L'Isis "è la minaccia più grave", occorre fare presto "perché il pericolo cresce ogni giorno". Lo ha detto l'inviato speciale dell'Onu sulla Libia, Martin Kobler, in un forum all'ANSA. "Per questo motivo sto facendo grande pressione per il raggiungimento dell'accordo" tra le parti, ha aggiunto, sottolineando che "i libici si devono unire per combattere" lo Stato islamico.
L'Italia ha e dovrà avere un "ruolo importante" nel processo di pace in Libia perché è un Paese vicino e per la sua storia. Ma la stabilizzazione della Libia "deve essere lasciata ai libici", ha affermato l'inviato speciale dell'Onu.
Kobler ha inoltre sottolineato che l'accordo tra le parti libiche deve essere firmato "nei prossimi giorni, non settimane". E poi: "Sono stato in questi giorni a Tripoli e Tobruk, votino sì ad un accordo, che non sarà modificato".