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Il prefetto di Gorizia: «Questi non sono profughi, ma soltanto furbi»

Dura analisi di Zappalorto sull’invasione afghana: «Il capoluogo isontino ormai è la Lampedusa del Nord. Arrivano dai Paesi dell’Ue chiedendo asilo politico senza titolo»

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GORIZIA. «Questi non sono profughi, sono semplicemente furbi. E la commissione territoriale per richiedenti protezione internazionale dovrebbe capire una volta per tutte il gioco che stanno facendo. Eviterebbe anche di far spendere un sacco di soldi allo Stato italiano». Parole del prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, sotto pressione - per usare un eufemismo - dall’emergenza profughi afghani che attanaglia il capoluogo.

«Almeno il cinquanta per cento di questa gente non ha diritto ad essere definita profugo - dichiara il prefetto Zappalorto- . Si tratta di stranieri che provengono da altri Paesi dell’Unione europea che non hanno diritto a nessun tipo di assistenza. Sono dotati di carte di credito che la maggior parte della gente se le sogna, si spostano in aereo, atterrano a Venezia e poi vengono a Gorizia a mettersi in fila per il rilascio dell’asilo politico».

Vittorio Zappalorto, prefetto di Gorizia 

Posizione netta quella di Zappalorto: «Ho chiesto loro perché vengono tutti a Gorizia. Mi hanno risposto perché ormai in tutta Europa si sa che Gorizia è una città ospitale. Non hanno diritto ad essere identificati né come profughi né come rifugiati. Sono già da anni lontani dal loro Paese e non stanno fuggendo da nessuna guerra. La commissione sta facendo il loro gioco con procedure e accertamenti lenti e inconcludenti. Intanto è la prefettura a dover sobbarcarsi l’onere della gestione dell’emergenza».

Secondo le ultime stime a Gorizia si trovano non meno di 250 afghani, che a questo punto siamo autorizzati a non chiamare profughi anche nel rispetto dei veri profughi. Va ribadito quanto affermato da Zappalorto: è la Prefettura l’unico e solo ente che ha titolo per occuparsi dell’emergenza.

Ancora le parole pronunciate dal prefetto: «Gorizia è ormai la Lampedusa del Nord, solo che quando arrivano i barconi laggiù tutti ne parlano, mentre su quanto accade qui non c’è analoga attenzione. È il governo centrale che deve accollarsi la gestione del caso-Gorizia, noi non reggeremo a lungo. Possiamo riempire capannoni, conventi e alberghi quanto vogliamo ma il problema deve essere risolto a livello centrale. E a chi tanto disquisisce sulla gestione degli afghani ricordo che l’unico responsabile della loro situazione è il Prefetto».

E ancora «È accettabile una simile condizione? - la domanda a Zappalorto - No, qui bisogna organizzare con urgenza almeno un coordinamento regionale sulla situazione di Gorizia, ma penso che la situazione migliore sia un intervento diretto del Governo di Roma. Mi rendo conto che le mie dichiarazioni potranno sembrare oltremodo forti, ma credetemi che siamo vicini al punto di non ritorno».

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