Palermo

La Favorita nel degrado, solo tre giardinieri al lavoro

Il Comune in attesa del personale ex Gesip. L'assessore Raimondo: "Siamo in emergenza"

1 minuti di lettura
Appena tre giardinieri per la cura degli oltre 200 ettari di parco della Favorita: in attesa che il personale ex Gesip torni operativo attraverso la Reset, l’amministrazione arranca nella cura degli spazi verdi. Dentro al parco lavora una sola squadra di quattro persone, tre giardinieri e un autista, che dovrebbero occuparsi non solo della cura delle piante ma anche della pulizia dei viali interni. Le conseguenze sono visibili.

"Siamo in emergenza", ammette l’assessore al Verde Francesco Maria Raimondo che fino alla fine dell’anno contava per la Favorita su 26 giardinieri quasi tutti ex Gesip. Raimondo ammette che per una manutenzione dignitosa del parco ne servirebbero almeno 50. "Aspettiamo la partenza di Reset per riorganizzare il servizio anche qui", dice l’assessore. Al momento il Comune conta sui suoi circa 200 giardinieri molti dei quali, però, hanno limitazioni fisiche o orario ridotto: "In campo per tutta la città ci sono un centinaio di persone", dicono dal settore Ville e giardini.

Così il numero di addetti destinati alla riserva della Favorita, di proprietà della Regione ma affidata alle cure del Comune, si è drasticamente ridotto: "Le condizioni del parco e di Monte Pellegrino sono critiche — dice Salvatore Palascino, direttore della riserva con i Rangers — abbiamo scritto più volte sia alla Rap che al Comune ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate". La Rap si occupa delle strade principali, mentre la pulizia dei sentieri è affidata agli stessi giardinieri. Che fanno i salti mortali — assicura il Comune — ma che al momento sono appena 3.