Esteri

Pakistan: attacco talebani fa strage di bambini in una scuola, 141 morti

L'attentato, rivendicato dalla sigla Ttp, è stato messo a segno in un istituto frequentato da figli di militari a Peshawar. Gli assalitori hanno tenuto in ostaggio per ore circa 500 studenti

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ISLAMABAD - Colpire i più piccoli, per vendicare il dolore con il dolore. È questa la folle idea che ha spinto i talebani della sigla Ttp (Tehreek-e-Taliban Pakistan) a scegliere come obiettivo dell'attacco di oggi a Peshawar, in Pakistan, una scuola pubblica frequentata da alunni tra 6 e 16 anni, figli di membri dell'esercito.

Il bilancio è di 141 vittime, di cui più di 130 studenti: "Abbiamo scelto con attenzione l'obiettivo da colpire con il nostro attentato. Il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore", ha detto il portavoce dei talebani pachistani, Mohammed Umar Khorasani, rivendicando l'attacco iniziato alle 10.30 locali (le 6.30 italiane).

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Sono più di 122 i feriti, di cui 80 in modo grave. L'attentato di Peshawar ''è solo un trailer'' e presto ci saranno altri attacchi, ha annunciato Khorasani.
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I terroristi, un nucleo di nove elementi, sono penetrati nell'edificio tenendo in ostaggio circa 500 tra studenti e insegnanti. L'esercito pakistano ha fatto sapere che tutti gli assalitori sono morti.

L'attacco è una crisi nazionale secondo il primo ministro pakistano Nawaz Sharif. Dopo l'attentato, sono state incrementate le misure di sicurezza nella capitale Islamabad e il governo della provincia di Khyber Pakhtunkhwa ha dichiarato tre giorni di lutto per gli studenti uccisi nell'azione.
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Crudeltà disumana
. Emergono dettagli raccapriccianti sulla strage. Secondo quanto raccontato da una fonte dell'esercito alla tv americana Nbc, i terroristi avrebbero dato fuco ad un insegnante e costretto i bambini a guardarlo mente moriva. "Sono entrati in classe e gli hanno gettato della benzina su tutto il corpo e gli hanno dato fuoco", avrebbe raccontato un testimone.

Azione di vendetta.
A scatenare l'attacco è stata la vendetta per l'operazione lanciata dall'esercito pakistano contro i miliziani nel Nord Waziristan e nella Khyber agency. ''I Ttp - ha detto Khorasani - hanno compiuto questo gesto estremo per vendetta. Colpiremo ogni istituzione collegata all'esercito fino a quando fermeranno le loro operazioni e gli omicidi extra giudiziari dei nostri detenuti. I nostri detenuti vengono uccisi e i loro corpi gettati per le strade - sostiene Khorasani - abbiamo detto ai nostri uomini di non colpire i bambini piccoli anche se sono figli di militari o di leader civili''.

L'operazione dell'esercito a cui il portavoce dei Talebani fa riferimento è quella denominata 'Zarb-e-Azb' e lanciata il 15 giugno dalle forze della sicurezza pakistana contro i Talebani e i miliziani della rete Haqqani nel Nord Waziristan a seguito di un attacco all'aeroporto di Karachi. L'offensiva ha costretto oltre 800mila civili ad abbandonare le proprie case, mentre l'esercito ritiene di aver liberato il 90% della regione tribale dai militanti.

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La testimonianza di un padre: "Non so dov'è uno dei miei figli".
Ore di angoscia per le famiglie degli studenti: "I miei figli erano qui quando i talebani hanno colpito. Ho ricevuto una telefonata che ci avvisava di quello che era successo. Sono corso qui. Uno dei miei figli è uscito sano e salvo, dell'altro nono ho informazioni, i miei parenti stanno controllando se per caso non l'abbiamo portato in qualche ospedale. Ma finora non lo abbiamo trovato, né vivo né morto", ha raccontato Ejaz Mohammad, padre di due bambini che si trovavano nella scuola attaccata dai talebani.

Nobel
Kailash Satyarthi e Malala Yousafzai: "Atto atroce". "Il governo pakistano deve prendere tutte le misure necessarie per proteggere i bambini e le scuole dalla violenza", ha detto l'attivista indiano Kailash Satyarthi, premio Nobel per la pace 2014 insieme alla pakistana Malala Yousafzai. "Il mio cuore sanguina per le famiglie in lutto - ha aggiunto l'attivista in un altro tweet -. È uno dei giorni più bui della storia dell'umanità. Quelli che sono stati uccisi oggi - ha scritto ancora Satyarthi - sono tutti nostri figli. Le mie preghiere e le mie condoglianze alle loro famiglie".

Satyarthi si e' offerto come merce di scambio ai talebani, che potrebbero ancora tenere in ostaggio qualcuno all'interno della scuola: ''Vi imploro, prendete me e lasciate i bambini'', ha detto all'emittente Ndtv.
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Di attacco "atroce e codardo" parla anche Malala: "Ho il cuore infranto davanti a questo atto di terrore senza senso e a sangue freddo che si sta svolgendo sotto i nostri occhi a Peshawar", ha detto l'attivista. Anche lei, nell'ottobre del 2012, ha rischiato di morire proprio per mano dei Ttp. "Sono in lutto per questi miei fratelli e sorelle, ma non ci sconfiggeranno mai".
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Le reazioni.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha condannato con forza l'attacco: ''Contro i bambini indifesi che
studiano - ha detto - è stato condotto un attacco orrendo e codardo''. Molti leader europei, come il premier italiano Matteo Renzi, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, il premier britannico David Cameron e il presidente francese François Hollande hanno commentato su Twitter.
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Dura la condanna anche degli Usa nei confronti degli "attacchi insensati e inumani contro studenti innocenti e i loro insegnanti". "Gli Stati Uniti condannano nei termini più duri il terrificante attacco in Pakistan: puntando studenti e insegnanti in questo atroce attacco, i terroristi hanno mostrato ancora una volta la loro depravazione", ha affermato il presidente americano, Barack Obama.

Sul 'vile atto di terrorismo' si è espresso anche il presidente della Repubblica federale tedesca, Joachim Gauck, in un telegramma di condoglianze inviato al presidente pakistano Mammoon Hussain:  ''Con grande sgomento ho appreso dell'inconcepibile, atroce, attentato alla scuola di Peshawar, che ha provocato così tante vittime, soprattutto bambini'', si legge nel testo. A Gauck fa eco la cancelliera tedesca Angela Merkel, "profondamente sconvolta": "Stia sicuro che la Germania è al fianco del Pakistan nella lotta al pericolo del terrorismo", ha scritto in un telegramma a Hussain.
 
Significativo il fatto che anche i talebani afghani abbiano condannato l'attentato. L'hanno definito un atto "contro l'Islam".

Deputato sfugge ad attentato. Oggi c'è stato anche un altro attentato: un'esplosione, stando a quanto riferito dall'emittente locale Geo Tv, è avvenuta al passaggio di un veicolo con a bordo un deputato. Il parlamentare è Amir Muqam e non è rimasto ferito, mentre è rimasta ferita una sua guardia del corpo, insieme ad altre persone.