La vendetta di Giulia Innocenzi: "Metto in rete chi mi insulta"

La giornalista riminese si ribella agli attacchi su Fb

Giulia Innocenzi

Giulia Innocenzi

Rimini, 23 agosto 2015 - Alle critiche ci è abituata. Agli insulti anche. «Sono un personaggio pubblico, so che fa parte del gioco». Ma con Giulia Innocenzi ci vanno giù molto più pesante. Offese, molestie, minacce, lanciate dalla tastiera di un pc o di uno smartphone. E la giornalista riminese, da anni spalla di Michele Santoro nei suoi programmi e conduttrice di Announo, ha deciso di dire basta dopo l’ultima valanga di improperi arrivata via Facebook. L’altro ieri ha pubblicato i messaggi mandati da uno dei suoi molestatori seriali commentandoli così: «Esseri del genere non meritano una risposta, al massimo una denuncia alla polizia postale. Che però richiede tempo... Quindi ho deciso che chiunque mi molesterà con messaggi di tal portata verrà da me pubblicato. Così voglio vedere se avete il coraggio di ripetere queste cose in pubblico. Siete dei repressi, tristi e vigliacchi. E avete dei problemi col genere femminile». Detto e fatto. E la pubblicazione degli insulti ha subito scatenato centinaia di commenti.

Ma sono così tanti quelli che la molestano?

«Purtroppo sì. Non li ho mai contati, ma parliamo di parecchie persone... Si va dagli insulti più beceri agli attacchi personali. Alcuni si sono dimostrati dei veri maniaci sessuali, e quando ho fatto capire che non avevo intenzione di dare loro corda hanno cominciato e tormentarmi e perseguitarmi. Ma c’è chi arrivato perfino a minacciarmi».

Minacce sempre virtuali?

«Sì, attraverso i social network. Ma molto circostanziate. Uno mi aveva giurato che sarebbe venuto a ‘prendermi’ in una città dove avevo una presentazione».

Ha fatto saltare la serata?

«No, alla fine sono andata lo stesso. Ma prima ho avvisato le forze dell’ordine. Questo non era il solito molestatore, era molto aggressivo».

Quante volte ha fatto denuncia contro chi la perseguitava o minacciava?

«Un paio. Ma le denunce purtroppo servono a poco. Ho imparato a tenere ‘monitorati’ quelli più paranoici, più pesanti. Se vanno oltre un certo limite, allora li segnalo alla polizia postale».

Come si spiega la valanga di offese, insulti, minacce che le arrivano sui social metwork?

«Sono un volto televisivo, non posso piacere a tutti. Ma c’è un limite. Tu puoi criticarmi, attaccarmi, ma se scendi a certi livelli vuol dire che hai problemi seri. E ti devi vergognare».

Per questo ha deciso di pubblicare le offese che le arrivano attraverso la Rete?

«Esattamente. Non servirà a molto, ma magari qualcuno se la smetterà di comportarsi in quel modo».