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POLITICA

Domani il voto di fiducia sul Dl Milleproroghe

Raggi in piazza con i tassisti. Caos e tensione nel centro di Roma

"Noi da qui non ce ne andiamo, noi da qui non ce ne andiamo" è uno degli slogan dei tassisti, provenienti da tutta Italia, radunati davanti alla Camera. Scontri tra manifestanti e polizia davanti alla sede del Pd. Nel pomeriggio incontro al ministero dei Trasporti

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Fischi e proteste dei tassisti sotto il ministero dei Trasporti, dove per oltre quattro si sono incontrati il governo e i sindacati per trovare una soluzione all'emendamento inserito nel decreto Milleproroghe che, secondo la categoria, favorisce Uber. I manifestanti fischiano e alzano cori da stadio urlano 'Noi da qui non ce ne andiamo, la licenza non si tocca'. 

Milleproroghe: il governo pone la questione di fiducia alla Camera
Il governo, con la ministra Anna Finocchiaro, ha posto la questione di fiducia sul decreto Milleproroghe, così come licenziato dal Senato. Il voto di fiducia sul Milleproroghe nell'Aula della Camera ci sarà domani. Secondo quanto stabilito dalla capigruppo di Montecitorio le dichiarazioni di voto cominceranno alle ore 16,30 e la prima 'chiama' per appello nominale inizierà alle ore 18. L'esito del voto è atteso attorno alle 20. Giovedì a partire dalle ore 9 si passerà agli ordini del giorno, alle ore 11 ci saranno le dichiarazioni di voto e alle ore 13 il voto finale sul provvedimento.

Proposta da governo, si cercano margini trattativa
Intanto, da fonti dal ministero si apprende che il governo ha fatto una proposta alle associazioni dei tassisti su cui si stanno cercando margini di trattativa.

Finocchiaro: Fatti inaccettabili
"Oggi è stata una giornata segnata da fatti assolutamente inaccettabili". Lo ha detto la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, parlando in Aula alla Camera su quanto accaduto a Roma ad opera di tassisti e ambulanti.
Finocchiaro ha anche sottolineato come fosse sotto gli occhi il fatto che "erano presenti personaggi che non appartenevano ai manifestanti che protestavano per il proprio lavoro e la propria categioria", ma si trattava di "singoli o gruppi e su quali finalità avessero" deve far riflettere e "questo suona come un campanello d'allarme per tutti".
Finocchiaro infine garantisce che "il governo in questa giornata non si è costruito nessun alibi, la manifestazione di oggi non ha fatto velo al governo che nelle persone di Delrio e Calenda hanno incontrato i rappresentanti dei manifestanti per una soluzione che temo non sarà a breve". 

L'incontro sindacati taxi-Ministro Delrio
I rappresentanti dei tassisti sono entrati nel primo pomeriggio nella sede del ministero dei Trasporti, per l'incontro con Graziano Delrio. A incoraggiarli, cori da stadio si sono alzati da manifestanti che gremiscono la piazza, che li acclamavano mentre loro alzavano le braccia al cielo. Uno di loro indossava una felpa nera con la scritta 'Roma elite'. All'incontro prendono parte anche la sottosegretaria Simona Vicari e i tecnici del ministero. Tra le principali categorie presenti Unica Taxi Cgil,  Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taxi, Fast Taxi Italia, Taxi,  Unimpresa,  Sata Tam Acai,  Uri Taxi,  Uri,  Legacoop,  Claai,  Confartigianato Trasporti, Casartigiani,  Cna Fita,  Confcommercio,  Confcooperative,  Mit Movimento Italiano Tassisti.

Il presidio dei tassisti
Presidio di alcune centinaia di tassisti nella piazza di fronte al ministero dei Trasporti. La loro accusa all'esecutivo è di aver inserito nel decreto Milleproroghe "un emendamento ad hoc per Uber: vogliono legalizzare l'abusivismo in tutta Italia", affermano alcuni esponenti della protesta, "si tratta di una concorrenza sleale e di una guerra tra poveri".

