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Mamiani, studente picchiato fuori dal liceo: "Aggredito da dieci ragazzi di estrema destra"

L'episodio sarebbe avvenuto davanti all'entrata dello storico liceo romano in viale delle Milizie. La preside: "Erano giovani del Blocco studentesco". La replica: "Nessuna violenza, solo qualche spintone"

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"Questa mattina davanti al liceo Mamiani, nel rione Prati, uno studente è stato aggredito da un gruppo di estremisti di destra". A lanciare la notizia a metà pomeriggio è Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc ed ex presidente del consiglio del XVII municipio prima che questo venisse accorpato con il I, quello del centro storico.

Tutto sarebbe accaduto all'ingresso dello storico istituto scolastico in viale della Milizie: un gruppetto di ragazzi che distribuisce volantini, alcuni studenti che si rifiutano di prenderli e a quel punto partono gli spintoni, qualche schiaffo e i pugni. Uno dei liceali viene colpito in maniera più pesante, i suoi "colleghi" e i prof lo soccorrono e lo portano al pronto soccorso: riporta contusioni guaribili in alcuni giorni.

I testimoni raccontano che "l'aggressione" sarebbe avvenuta per ragioni politiche e per quel rifiuto ad accettare un manifestino che avrebbe scaldato gli animi. Anche la preside Tiziana Sallusti viene messa al corrente dei fatti: "Erano una decina di ragazzi, alcuni liceali, altri più grandi, di non so che scuola - racconta - Stavano distribuendo dei volantini colorati del Blocco studentesco. I miei alunni non hanno voluto accettarli e sono stati picchiati". "Stigmatizziamo fortemente questo episodio di violenza - prosegue - Non entro nel merito delle loro idee perché non sono qui per fare politica, ma non posso che condannare questa aggressione".

L'organizzazione giovanile di destra, legata a CasaPound, replica: "Parlare di aggressione è assurdo. Sicuramente non è successo nulla di che, ci sarà stato qualche spintone e alcuni ragazzi da una parte e dall'altra si saranno scaldati per una discussione politica".

Chi c'era, e il referto medico, parla di qualcosa di più. Barbera affonda: "Nella giornata in cui a Roma si ricorda la deportazione degli ebrei avvenuta nel 1943, si registra l'ennesima aggressione fascista davanti alle scuole. Il modo peggiore per ricordare quel terribile evento che ha segnato la storia della nostra città. Non possiamo più tollerare questi vergognosi raid che continuano a susseguirsi davanti alle scuole, nell'indifferenza delle nostre istituzioni e delle forze democratiche. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire radicalmente nei confronti di questi gruppuscoli neofascisti che continuano a impestare la
città con il loro carico di odio e violenza e alle forze democratiche di non sottovalutare il fenomeno che rischia di 'sfuggire di mano'".