Spettacoli

E' morto Paolo Limiti, maestro della memoria in tv

Il paroliere e conduttore si è spento a 77 anni nella sua casa milanese: era malato di cancro. Aveva scritto canzoni per Mina e negli ultimi anni era stato un protagonista assoluto della tv

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Addio a Paolo Limiti. Il popolare paroliere e conduttore televisivo, colpito un anno fa da una grave malattia, si è spento nella sua casa milanese. Limiti era nato a Milano l'8 maggio del 1940: suo padre lavorava alla Pirelli, sua mamma era siciliana.  Come paroliere collaborò soprattutto con Mina per la quale scrisse canzoni di grande successo come Bugiardo e incosciente o La voce del silenzio. Era stato sposato con Justine Mattera e da circa un anno lottava con un cancro.

L'annuncio della scomparsa è stato dato da Nicola Carraro, produttore cinematografico e marito di Mara Venier, che a sua volta lo ha poi ricordato su Instagram:
 
Grande divulgatore di memorie collettive, Limiti è stato un protagonista indiscusso della televisione. Dopo gli esordi come autore di canzoni, nel 1968 iniziò la sua collaborazione con la Rai grazie a Luciano Rispoli. L'incontro con Mina rappresentò uno dei momenti chiave della sua carriera: per lei scrisse brani come Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Sacumdì Sacumdà, Ballata d'autunno, Un'ombra ed Eccomi, che misero in mostra il suo talento di autore. In seguito Limiti ha lavorato con numerose star italiane e internazionali tra cui Ornella Vanoni, Jula De Palma, Dionne Warwick, Donovan, Peppino di Capri, Loretta Goggi, Mia Martini, Al Bano e Romina Power e tanti altri.
 

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All'inizio degli anni Settanta iniziò a collaborare con Mike Bongiorno, partecipando come autore alla realizzazione di un programma storico come Rischiatutto. Poi la sua avventura televisiva è entrata in milioni di case grazie alla sua capacità di raccontare il passato in una garbata chiave nazional-popolare. Il successo di trasmissioni come Dove sono i Pirenei?, E l'Italia racconta, Ci vediamo in tv, Alle 2 su Rai1, Paolo Limiti show era legato al suo stile di conduzione e alla sua capacità di giocare con i ricordi, riproposti con un carico di aneddoti, di storie e di conoscenza che facevano di lui un vero custode della storia dello spettacolo, italiano e non.
 

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Così come grande successo ottennero i suoi speciali musicali, da quello dedicato a Mina (Viva Mina! del 1995) a quelli su Battisti, Dalida, Wanda Osiris, il personaggio da lui più amato, Julio Iglesias, Maria Callas, Claudio Villa e altri ancora. Aveva in qualche modo anticipato la mania della cucina in tv con il programma Telemenù, condotto da Wilma De Angelis, ed aveva 'sconfinato' nell'opera e nel musical, mettendo in scena tra le altre cose una Carmen Pop ispirata al capolavoro di Bizet, lo spettacolo lirico La zingara guerriera, musicato da Luigi Nicolini, e collaborando alle musiche di Victor Victoria.

Nel corso della sua lunga avventura era stato direttore dei programmi di Telemontecarlo (1978) ed  aveva collaborato con Pippo Baudo, Raffaella Carrà, Gianfranco Funari, Marco Predolin e tanti altri. E quanto fosse popolare e amato tra il 'suo' pubblico è testimoniato dall'hashtag con il suo nome, da stamattina in cima alla classifica di Twitter.
 

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