L’INUTILITA’ DEL NON VOTO


Ormai siamo sotto una dittatura di regime massonico-mafio-piduista che tiene il parlamento bloccato ai decreti legge, con richiesta di fiducia nei casi più disperati, da parte del governo. Matteo Renzi è consapevole non soltanto del suo calo di popolarità ma anche dell’odio che si sta diffondendo in tutt’Italia nei suoi confronti e in quelli del suo governo e del suo partito, ma per restare in sella conta soprattutto sulla divisione ideologica degli italiani e su quella delle categorie dei lavoratori, per cui, ad esempio, i metalmeccanici, gli addetti ai call center, i disoccupati, gli insegnanti… e via dicendo, pur essendo ugualmente tartassati dalle azioni di questo governo, non si sentono però in dovere di unirsi tutti assieme in un unico sciopero ad oltranza che blocchi l’intero paese, costringendo così Matteo Renzi a rivedere radicalmente i decreti già emanati, se non addirittura a dimettersi. Lamentarsi dopo le elezioni non serve a niente quando, pur avendone avuto la possibilità, non si è andati a votare, perchè il punto è questo: o un governo cade perchè gli elettori decidono di votare in massa per l’opposizione, oppure cade perchè viene costretto a dimettersi se la maggioranza dei cittadini decide di bloccare tutte le attività della nazione ad oltranza, quando non sceglie addirittura di deporlo direttamente con la forza. Non vedo altre alternative a queste tre possibili soluzioni perchè non ce ne sono, e ribadisco che il massiccio non voto unito alla passività o a sporadiche proteste di piazza, come accade spesso in Italia, non ha mai portato nè porterà mai a nessun cambiamento, ma soltanto ad un nulla di fatto. Noi aspettiamo sempre che siano gli altri popoli a ribellarsi e a fare quello che a parole vorremo fare pure noi ma che, al lato pratico, poi non abbiamo nè il coraggio nè la voglia di mettere in atto.

storia-della-loggia-massonica-p2-la-lista-del-L-TUtDwq-tile

Lascia un commento