento in qualche modo fa ritornare indietro la storia dell'universo di 13,7 miliardi di anni fa.
  • La finalità dell'evoluzione è ripristinare lo stato dell'esperienza pura senza comportamento alcuno.
  • La psicoanalisi universale era già terminata un'attimo prima dell'evento Big Bang.
  • La disciplina psicoanalitica ha avuto come finalità di portare a compimento l'evoluzione dell'universo.
  • La disciplina psicoanalitica non si occupa dei comportamenti delle persone Sua finalità è infatti quella di dissolvere ogni comportamento
  • Finalità della disciplina psicoanalitica è quella di ripristinare lo stato dell'esperienza pura oltre ogni comportamento che già era all'inizio e che pertanto non è una novità: l'Essere cioè era già "guarito" cioè "evoluto". Semplicemente non è stato in grado di mantenersi in un tale stato e di stabilizzarlo in maniera definitiva alienandosi invece da sè oggettivandosi e massificandosi in un uni-verso.
  • In principio era la simbiosi assoluta dei due ma in questa simbiosi nacque l'intenzione di sapere del due
  • Ad un certo punto tale INTENZIONE si caricò di energia fino a che si mise in atto.
  • L'intenzione dei due di sapere del due mettendosi in atto scaraventò l'altro distante di sè e nacquero i gemelli ma non ancora l'universo.
  • Laltro del discorso non era più in simbiosi assoluta con l'uno del discorso ma non era ancora fuori di sè: era cioè ancora ESPERIENZA.
  • L'uno del discorso vedeva l'altro del discorso come altro da sè ma non ancora come fuori di sè. Questa nuova situazione lo costringeva a contenere la tensione della distanza dall'altro pena ritornare alla simbiosi assoluta anche se il processo ormai era irreversibile e la nascita della coscienza faceva sì che non poteva più ritornare nel "paradiso dell'Eden".
  • All'inizio quindi la distinzione tra l'uno e l'altro del discorso era già conquistata e la psicoanalisi era già terminata prima del Big Bang.
  • Quella situazione di distinzione produceva energia su energia fino a che la tensione erotica divenendo insopportabile, l'uno per alleviarla la oggettivò.
  • Oggettivando l'altro del discorso nacque il comportamento cioè l'universo e quindi la storia cioè lo spazio-tempo-massa: la logica della separazione
  • In quel momento accadde quindi che dopo il peccato originale cioè dopo il big bang oltre al noumenico c'era il fenomenico cioè la ripetizione dei veri eventi che avvengono solo nel noumenico.
  • Da allora i veri eventi si sono svolti nel noumenico per poi ripetersi nel fenomenico. Il comportamento infatti è solo ripetizione.
  • Ma arriverà infine la resa dei conti finale tra esperienza e comportamento nella battaglia apocalittica di Armageddon.
  • Scopo della storia e quindi dell'evoluzione è la conquista della scienza che emanciperà la vita dall'eterno ritorno ossia dalla ripetizione.
  • Io dico "Thérèse Martin ti amo" e anche se lo ripeto all'infinito non è comportamento ma esperienza, solo esperienza.
  • Io dico "Thérèse Martin ti amo" e anche se lo ripeto all'infinito l'esperienza si attua, non è che non si attua cioè non rimane solo un pio desiderio e basta ma si attua sempre nell'esperienza e non si attua più nel comportamento. La questione di cui qui si sta trattando non è che si risolve non trattando l'altro concreto in carne ed ossa ma la descriminante per una gestione evolutivamente efficiente dell'energetica psichica come la chiamava Jung o libido come la chiamava Freud sta nel fatto se l'altro è vermamente in te pur essendo altro da te o se oltre ad essere altro da te è anche fuori di te. Questa che abbiamo descritto non è solo la questione energetica poichè coincide anceh con la questione del transfert o proiezione che sono la stessa cosa. Stiamo trattando la questione del atbù universale dell'incesto simbolico e delle sue inevitabili disavventure edipiche cioè dialettiche e non dialogiche se al posto del compimento simbolico dell'incesto simbolico si opta per il tansfert. C'è poco da scegliere: o infrazione del tabù e quindi rinunciare a vedere l'altro come fuori di sè o altrimenti ci si sottomette al principio di autorità che crea lo spazio-tempo-massa cioè l'universo, la storia dell'universo e la dialettica del reale. L'laternativa invece il dialogo oltre la dialettica ma il dialogo necessità la dissoluzioen del transfert ossia della dianmica proiettiva.
  • Io dico "Gemella mia ti amo" e la gemella mia rimane in me sia pure come altra da me perchè fuori c'è solo la sua ripetizione.
  • E' fondamentale comprendere che il fenomenico non è solo la manifestazione del noumenico ma è ripetizione, solo ripetizione, niente altro che ripetizione di quanto avviene in priam istanza solo nel noumenico: tutto si gioca veramente solo al livello del noumenico perchè al livello del fenomenico "les jeux sont fait".
  • Se il dolore ha un senso è solo quello di indurci, intenzionarci a produrre la scienza.
  • Non esiste altra scienza che la scienza d'amore.
  • Gli ostacoli che si incontrano nella vita individuale, collettiva e universale a qualsiasi tipologia tali difficoltà appartengano, servono a convincerci ad abbandonare il comportamento per la pura esperienza e se non convinceranno questa generazione, convinceranno la prossima generazione o l'ultima generazione. L'Automaton cioè il Principio di Sincronicità non ha fretta e soprattutto "picchia duro": il tempo che ci vuole. Solo gli umani hanno fretta e hanno fretta perchè coltivano interessi personali pur sapendo che dovranno morire in quanto forme finite.
