Gasparri e l'imbarazzo di commentare il tweet su Fedeziana

Francamente, sono un po’ in imbarazzo. Nel senso che vorrei scrivere un commento sullo scambio di tweet tra Maurizio Gasparri - Vicepresidente del Senato della Repubblica - e Fedeziana - giovane fan del rapper Fedez - ma non so da dove cominciare. Sono un...

Francamente, sono un po’ in imbarazzo. Nel senso che vorrei scrivere un commento sullo scambio di tweet tra Maurizio Gasparri - Vicepresidente del Senato della Repubblica - e Fedeziana - giovane fan del rapper Fedez - ma non so da dove cominciare.

Sono un po’ in imbarazzo perché, se a tutti è capitato, in adolescenza, di essere fan sfegatati di un gruppo rock, metal o pop, a pochi è poi capitato di diventare Vicepresidenti del Senato della Repubblica. Così, mi è difficile fare della Par Condicio e immedesimarmi prima in un’adolescente e poi in Gasparri, per cercare di dare una lettura a quello scambio di tweet.

Prendere le parti di Fedeziana mi è semplice. Quando io ascoltavo i Queen, infatti, avevo dodici anni e sognavo che avrei sposato Brian May. Come Fedeziana, quindi, se mi fosse capitato di sentire il mio chitarrista preferito accusato pubblicamente, è probabile che avrei chiamato in lacrime le trasmissioni radiofoniche, avrei scritto lettere, avrei pubblicato stralci offesi e piagnucolosi sulle fanzine e sul giornalino scolastico. Avevo dodici anni, e twitter non c’era. Prima di me, altre dodicenni avrebbero fatto la stessa identica cosa per Simon Le Bon. E, qualche anno dopo, altre adolescenti si sarebbero stracciate le vesti per Robbie Williams o per Justin Bieber. Così funziona il mondo, così funziona l’adolescenza.

Purtroppo o per fortuna, invece, non sono mai stata Vice Presidente del Senato, né conosco nessuno che lo sia stato. Peccato, perché mi piacerebbe telefonare a qualcuno dei Senatori che hanno preceduto Gasparri in questo ruolo per chiedergli se rispondere ripetutamente e violentemente su twitter rientra nelle priorità del ruolo. Non solo. Chiederei, ad esempio, se proprio come in adolescenza vengono i brufoli e cambia la voce, quando si diventa Vicepresidenti del Senato, all’improvviso, diventa automatico insultare i cittadini dai quali si è stati eletti. È fisiologico, chiederei, accusare in 120 caratteri una ragazza adolescente, dandole contemporaneamente della drogata, della cicciona e della sfigata?(Il tweet in questione dice, testualmente, “meno droga, più dieta. Messa male”).

Lo chiederei perché l’unica spiegazione che posso darmi è che gli ormoni di un Vicepresidente del Senato subiscano improvvise variazioni, così come quelle di un adolescente, abbassando senza controllo i limiti della decenza, del rispetto, dell’insulto. Se così non fosse, infatti, ci troveremmo davanti ad una delle maggiori cariche dello Stato che, senza alcuna ragione, passa il proprio tempo ad offendere su twitter la giovane fan di un cantante rap (e molti altri prima di lei). Dai, non è possibile.

È ovvio che ci debba essere di mezzo un problema ormonale. Quando si passa dall’infanzia all'età adulta, si vive per anni in un mondo in costante evoluzione, in cui gli ormoni giocano un ruolo fondamentale. Immagino quindi che Fedeziana, così come avevo fatto io a mio tempo per Brian May, passi ore a fantasticare su Fedez, ad imparare a memoria le sue canzoni, a scriverne brani sul diario. Inoltre mi sembra verosimile che parte del suo tempo, Fedeziana, lo utilizzi per scambiarsi opinioni, a volte accese, con tutti quelli che le diranno che Fedez fa schifo ed è uno sfigato. Del resto, è così che va l’adolescenza: ci sono quelli per i Take That e quelli per gli East 17; quelli per i Duran Duran e quelli per gli Spandau Ballet; quelli per il metal e quelli per l’hip hop. Ci si scontra, si litiga. E poi si cresce.

Dal Vicepresidente del Senato, invece, mi aspetto altro. Mi aspetto che lavori, che rappresenti questo paese, che proponga e discuta leggi, che utilizzi il suo tempo in Commissione o in Parlamento, che intessa relazioni commerciali, che difenda i diritti dei suoi cittadini. E, soprattutto, mi aspetto che non scriva, nero su bianco, tre insulti in soli 160 caratteri, indirizzandoli ad un’adolescente. Sono e resto fermamente convinta che un politico abbia il dovere di essere migliore dei cittadini che rappresenta.Non uguale e non peggiore. Più preparato, più attento, più competente, più adeguato. Migliore.

Credo quindi che il tweet di Maurizio Gasparri, non sia offensivo solo per il peso di quelle parole, ma anche o soprattutto per il suo valore simbolico. Ci si può comportare allo stesso modo, dall’ultimo banco di una scuola media o dal Senato della Repubblica?Si può restare superficiali, arroganti, allusivi, violenti, razzisti – come molti adolescenti sono – e diventare comunque uno dei maggiori rappresentanti di questo paese?

Io non vorrei che Maurizio Gasparri chiedesse scusa a Fedeziana, dimostrando anche in quell’occasione di comportarsi come a scuola. Vorrei invece che intorno a Fedeziana si alzasse un muro di protezione che le garantisse il diritto di poter essere adolescente, e comportarsi come tale, senza il rischio di venir insultata per questo da qualcuno che ha il triplo dei suoi anni. E vorrei che Fedeziana potesse crescere in un Paese in cui gli adolescenti fanno gli adolescenti, gli adulti fanno gli adulti, e i rappresentanti istituzionali fanno i rappresentanti istituzionali. Altrimenti, se un Vice Presidente del Senato può davvero comportarsi come un quindicenne senza subire alcun impatto sulla propria carriera, chiedo formalmente che la prossima manovra economica possa essere votata da un gruppo di adolescenti. Magari - per restare al passo con i tempi - quelli iscritti al fan club di David Guetta.