Le performance sono di tutto rispetto e graficamente si alternano fasi piuttosto regolari di lenta ascesa con “run up” più violenti, in grado di far crescere il guadagno in modo consistente con poche operazioni. Analizziamo ora le metriche del sistema:
Notiamo quasi un 60% di trade profittevoli a fronte di un rapporto rendimento rischio di 1.57. Il profit factor è di 2.37. L’average trade è di 173 $. Vediamo adesso le performance mese su mese:
Tra marzo, luglio, ottobre e novembre il pattern realizza la maggior parte dei suoi guadagni, mentre va praticamente in pari nell’ultimo mese dell’anno. Non dimentichiamo che stiamo sempre parlando di valori medi. Aggiungiamo un nuovo tassello rispetto all’articolo della scorsa settimana: vediamo cosa accade durante i ritracciamenti, quei periodi cioè, in cui il sistema perde del denaro dopo aver raggiunto un nuovo massimo di equity line.
Il ritracciamento medio degli ultimi due anni si è attestato intorno all’1%. E’ importante non farsi confondere dal fatto che tale valore vada migliorando dal 2000 ad oggi. Si tratta infatti di un valore percentuale calcolato su un capitale di riferimento che cresce da zero. E’ normale che un ritracciamento monetario che si mantenga costante nel tempo, cubi un valore percentuale maggiore se rapportato ad un valore monetario minore, come accade nelle prime fasi dell’equity line.
Proviamo adesso ad escludere dicembre dall’operatività del nostro pattern e confrontiamo le metriche di questo nuovo pattern con il sistema originario.
Contrariamente all’ottimizzazione di DUK, sembra che la curva questa volta non abbia acquistato particolare regolarità e il profitto totale è addirittura diminuito, passando da 28108 $ a 26475 $ . Osserviamo con attenzione le metriche per cercare di comprendere cosa sia realmente successo:
La percentuale di trade vincenti rimane quasi invariata, passando dal 60% al 60.67% e il rapporto rendimento rischio da 1.57 a 1.64. Il profit factor aumenta da 2.37 a 2.57 e l’average trade da 173 $ a 176.5 $. I trade totali sono passati da 162 a 150. Una differenza che, tenendo conto di tutti gli elementi a nostra disposizione, ha determinato un leggero miglioramento di performance. Ma per prendere una decisione definitiva vale la pena analizzare il profilo dei ritracciamenti settimanali.
Si nota come tale curva non sia migliorata in modo sensibile, facendo registrare un ultimo draw down (quello più recente) di oltre l’1%.
Alla luce dei risultati ottenuti decidiamo di non apportare modifiche al pattern originale, visti i miglioramenti contenuti sulle metriche e a fronte di una invarianza sul profilo del rischio misurato su base settimanale. Il rischio che la dinamica mensile possa spostarsi penalizzandoci in futuro è infatti troppo elevata.
Buon Trading