Restaurate le carte geografiche della Galleria che porta alla Sistina

Restaurate le carte geografiche della Galleria che porta alla Sistina
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 09:17
Città del Vaticano - Dopo un restauro durato quattro anni che ha coinvolto una ventina di professionisti diretti dai restauratori vaticani, la celebre Galleria delle Carte Geografiche, il corridoio che conduce alla Cappella Sistina, attraversato ogni anno da sei milioni di visitatori, rinasce a nuova vita.

Correva l’anno 1581, quando la Galleria delle Carte Geografiche venne inaugurata nel Palazzo Apostolico. Quaranta tavole geografiche dislocate lungo le pareti. Raffigurano le regioni d’Italia con le isole maggiori (Sicilia, Sardegna, Corsica) e quelle minori (Tremiti, Elba, ma anche Malta e Corfù). Ci sono le quattro maggiori città portuali (Genova e Venezia, Civitavecchia e Ancona) situate nella parete d’ingresso insieme alla riproduzione cartografica delle due Italie: quella antica e quella moderna. Fu il pontefice di allora, Gregorio XIII, a volerle realizzare e per farlo chiamò a Roma il matematico, geografo e cosmografo domenicano Ignazio Danti, insieme al fiammingo Van Ortel considerato lo scienziato più bravo e più celebre in Europa nella teoria e nella pratica della restituzione cartografica. Fu Ignazio Danti a progettare le quaranta carte geografiche ad affresco, messe in figura da un team di pittori guidati da Girolamo Muziano con Cesare Nebbia e i due fratelli paesisti Paul e Mathias Bril fra gli altri. In tutto centoventi metri lineari, tanto misurano le pareti della Galleria.

 
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