MALTEMPO
Giorni della merla, arriva la neve
gelo e allerta precipitazioni
Le previsioni dovrebbero coincidere con la tradizione. E a Venezia torna l’acqua alta
VENEZIA Per tradizione, questo è il periodo più gelido dell’anno. Ma non solo: leggenda vuole che se i giorni della merla sono freddi, allora ci attende una primavera radiosa; se invece sono più caldi del solito, la bella stagione arriverà in ritardo. Ecco, occorre partire dalle ancestrali conoscenze popolari per raccontare questo pazzo meteo, che, dopo avere rotto tutte le regole possibili (dall’anno più piovoso di sempre, il 2014, agli anticipi di primavera dei primi di gennaio), per una volta sembra rispettare la tradizione. L’annuncio arriva da Daniele Parolin, de Ilmeteo. it. «Tra giovedì e venerdì è prevista neve in pianura, forse mischiata a pioggia: ci sarà un drastico calo nelle temperature». Tradotto nella fiaba, per una volta il gelo arriverà quando la leggenda vuole, nei giorni della merla, gli ultimi tre di gennaio.
«Anche se va pur detto che aveva fatto lo stesso freddo il 27 dicembre – puntualizza il professionista delle previsioni – e che l’aria artica che arriverà è meno fredda di quella siberiana». Mettendo da parte la leggenda e tirando fuori dal cassetto termometri e dati statistici, ecco la conferma. Secondo l’Arpav (Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto) le minime sono leggermente al di sotto della media stagionale, con Arabba che segna un -11, Santo Stefano di Cadore -10, Falcade -10, Sappada -9 e Asiago -7. Nei capoluoghi di provincia si sono toccati i -6 gradi a Belluno, -4 a Treviso, -4 a Rovigo, -4 a Padova, -2 a Vicenza, -1 a Venezia e zero gradi a Verona. Dal centro meteorologico regionale di Teolo, spiegano i motivi del gelo e della neve. «Saremo investiti da un’ampia perturbazione che arriva dalle isole Britanniche e dall’Europa settentrionale», dicono dall’ufficio meteo, annunciando precipitazioni modeste o quasi assenti per oggi, «ma con possibilità di neve nella pianura settentrionale più interna». Venerdì, invece, precipitazioni in aumento. Tanto che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione ha emesso lo «Stato di attenzione per nevicate» su tutto il territorio regionale, a partire dalle 20.00 di giovedì fino alle 20 di venerdì. Il bollettino segnala che il clima particolarmente rigido, anche dopo l’eventuale evento nevoso, favorirà la formazione e la persistenza di ghiaccio. Viene perciò raccomandato agli enti gestori delle infrastrutture stradali e ferroviarie di assumere ogni iniziativa atta a garantire la funzionalità e la sicurezza della viabilità.
Poi dal weekend il cielo dovrebbe rasserenarsi. E questo causerà un ulteriore abbassamento delle temperature minime che, col cielo limpido, scendono di più che non con le nuvole. Quanto alle previsioni per la prossima settimana, ecco il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara: «Ci dovremo confrontare con una frequente instabilità, a causa del vasto vortice freddo che continuerà a insistere sull’Europa centro-settentrionale». In tema di fenomeni naturali, mercoledì pomeriggio introno alle 15,30 due fortissimi boati hanno fatto temere che un terremoto avesse colpito l’area più a ovest della regione. I boati, infatti, hanno fatto sobbalzare molti abitanti delle province di Verona e Rovigo, che hanno intasato i centralini dei vigili del fuoco per ottenere informazioni. Alla fine, la spiegazione è arrivata: due Eurofighter dell’Aeronautica Militare hanno superato la barriera del suono nei cieli dell’Emilia, provocando un fortissimo «bang» nonostante volassero a 13 mila metri di altezza.
E a Venezia prevista per venerdì una punta massima di marea di 110-115 cm, marea che potrebbe ripetersi anche nei prossimi giorni.