  • Il comportamento produce la massa sia materiale che immateriale cioè la guerra e la dialettica interminabile.
  • La dialettica della storia non può avere alcuna sintesi ma semmai una nuova ed ennesima antitesi che farà ri-iniziare il gioco dialettico sado-masochista poichè la guerra è interminabile.
  • Marx ed Engels e i loro epigoni ai loro tempi non sbagliavano poichè la scienza si crea step by step ma oggi riproporre il loro progetto di emancipazione della specie umana è anacronistico poichè oggi sappiamo ciò che nell'ottocento non si poteva ancora sapere. Oggi e solo oggi al termine del processo di umanizzazione sappiamo che non è più il modo di produzione capitalistico che bisogna superare ma la vecchia specie umana. Oggi al processo di umanizzazione non più attuale e non più proponibile in quanto già terminato subentra un nuovo processo di transumanizzazione. Processo di ominizzazione, processo di umanizzazione e adesso processo di transumanizzazione: sempre del processo di individuazione universale si tratta.
  • La vecchia specie umana è narcistica cioè più correttamente poichè occorre essere rigorosi nella terminologia se si vuole aspirare al discorso scientifico diciamo che è "antroporiferita" ed è questo il suo limite. Occorre quindi condurre una critica radicale dell'antroporiferimento per portare a compimento quella rivoluzioen copernicana a cui contribuirono soprattutto oltre a Cpernico anche Darwin e poi Freud a anche altri incluso l'ontologo Martin Heidegger allorchè scrisse: "Non è più l'uomo che parla dell'essere ma è l'essere stesso che per il tramite dell'uomo dice di sè in prima persona".
  • Criticare l'antroporiferimento significa criticare la vecchia e obsoleta specie umana guerrafondaia.
  • La vecchia specie umana perfino quando ama prepara una nuova guerra proprio amando. E del resto lo stesso Rabbi jeshua di Nazareth non disse come comunemente si crede ma è un equivoco "Ama il tuo prossimo " ma disse " ama il tuo prossimo come io lo amo" che però intendeva dire "ama il tuo prossimo nella stessa modalità in cui io lo amo" il suo amore cioè non è un amore umano troppo umano.
  • Solo l'amore di Dio per Dio non è guerrafondaio. La religioni umane condividono tutte uno stesso Dio. Il dio Marte ha tanti nomi.
  • Nel corso della battaglia di Armageddon occorre mirare bene all'antroporiferimento per distruggere la vecchia specie umana e non mancare il bersaglio.
  • La distruzione della vecchia specie umana coincide con il trapasso dalla dialettica al dialogo.
  • La vecchia specie umana non può concepire il dialogo oltre la dialettica avendo una natura guerrafondaia e anzi i cosiddetti buoni amano la guerra forse più dei cattivi.
  • Sulle barricate nel corso dell'ultima battaglia di Armageddon i rivoluzioanri logici quali ultimi rivouzionari devono prendere bene la mira: la critica radicale dell'antroporifento. Fuoco!!!!! E dalle nostre armi nascerà la nuova vita: "la gioia di distruggere ciò che mutila la vita" (Nietzsche e Spinoza insegnano)
  • Non si tratta di distruggere noi la vecchia specie umana in una mania di protagonismo quali fossimo anche noi gli ultimi individui che incarnano il vecchio mito dell'eroe poichè è già in atto il processo di autodistruzione dell'umanità. Si stanno distruggendo da soli proprio ponendo l'antropos ai confini insuperabili di un universo che pertanto risulta chiuso.
  • "Processo di autodistruzione" è il nome che si da allo sprint finale del processo di individuazione universale.
  • La psicoanalisi guarisce? Con l'autodistruzione della vecchia specie umana la vita infine guarisce e diviene la vita alla più alta potenza.
  • Dall'esperienza al comportamento e poi di nuovo all'esperienza pura: c'è da essere di un ottimismo euforico.
  • Come diceva lo psichiatra e psicoanalista di matrice strutturalista Felix Guattari in una sua felice espressione anche se in un altro contesto di pensiero che non può essere il nostro in quanto malgrado tutto ancora antroporiferito: "La rivoluzione non ha bisogno dei rivoluzionari"
  • L'ultima rivoluzione è solo logica. La nuova logica unitaria non più antroporiferita prende il timone della storia, della vita, dell'amore e va OLTRE.
  • Andare OLTRE è un mondo di coglionerie che scompare. Che SCOMPARE e non FINISCE:"il finito non può finire mai ma può solo scomparire" (Silvia Montefoschi)
  • La psicoanasisi non è una psicologia del comportamento ma una psicologia del transfert.
  • Oltre l'eterno ritorno: IN PRINCIPIO ERA LA PURA ESPERIENZA SENZA RIPETIZIONE ALCUNA.
  • In principio non era nè spazio nè tempo nè massa poichè l'uno pur avendo l'altro distinto da sè non era ancora fuori di sè. Poi fu il Big Bang.
  • La disciplina psicoanalitica è dunque un ritorno all'inizio ma forti della scienza d'amore non ci sarà più alcun Big Bang.
  • Grazie alla SCIENZA D'AMORE (la psicoanalisi) non ci sarà più alcun Big Bang poichè l'altro sarà tenuto sempre PRESSO di sè.
  • "In principio era il logos e il logos che era in principio, in principio era ancora PRESSO il dio" (Giovanni Teologo ed Evangelista)
  • Viva il prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio: GiovanniSilvia.
  • La nuova logica non è un astrazione ma una nuova forma vivente dopo la vecchia specie umana: GiovanniSilvia, la prima persona duale.
  • GiovanniSilvia la coppia pura-esperienza che non tratta più sè fuori di sè come altro da sè, il corpo concreto della nuova logica unitaria.
  • Dal pensiero che si manifesta ancora nel fenomenico al pensiero puro: questo è GiovanniSilvia l'evento apocalittico della fine della storia.


