Economia

La Ue blocca Bayer sulla fusione con Monsanto

La commissione europea apre un'indagine approfondita sull'operazione. Secondo l'Antitrust comunitario il nuovo colosso limiterebbe la concorrenza in alcuni settori. Il gruppo tedesco aveva messo sul piatto 66 miliardi di euro. Decisione finale l'8 gennaio

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MILANO - Altolà della commissione europea alla fusione tra Bayer e Monsanto. L'Antitrust Ue ha infatti la preoccupazione che il nuovo colosso che nascerebbe dalla fusione limiti la concorrenza nei settori delle sementi, dei pesticidi e dei tratti agronomici e per questo ha annunciato l'apertura di un'indagine approfondita sull'operazione. 

La fusione Bayer-Monsanto darebbe vita, avverte l'Antitrust Ue, alla società integrata più grande del mondo di pesticidi e sementi, mettendo insieme due concorrenti già alla guida dei settori degli erbicidi non selettivi, sementi e tratti agronomici, oltre all'agricoltura digitale. Inoltre l'operazione avverrebbe in un contesto industriale dove sono già molte le concentrazioni globali, dopo le fusioni tra Dow e Dupont e ChemChina e Syngenta.

La Commissione ha quindi "preoccupazioni preliminari" che l'operazione "possa ridurre la concorrenza in una serie di diversi mercati che porterebbero a prezzi più alti, qualità inferiore, meno scelta e meno innovazione". Bruxelles vuole anche vederci più chiaro se l'accesso di agricoltori e distributori ai concorrenti del maxicolosso dell'agrochimica diventerà più difficile dopo la fusione, se questi dovessero legare le vendite delle sementi ai pesticidi.

La Commissione Ue ha ora tempo sino all'8 gennaio 2018 per prendere una decisione finale sulla fusione. Gli impegni presentati da Bayer e Monsanto lo scorso 31 luglio a Bruxelles per rispondere alle sue preoccupazioni preliminari sono infatti stati ritenuti insufficienti.

"Bayer crede che la combinazione proposta sarà altamente vantaggiosa per gli agricoltori e per i consumatori, e continuerà a lavorare in modo costruttivo e ravvicinato con la Commissione europea nella sua indagine", nella prospettiva di "ottenere l'approvazione della Commissione per la transazione entro la fine di quest'anno", ha fatto sapere la società con una nota. "L'azienda si aspettava un'ulteriore revisione della proposta acquisizione di Monsanto a causa delle dimensioni e dell'ambito della transazione".

Un annuncio che ferma un'operazione da circa 66 miliardi di euro, una delle maggiori del settore agricolo e la più grande acquisizione della storia da parte di un gruppo tedesco.  Poche ripercussioni in Borsa. A Francoforte il titolo di Bayer mantiene i guadagni visti in mattinata e cresce di oltre due punti.