Milano, 20 aprile 2016 - 10:03

Crespi, accordo in Provincia
tra Comune e gruppo Percassi

Verso un compromesso sul metodo di calcolo degli oneri da versare. Il costruttore realizzerà comunque la rotonda, il parcheggio e la nuova viabilità. La proposta dovrà passare dall’approvazione della giunta comunale di Capriate San Gervasio

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Avevano litigato sulla differenza tra «risanamento conservativo» e «ristrutturazione». Differenza molto meno burocratica di quel che sembra, visto che, a seconda del modo in cui si considerino i lavori alla storica fabbrica di Crespi d’Adda, ci sono diversi milioni di euro che cambiano proprietario. Su quella differenza il Comune di Capriate e il Gruppo Percassi, che vorrebbe realizzare all’ombra delle ciminiere in mattoni un intervento da cento milioni per realizzare la sua sede centrale, avevano rotto le trattative a fine dicembre. Ed ora su quel punto si è vicini a un accordo. «Avevamo lavorato per trovare una conclusione in tempi brevi — spiega il presidente della Provincia Matteo Rossi, che si era offerto di fare da “facilitatore” organizzando una serie di incontri di mediazione —. Un accordo di massima è stato quasi raggiunto, i tecnici delle due parti stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli ma confido di poter arrivare a concludere il lavoro nel giro di una settimana».

Crespi, la fabbrica
Crespi, la fabbrica

Il sindaco di Capriate Valeria Radaelli per ora non si sbilancia: «Sono rimasta ai principi annunciati nei mesi scorsi». Quando, cioè, si dibatteva sulla questione: i lavori devono essere considerati una ristrutturazione o un risanamento conservativo di un complesso vincolato? Il Comune propendeva per la prima ipotesi e calcolava di dover incassare 20 milioni in oneri di urbanizzazione. Il costruttore invece era sicuro della seconda, che gli garantiva un abbattimento dei costi del 60%. Ora si sta mettendo a punto un compromesso: la valutazione non sarà fatta sull’intero complesso, ma di volta in volta sui singoli lotti. Quindi i lavori a un edificio d’epoca di cui saranno mantenute le caratteristiche saranno considerati risanamento, mentre quelli a un prefabbricato degli anni Ottanta saranno una ristrutturazione. L’importante sarà arrivare, sommando i vari importi, a un totale che venga incluso nell’accordo di programma e resti fissato una volta per tutte. E sul quale saranno calcolati gli oneri in contanti. Se il Comune dovesse accettare questi principi, il documento concordato fra le due parti sarà trasformato nell’accordo di programma al quale la Regione ha assicurato il suo appoggio. In più Percassi realizzerebbe comunque le opere di urbanizzazione: la rotonda sulla provinciale, la riqualificazione di via Crespi e il parcheggio negli ex orti.

Su quest’ultimo intervento però si rischia di dover affrontare un nuovo problema. Il Comitato No Parking si oppone proprio alla trasformazione di 30 mila metri quadrati di area verde a ridosso della fabbrica in un piazzale con 500 posti auto. Ha scritto al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e ha lanciato una petizione on line alla quale hanno già aderito 511 persone.

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