Sono presenti rappresentanti dei tassisti di Roma, Napoli, Firenze, Torino, Milano e Genova. Alcuni tengono in mano striscioni con scritto 'Lanzillotta i sordi tua'. 

Bloccato il traffico a piazzale di Porta Pia, la piazza di fronte al ministero dei Trasporti. I tassisti 'armati' di trombette e petardi hanno urlato "la licenza non si tocca". Il traffico è stato deviato dalla polizia municipale. 

I tassisti hanno lanciato uova e arance e agitato striscioni con su scritto 'Uber capolarato'. I manifestanti alzano anche cori contro il governo: 'Chi non salta è Lanzillotta'. Non mancano, però, anche cori contro i rappresentanti delle organizzazioni sindacali come Unica Cgil e Uritaxi che nei giorni scorsi avevano invitato i tassisti a non mettere in campo scioperi selvaggi: gridano 'Venduti venduti'. 

Il tweet del ministro Delrio
Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, prima dell'incontro aveva twittato una sorta di invito alla calma e alla non violenza a proposito della protesta dei tassisti.


Padoan: aumentare concorrenza ma garantire transizione dolce
Pier Carlo Padoan, ministro dell'economia, ha parlato delle proteste dei tassisti a Bruxelles, al termine dell'Ecofin. "Questo è un problema italiano e di molti Paesi. Aumentare la concorrenza nel settore dei servizi, come sappiamo bene, aumenta la capacità di crescita. Bisogna farlo, garantendo una transizione dolce e soffice ai settori che vengono interessati dalle liberalizzazioni". 

Bombe carta: danni a edifici
Intanto, sono stati diversi i lanci di petardi e bombe carta nell'arco della giornata di protesta. Nel pomeriggio si è sentita una forte esplosione tra piazza Montecitorio e Via in Aquiro. Potrebbe trattarsi di una o più bombe carta lanciate durante la manifestazione degli ambulanti e dei tassisti contro la Bolkestein e il Milleproroghe. Lo scoppio ha mandato in frantumi il vetro del rosone di Palazzo Macchi, i vetri di tre appartamenti e di una ex banca sono andati in frantumi. I carabinieri dicono che possa trattarsi o di un grosso petardo o di una bomba carta. Sul posto i vigili del fuoco hanno rimosso i frammenti di vetro.

Anche in mattinata era esplosa una bomba carta in piazza Montecitorio, presidiata dai tassisti che per il sesto giorno consecutivo hanno incrociato le braccia contro il Milleproroghe. Da tutta Italia sono arrivati nella Capitale nel giorno in cui il decreto, contenente un emendamento che, secondo la categoria, deregolamenta il settore, approda alla Camera. 

Boldrini: 6 bombe carta da stamattina, non è normale
Laura Boldrini, presidente della Camera, appena ha preso posto al leggio per introdurre il convegno Ismea Svimez sull'agricoltura del Mezzogiorno quando nella sala della lupa di Montecitorio rimbomba l'ennesima bomba carta fatta esplodere dai manifestanti che in piazza Montecitorio protestano contro alcune norme del milleproroghe. "È la sesta bomba carta da stamattina, non mi sembra una cosa normale", dice Boldrini.
"Da oggi abbiamo questa protesta che ha creato molti problemi ad accedere alla camera", aggiunge.

Proteste nei punti sensibili della capitale
'Proroga sì. Stop bandi' sono i cartelli, numerosi, mostrati in una piazza affollata da circa mille persone, mentre continuano a riempirsi anche piazza Colonna e via del Corso. Uno striscione recita 'Il servizio pubblico taxi non è in vendita', i manifestanti lanciano slogan ('Noi da qui non ce ne andiamo, noi da qui non ce ne andiamo', 'Uber Uber vaffanculo'), cantano l'Inno di Mameli. Un gruppo di manifestanti si è radunato invece davanti al ministero dei Trasporti in attesa dell'incontro tra i sindacati di categoria e il ministro Delrio. Altri hanno raggiunto la sede del Pd, dove si sono registrati momenti di tensione. Le forze dell'ordine hanno chiuso le vie di accesso che portano al Largo del Nazareno.

