Milano, 30 luglio 2014 - 22:43

Shayma non ce l’ha fatta: era nata 6 giorni fa, dopo la morte della madre

La mamma incinta di 8 mesi era rimasta uccisa sotto le bombe. I medici avevano salvato la piccola. Ma dopo una settimana è morta nell’incubatrice

di Ilaria Morani

La piccola nell’incubatrice (Reuters) La piccola nell’incubatrice (Reuters)
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Erano nel dormiveglia. Con un occhio aperto e le orecchie tese. Impossibile dormire quando l’esercito israeliano riempie il cielo di razzi che si schiantano sulle case di Gaza. L’alba di venerdì scorso a Deir al-Balah era la stessa che da 23 giorni si ripete sulla Striscia. Ma per i parenti della piccola Shayma è stata anche la notte del miracolo. Sua mamma di 23 anni, all’ottavo mese di gravidanza, è rimasta uccisa da un attacco terribile, ma lei si è salvata rimanendo viva nella pancia ed estratta col cesareo. I palestinesi l’hanno chiamata per quasi una settimana la «bimba della speranza». Fino a mercoledì, quando, forse per un calo di tensione, la sua incubatrice si è spenta, e lei è morta.

La notte del bombardamento

Quando i medici dell’ospedale l’hanno portata in reparto Shayma al-Sheikh Qanan era già morta da un’ora. «Era stata colpita intorno alle 3 del mattino, aveva raccontato un dottore del presidio di Deir al-Balah, abbiamo provato a salvarla ma ormai non c’era più nulla da fare. Poi abbiamo notato alcuni movimenti provenienti dalla sua pancia». Subito un parto cesareo e la bimba, alla quale è stato poi dato lo stesso nome della madre, è nata viva. «È un miracolo, aveva aggiunto il medico, perché la madre è stata dichiarata clinicamente morta dieci minuti prima che l’operazione del parto terminasse. Cinque minuti in più e non sarebbe sopravvissuta».

Macchinari in tilt

La piccola è stata subito messa nell’incubatrice e attaccata a un respiratore per quasi una settimana. Fino a quando la macchina ha smesso di respirare al posto dei suoi polmoni. La dinamica della morte della «bimba della speranza» è ancora da definire, ma si pensa che sia accaduto quando l’esercito di Israele ha fatto saltare in aria l’unica centrale elettrica della Striscia, mandando così in tilt i macchinari sanitari, compresa l’incubatrice di Shayma.

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