Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Media, Arte, Cultura

A Milano si farà latino in inglese

Il Liceo Classico Tito Livio è il primo in Italia a offrire ai ragazzi la possibilità di studiare le materie anche in lingua inglese. Al via la formazione degli insegnanti. Fra due anni la partenza. Parla la preside Amanda Ferrario

di Anna Spena

È il primo liceo italiano statale dove non solo si studia l’inglese ma si studia in inglese. Ad avere questo primato è il Tito Livio, liceo classico nel cuore di Milano, che ha offerto ai ragazzi la possibilità di studiare tutte le materie (compreso greco e latino) in lingua anglofona. Vita.it ha parlato con la dirigente scolastica dell’istituto, Amanda Ferrario (in foto), 42 anni, una laurea in lettere e l’altra in filosofia.

«La cosa che mi piace sottolineare», dice, «è stata la partecipazione dei docenti a questo progetto. Si sono messi in gioco».

Com’è nata l’iniziativa?
Lo scorso anno, dopo aver letto il rapporto sulla scuola della Fondazione Giovanni Agnelli, abbiamo notato che il tasso di dispersione scolastica raggiungeva il 17%. Eppure noi abbiamo un’utenza medio-alta con studenti che raggiungono risultati eccellenti. Ecco la maggior parte di quelle eccellenze si sono trasferite all’estero per proseguire il loro percorso di studi. Quegli stessi studenti hanno imparato la lingua inglese o da autodidatti, oppure dopo aver frequentato corsi di lingua inglese privati. L’Italia, rispetto ad altri paesi è rimasta un passo indietro per quanto concerne le competenze linguistiche anglofone.

Come si articolerà il progetto?
Ufficialmente partirà tra due anni. Questo lasso di tempo servirà per la formazione degli insegnanti.

Quanti sono gli insegnanti che lavorano nell’istituto e quanti hanno aderito all’iniziativa?
Ci sono 53 docenti. 35 hanno già aderito.

Chi terrà i corsi di formazione?
La formazione è affidata all’istituto Shenker, lo stesso che ha formato i docenti del Politecnico di Milano. L’obiettivo è che i docenti raggiungano almeno un livello di B2 o C1 per insegnare, poi, in inglese.

E i ragazzi?
Sono molto contenti. Le adesioni saranno numerose.

Quante sono le materie che studieranno anche inglese?
Sceglieranno tra quattro materie. Nella rosa dovrà esserci obbligatoriamente una materia a scelta tra latino e greco; e un’altra tra storia e filosofia. Le altre due, invece, potranno sceglierle liberamente. Si creeranno delle classi scomposte; di mattina ci sarà il regolare svolgimento delle lezioni. Per chi aderisce al progetto, poi, ci saranno delle ore pomeridiane aggiuntive. Il progetto è rivolto ai ragazzi del terzo anno ma nei primi due anni del biennio saranno comunque intensificati i corsi di inglese per i ragazzi.

Chi vi sosterrà dal punto di vista economico?
I corsi per gli insegnanti, che tra l’altro sosterranno un esame ogni quattro settimane per certificare i progressi fatti, sono offerti gratuitamente dall’istituto Shenker, e inizieranno il prossimo 14 settembre. In questi due anni cercheremo finanziamenti per pagare le ore di lavoro aggiuntive agli insegnanti. Abbiamo anche iniziato l’iter burocratico che darà la possibilità ai ragazzi di ottenere la doppia maturità: quella italiana e l’equivalente inglese.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA