La Kabbala e l'antroporiferimento

Da LogicaUnitaria.

Copernico Darwin Freud e...la Qabbaláh

Si dice che Copernico, Darwin e Freud abbiano condotto una militanza nel favorire la rivoluzione copernicana affinchè questa dispiegasse tutto il suo potenziale rivoluzionario, tuttavia oltre a Copernico, Darwin e Freud anche una antica tradizione di pensiero che va sotto il nome di Qabbaláh è stata partecipe di questo attacco radicale a quel narcisismo di specie che va sotto il nome di antroporiferimento dando così una più corretta valutazione del vero posto dell'antropos all'interno del disegno evolutivo.


L'ultima psicoanalisi è anche una nuova interpretazione della Qabbaláh

Il "Pensiero Uno oltre la psicoanalisi" elaborazione di pensiero nato dal lavoro della biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi è anche una lettura della tradizione di pensiero Cabalista.

Nell'ambito di tale lettura si considera quel filone di pensiero filosofico-religioso denominato "cabala" quale uno dei pochi luoghi di elaborazione di pensiero in cui l'essere stesso conduce la critica dell'antroporiferimento e rivela il suo progetto di un "oltre l'antroporiferimento".

Oltre l'antroporiferimento che coincide proprio con la proposta-progetto esplicitatasi proprio al termine della storia della psicoanalisi con quel nuovo pensiero da tale storia sorto: il Pensiero Uno che altro non è che la stessa psicoanalisi oltre la psicoanalisi.

Tale lettura della tradizione di pensiero cabalista è stata svolta in più di un'opera di Silvia Montefoschi ma principalmente in:

  • Silvia Montefoschi, "Essere nell'essere", 1985

La Qabbaláh è una manifestazione della coscienza cristica che riflette sulla coscienza cristica

Silvia Montefoschi che non se ne sta alle etichette ma vede in profondità le radici di un filone di pensiero, malgrado la Cabala sia principalmente Cabala ebraica, la psicoanlaista e studiosa della tradizione di pensiero cabalista considera questa anch'essa come una manifestazione della coscienza cristica anche se tra le più significative in quanto la ritiene più che una semplice manifestazione tra le tante che si sono avute lungo la storia del pensiero ma invece come una vera e ulteriore riflessione della coscienza cristica sulla coscienza cristica nella direzione del superamento della coscienza cristica stessa verso la coscienza unitaria oltre la croce dell'essere e nell'ambito cristiano solo Giovanni Evangelista non se ne sta alla semplice coscienza cristica ma riflette su di essa per svilupparla ulteriormente.

E del resto non ci si deve meravigliare di questo non fermarsi alle etichette ma andare direttamente ai contenuti e quindi alla sostanza vera di una nuova elaborazione di pensiero, infatti tanto per esemplificare, anche un ebreo come l'allievo di Hegel Franz Rosenzweig autore di "La stella della redenzione" rinunciò a convertirsi al cristianesimo dopo aver considerato che il cristianesimo è un naturale sviluppo dell'ebraismo, dicendo che:

"E' ovvio che se sono ebreo sono evidentemente anche cristiano".

Non aveva più senso per lui quindi convertirsi esplicitamente al cristianesimo in quanto il cristianesimo quale visione, nella sua lettura altro non era che una inplicazione ovvia di quanto era già stato affermato nei testi biblici e che pertanto ciò che chiamiamo cristianesimo ha semplicemente esplicitato quanto nell'ebraismo era già contenuto.

Un nuovo "Punto Singolare"

In tali lavori della psicoanalista, di formazione junghiana ma oltre Jung stesso, la cosmogonia, l'antropogonia e l'escatologia elaborate dalla corrente di pensiero cabalista viene analizzata in parallelo alle concezioni cosmogoniche, antropogoniche e escatologiche elaborate sia dallo gnosticismo e in particolare dello gnosticismo di matrice cristiana e sia da quella disciplina scientifica rivoluzionatasi con Einstein e la "nuova fisica" ai primi del novecento che è l'Astrofisica.


"Anche lo scienziato allora, come il cabalista, sta riconoscendo nell'uomo quel momento di svolta del processo evolutivo dell'essere che è a sua volta il nuovo punto singolare della genesi apocalittica di un nuovo mondo"

(Silvia Montefoschi)


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In questa sezione oltre ad una generale documentazione dell'argomentazione si citano solo quegli autori e quei testi che più di altri rendono fondata in maniera più evidente la lettura del pensiero cabalista che ne dà la psicoanalista Silvia Montefoschi come elaborazione di pensiero critico dell'antroporiferimento.




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