Cotta, stanca, sfinita, ma consapevole di aver dato tutto. La Madel esce sconfitta dal “PalaGira” con l’onore delle armi, accarezzando per una settimana intera il sogno della Finale, al termine

di una stagione spettacolare dove la serie con Lugo sarebbe stata davvero la ciliegina sulla torta. Nulla di tutto questo: alla lunga, Ozzano si è rivelata più completa, più in forma e, semplicemente, più forte, trascinata da un clamoroso Donato Cutolo (22, 10/15 da 2 e 9 rimbalzi), e bravissima a mettere una pezza ogni qual volta i biancoblu cercassero di rimettersi in corsa. Dopo la sparatoria di gara2, la Salus non è riuscita a ribaltare l’inerzia delle semifinali. Gli ultimi a mollare sono stati Percan, Amoni e Parma, autori di 51 punti sui 67 complessivi: troppo poco per fare un secondo scalpo, ma quanto basta per archiviare un’annata fra gli applausi, scroscianti, dei propri sostenitori.

Il primo canestro del match è di Trentin, che sembra continuare sul copione di gara 2: è un fuoco di paglia, perché i Flying Balls replicano con un break di 10-0 che vuole già indirizzare il match (10-2, 4’). L’uscita dal campo di Agusto  risveglia gli ospiti, ma Morara e Gianasi s’iscrivono a referto subito prima della sirena del quarto, che Ozzano conduce senza particolari patemi (18-10, 10’). Parma Benfenati, uscito dalla panchina, batte qualche colpo per i suoi, tuttavia i locali non si scompongono: altro parziale di 8-0, chiuso da una bimane in campo aperto di Cutolo, e Ozzano vola a +12 (28-16, 16’). Sono 5 punti filati di Percan a riportare sotto la Madel, anche se i padroni di casa, nonostante le brutte percentuali dall’arco, trovano il massimo vantaggio con una conclusione pesante di Folli, che manda le squadre all’intervallo sul 41-28.

Alla ripresa, le “Palle Volanti” devono fare i conti con la situazione falli: Cutolo, Morara e Gianasi si ritrovano con 3 penalità ciascuno, a cui si aggiungerà il 4° personale di Agusto. La Madel ne approfitta solo in parte, perché l’under Masré è letale dalla lunga distanza (15 punti e 5 bombe per lui), così come il play Guazzaloca: la forbice si allarga sino al +18 (65-47, 30’), ma il cuore Salus non cessa di battere. Contro-break di 11-3 all’inizio del periodo decisivo, chiuso da una bomba di Amoni: i bolognesi sono ancora lì, al 32’, sul 68-58. E’ il canto del cigno. Masré e Gianasi continuano a martoriare la zona avversaria, la seconda schiacciata in back-door di Cutolo è il canestro della staffa, che pone i titoli di coda (77-62, 37’). Gli ultimi minuti non hanno più nulla da raccontare. Ozzano vince con pieno merito, 81-67.

Le lacrime di giocatori e staff a fine partita sono la massima espressione della passione per uno sport. E’ stata un’annata splendida, vissuta da un gruppo speciale di persone vere, dentro e fuori dal campo. Dispiace che sia finita così, non solo per il risultato finale, ma per tutte le emozioni che, dalla rimonta di Fiorenzuola ad oggi, ci sono state. Sperando di rivivere altre cento stagioni così.

Sipario, Salus.

C Gold: Ozzano – Madel 81-67

(18-10; 41-28; 65-47)

Flying Balls Ozzano: Montanari, Masrè 15, Morara 4, Folli 7, Magagnoli, Lalanne 3, Betti, Guazzaloca 6, Martini, Cutolo 22, Gianasi 16, Agusto 8. All. Grandi.

MADEL: Savio 3, Fimiani, Amoni 16, Nucci 7, Percan 21, Granata, Zanoni ne, Lugli, Parma Benfenati 16, Trentin 4. All. Giuliani.

 

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