Il Castello di Giulio II ad Ostia Antica è stato finalmente riaperto al pubblico.
AGGIORNAMENTO 2018:
- riapre alla fruizione del pubblico dal 7 luglio al 16 dicembre 2018 ogni sabato e domenica e giorni festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (ultimo ingresso orario estivo ore 16:30)
- l’ingresso è gratuito
- le visite sono accompagnate con partenza alle ore 10:30, 12:00, 14:30 e 16:30 per un numero massimo di 20 persone per volta
- la prenotazione avviene direttamente sul posto (la lista si chiude raggiunto il numero massimo stabilito)
I visitatori potranno apprezzare ogni fase costruttiva dell’antico maniero e godere di un magnifico quanto singolare giro d’orizzonte sull’intero territorio circostante, si invita ad accedere alla struttura con calzature adeguate (no tacchi, no infradito) e vestiti comodi, rispettare le indicazioni fornite dal personale e le modalità di fruizione comunicate prima dell’inizio della visita, seguire i percorsi aperti al pubblico, controllare costantemente i bambini e tenerli per mano.
Si fa presente che i percorsi possono risultare particolarmente difficoltosi per persone con necessità speciali
Rimasto vuoto e silenzioso per molti anni, domenica 12 marzo 2017 il castello di Giulio II a Ostia Antica ha riaperto in pianta stabile i cancelli a turisti e cittadini.
Il Castello fu voluto fra il 1483 e il 1486 dal cardinale Giuliano della Rovere – il futuro papa Giulio II – come elemento nevralgico di un sistema difensivo a salvaguardia della foce Tevere, una delle principali vie d’accesso a Roma. Esso fu progettato da un allievo e seguace di Leon Battista Alberti, il fiorentino Baccio Pontelli, inglobando alcune strutture dell’antico nucleo di Ostia. A distanza di qualche anno l’aggiunta di raffinati corredi decorativi e di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia – basti pensare al sistema termale – lo rese adatto a ospitare lo stesso Giulio II. Grazie alla sostanziale integrità, il castello costituisce oggi un esempio rimarchevole di architettura fortificata del Rinascimento.
Nell’ottobre 2016 il monumento è passato in gestione al Polo Museale del Lazio. Sotto il coordinamento dell’architetto Gabriella Musto hanno avuto subito inizio accurate operazioni di analisi, manutenzione e adeguamento delle strutture, appunto in vista della riapertura. Una particolare cautela è stata rivolta al ‘mastio’, ovvero al possente bastione che svetta sul circuito delle mura, e alla zona sottostante, che ospita appunto il sistema termale di papa Giulio II.
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