Dopo cariche due feriti in ospedale, trauma cranico
Due manifestanti sono stati portati dal 118 in ospedale dopo i disordini davanti alla sede del Pd a Roma durante la protesta di ambulanti e tassisti. Secondo quanto si è appreso, sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni in codice giallo per trauma cranico. Un paio di persone sono state invece medicate sul posto.

Primi fermi dopo incidenti in centro, 4 poliziotti feriti
Le forze dell'ordine hanno effettuato dei fermi nel pomeriggio a seguito degli incidenti provocati da un gruppo di facinorosi nei pressi della sede del Partito Democratico. Si tratta - rende noto la Questura - di due appartenenti al movimento romano di Forza Nuova, e già responsabili in passato di atti di violenza. Una terza persona è stata fermata per atti di violenza con l'utilizzo di un tirapugni, mentre una quarta è stata fermata in quanto responsabile del lancio di bombe carta, una delle quali esplodendo ha causato la rottura di alcuni vetri in via In Aquiro. Al momento si registrano 4 agenti della Polizia di Stato feriti, mentre sono 3 i manifestanti sono ricorsi a cure mediche.

Sindaca Raggi in piazza 
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, in mattinata è scesa in campo al fianco dei tassisti. Partecipazione anticipata con un tweet ("Basta riforme calate dall'alto. Stop emendamento Lanzillotta. Noi al fianco dei tassisti. Tra poco in piazza con loro"), poi precisa meglio le ragioni del sostegno del Campidoglio alla causa con una nota postata sul suo profilo Facebook, che riprende la lettera inviata ieri da Linda Meleo, assessore capitolino ai Trasporti, al ministro Graziano Delrio. "L'emendamento Lanzillotta-Cociancich al decreto milleproroghe- scrive- causerebbe effetti negativi sul 'trasporto pubblico non di linea' perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione degli Ncc, i noleggi con conducenti, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità''. 

La sindaca raggiunge quindi la piazza, parla con una delegazione di tassisti: "Noi siamo con voi, per noi il servizio di trasporto pubblico non di linea è fondamentale. E' il biglietto da visita della città, deve essere regolamentato in maniera chiara, può essere sicuramente migliorato però le riforme dall'alto sicuramente non ci piacciono e sicuramente complicano tutto il sistema".

 


Nel pomeriggio, tweet della Raggi


Tassisti milanesi riuniti in assemblea

Non mollano i tassisti milanesi anche oggi riuniti in assemblea, di fatto un blocco del servizio, nei principali parcheggi cittadini. "Aspettiamo l'esito dell'incontro al ministero - spiegano -. Noi non ci muoviamo". Ha fatto loro piacere che ieri, nel corteo che ha attraversato la città ci fossero "anche degli Ncc". "Sono padri di famiglia come noi - dicono -: non c'è alcuna incompatibilità se c'è il rispetto delle regole, fanno un lavoro diverso, non c'è concorrenza se si rispetta la legge".

Presidio anche a Genova
Un centinaio i tassisti genovesi che si sono radunati davanti alla Regione Liguria. Nel capoluogo ligure hanno deciso di tutelare i cittadini evitando blocchi al traffico, ma dando comunque un segnale con la presenza delle auto bianche nella piazza centrale delle città. Da Genova, intanto sono partite un centinaio di auto per partecipare alla manifestazione nazionale di Roma.

Protesta in centro a Torino, duecento autisti a Roma
Sono sempre fermi i taxi a Torino in attesa dell'incontro di oggi pomeriggio a Roma con il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Un nuovo presidio autorizzato è in corso in piazza Castello. Circa 200 autisti raggiungeranno Roma da Torino. Saranno tre i rappresentanti torinesi della categoria al tavolo nazionale.