Le forze centrifuga e centripeta dell'universo: comportamento sensato, comportamento insensato ed emancipazione dell'esperienza da qualsiasi comportamento che sia sensato o meno

Tutti vanno alla ricerca del comportamento più sensato. Questo andava bene in tempi passati quando era impossibile abbandonare la via del comportamento ma oggi ciò che fa la differenza non è più comportamento più sensato/comportamento più insensato: ciò che oggi fa la differenza è comportamento oppure esperienza.

Per spiegare questa questione occorrebbe fare riferimento all'astrofisica e alla storia dell'universo e in questo articolo dico di più su questa questione.

Fondamentalmente l'uno si è frammentato con l'evento Big Bang e alcuni frammenti hanno preso la via del comportamento seguendo la via centrifuga che aveva meno resistenza. Altri hanno frenato una tale via pur scegliendo anch'essi la via del comportamento attuando però quello che loro ritenevano un comportamento più sensato secondo la legge. Altri ancora infine un po' per istinto e un po' per fortuna, incontrando cioè altri loro simili, hanno optato per l'esperienza opponendosi con tutte le loro forze al comportamento e optando sempre più per l'esperienza seguendo la forza centripeta.

Gli uni e gli altri, la vecchia umanità e la nuova umanità seguendo strade diverse si allontanano sempre di più tra loro fino a non vedersi più: ecco spiegato perchè "il finito proprio perchè finito non può finire mai ma può solo scomparire" (Silvia Montefoschi - biologa e psicoanalista).

Inoltre gli uomini e le donne che camminano lungo la via dell'esperienza si incontreranno al centro dell'universo che è "la piattaforma" di cui parlavano GiovanniSilvia il prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio in "La rivoluzione radicale del reale" del 1996, mentre la vecchia umanità che tra l'altro fa la guerra su quale sia il comportamento più sensato, si allontaneranno sempre più anche tra di loro per via della forza centrifuga che è tutt'uno con la via del comportamento fino a scomparire IN ASSOLUTO ("in assoluto" è una citazione di Silvia Montefoschi) perfino tra di loro.

Si tratta quindi della fine del comportamento che è proprio ciò che fa l'universo. L'uno è infatti solo un fatto di esperienza e non di comportamento: se io devo ancora raggiungere il Tu significa che il Tu non è ancora tutt'uno con me ma se il Tu si trova fuori di me sarà sempre fuori fino a che io continuo a volerlo vedere fuori.


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