Nuda in chat, 13enne ricattata: “Spogliati ancora o pubblico le foto”

Vittima una ragazzina di Falconara. Giovane campano condannato a 3 mesi

Una ragazza al computer (Foto di repertorio Istockphoto)

Una ragazza al computer (Foto di repertorio Istockphoto)

Ancona, 2 febbraio 2016 - Si erano fidanzati in chat: lui 18 anni, lei 13. Il rapporto era diventato sempre più ‘intimo’, con effusioni virtuali e uno spogliarello consenziente. Poi il giovane campano le aveva intimato: “O ti spogli ancora, o pubblico tue foto su internet”.

Vittima del ricatto una ragazzina di Falconara, che poi aveva raccontato tutto ai suoi genitori. Oggi il Gup di Ancona, Paola Moscaroli, ha condannato per tentata violenza sessuale l’allora 18enne a tre mesi. Pena sospesa.

I fatti risalgono al periodo compreso tra fine 2010 e inizio 2012. I giovani avevano allacciato un’affettuosa amicizia su Msn messenger. Così, tramite webcam, si erano lasciati andare mostrandosi nudi l’uno all’altro. Finché lei aveva cominciato a rifiutare di spogliarsi ancora. Quindi cominciò il ricatto.

L’accusa contestava all’imputato, difeso dagli avvocati Mario Del Savio e Federica Pagani, i reati di tentata estorsione, tentata violenza sessuale e induzione a partecipare a spettacoli pedopornografici. Per la prima accusa il ragazzo, come aveva infine chiesto il pm, è stato assolto.

Per l’induzione di minore a spettacoli pornografici il Gup ha trasmesso gli atti alla Procura dei minorenni in quanto nel periodo incriminato il giovane aveva meno di 18 anni.

La condanna a tre mesi è arriva per la tentata violenza: la ragazzina infatti si spogliò in ‘chat’. La difesa ha sostenuto l’assenza di presupposti per configurare i reati, la mancanza di un profitto per la tentata estorsione, la carenza di elementi per le altre due ipotesi. Probabile il ricorso in appello. La parte offesa avrà un risarcimento danni da quantificare però in sede civile.