Auto bianche ferme a Napoli
Secondo giorno di protesta a Napoli con taxi fermi in solidarietà con le rivendicazioni dei colleghi milanesi e romani. Ufficialmente i tassisti sono in assemblea, un modo per mascherare uno sciopero di fatto senza preavviso, nonostante i servizi Uber in città non siano presenti e la presenza delle vetture a noleggio con conducente non sia così massiccia come nella capitale. Solo per anziani, disabili e malati sarebbero a disposizione vetture pubbliche. Una delegazione di tassisti napoletani sarebbe anche a Roma per il sit in davanti al ministero dei Trasporti in attesa del vertice di oggi.

Nencini: norme obsolete, ok tutele ma più concorrenza
"Il tavolo di confronto serve proprio per discutere delle questioni di merito e cercare un punto di equilibrio, premesso che una regolamentazione risoluta del settore è indispensabile" dice il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini in un'intervista al Corriere della Sera, a proposito dell'incontro di questo pomeriggio con le associazioni dei tassisti e in vista del quale rinnova l'appello a interrompere la protesta. "Le norme che regolano il sistema - osserva - risalgono a una ventina di anni fa mentre nel frattempo è cambiato il mondo della mobilità. Adesso è indispensabile la riforma, senza penalizzare i tassisti che hanno fatto un investimento sulla loro professione e mettendo un argine forte all'abusivismo. Come ha detto il ministro Delrio, è una buona occasione per una riforma complessiva".

Nencini spiega che "il mercato in parte si è già aperto, ma in maniera distonica rispetto alle norme in vigore e questo dimostra che c'è bisogno di una nuova regolamentazione, che possa sì favorire la creazione di posti di lavoro, ma regolari e non abusivi".

Parlando del servizio auto Uber, sottolinea che "consentire al cittadino la migliore mobilità possibile al costo più basso è una opportunità, a patto che avvenga dentro un sistema regolamentato che offra garanzie sia agli utenti sia alle imprese".

Non solo tassisti, in piazza anche gli ambulanti: protestano contro la Bolkenstein
Ma non sono solo i tassisti a manifestare a Roma. Ci sono anche gli ambulanti. "Con l'emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali al Senato il settore del commercio ambulante è di nuovo precipitato nell'incertezza - spiegano in una nota -. Gli avviamenti aziendali, ad esempio, sono stati azzerati: un incubo per 196.000 imprese. Con questa politica sbagliata, il Governo ha fatto sì che l'Italia (e la Spagna, solo in parte) sia l'unico paese d'Europa ad aver incluso gli operatori del commercio su aree pubbliche nella direttiva. A chi dice che non possiamo non assoggettarci alla Bolkestein diciamo 'basta bugie'!" "Non accetteremo passivamente che ci venga sottratta la nostra attività, avviata e fatta crescere con tanti sacrifici - concludono gli ambulanti -. Le istituzioni sono ostaggio delle liti interne del primo partito di maggioranza: mentre il presidente del Pd Orfini lancia appelli per bloccare i bandi, il suo partito non lo ascolta. E mentre il Pd litiga, un'intera categoria commerciale viene precarizzata, lasciata nell'incertezza, indebolita fino all'annientamento".

Protesta ambulanti: "vertice al ministero, vogliamo risposte"
"Siamo in attesa di risposte dal Ministero dello Sviluppo Economico dove una nostra delegazione sta attualmente incontrando il ministro Calenda. Da qui non ce ne andiamo fino a quando non saranno accolte le nostre richieste". Lo annunciano alcuni rappresentanti degli ambulanti che stanno manifestando a piazza Montecitorio contro la direttiva europea Bolkenstein, in via di recepimento in Italia attraverso il Milleproroghe.

Gli ambulanti condannano violenza: al Pd non eravamo noi
"Condanniamo gli episodi di violenza che ci sono stati oggi". Lo affermano i rappresentanti degli ambulanti al termine dell'incontro con il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. "Si tratta di un'altra categoria che si è infiltrata nella protesta", denunciano. "Prendiamo le distanze da tali episodi. In particolare - affermano - vorremmo sottolineare che sotto la sede del Pd non erano gli ambulanti".