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L'Italia ha paura delle famiglie diverse

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La Puglia si stava preparando al Gay Pride di sabato a Foggia quando, sui social network, si è scatenata l'ennesima polemica. Di fronte al moltiplicarsi degli arcobaleni sulle foto dei profili Facebook dei suoi fedeli, don Emiliano, il vice-parroco di Spongano, si è mostrato tassativo: niente certificati da padrino o madrina di cresime e battesimi e niente incarichi da catechisti o educatori per i parrocchiani che, non sapendo nemmeno cosa siano le teorie gender, sostengono le organizzazioni LGBT.

Qualche ora dopo la pubblicazione, il post è stato cancellato e il profilo di don Emiliano chiuso. Non per questo, però, le polemiche sono finite.
Anzi. Ormai lo sappiamo tutti che, anche quando vengono cancellati, i post controversi continuano a girare sulla rete e a suscitare reazioni a catena.
Soprattutto in giorni in cui praticamente chiunque si sente in dovere di dire la sua su questa benedetta "teoria gender" che di fatto non esiste, senza forse rendersi conto che l'ostilità nei confronti delle coppie omosessuali ha di che suscitare non più solo l'indignazione, ma anche l'ilarità. Dopo il "sì" al referendum in Irlanda sul matrimonio gay e la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di annullare a livello federale ogni distinzione tra matrimoni eterosessuali e omosessuali, l'Italia è veramente, e incomprensibilmente, l'ultima della classe.
Di famiglie, lo si sa bene, ce se sono ormai una molteplicità in tutto il mondo. Ci sono le famiglie monoparentali e le famiglie ricomposte. Ci sono le famiglie omosessuali e le famiglie senza figli. Le famiglie con figli adottati e le famiglie arcobaleno. Tante e variegate realtà che esistono già da tempo e che necessitano "solo" che il legislatore italiano si assuma la responsabilità di dare loro un quadro normativo adatto a garantirne in maniera chiara diritti e doveri. Senza parlare di tutti quei bambini che, ancora invisibili da un punto di vista giuridico, non sono affatto protetti, nonostante ne abbiano, proprio perché bambini, tutti i diritti.
Com'è possibile, allora, che in Italia ci si ostini a far finta di niente?
Da dove viene quest'ostilità così arcaica di fronte alla diversità? Perché tanta paura? E poi, paura di cosa esattamente? Ammetto di non capire. Forse perché l'unica cosa che a me fa veramente paura è l'intolleranza e l'assenza di compassione. Che poi sono l'esatto contrario del messaggio evangelico.

Twitter: @MichelaMarzano