Milano

Strage di Piazza della Loggia, indagato da anni viene riconosciuto nelle foto

Si rafforza la matrice neofascista: all'epoca aveva 16 anni ed era legato a Ordine Nuovo, ora è un uomo di 58 anni che vive in Svizzera. Il procuratore del tribunale dei minorenni: "Motivati ad andare avanti e non archiviare"

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Si rafforza la matrice neofascista della sulla strage di Piazza della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974 secondo un nuovo accertamento fotografico. Dall'incidente probatorio effettuato su alcune delle fotografie dell'epoca è stato riconosciuto tra i presenti in piazza quella mattina il veneto Marco Toffaloni, all'epoca 16enne e ritenuto legato a Ordine Nuovo, indagato da anni dalla Procura dei minori per concorso in strage. È quanto emerso dalla relazione dei periti resa nota durante l'udienza che si è tenuta questa mattina in tribunale dei minori a Brescia.

"Quello emerso oggi è un elemento che sicuramente conforta la tesi dell'accusa - ha detto il procuratore dei minori di Brescia Emma Avezzù - se ci saranno altri elementi come noi pensiamo, saremo motivati ad andare avanti e non archiviare".
Le fotografie della mattina dell'esplosione della bomba sono state comparate con alcune immagini sequestrate nei mesi scorsi nell'abitazione dei genitori di Toffaloni, veronese di nascita, oggi 59enne. L'uomo vive in Svizzera dove lo scorso anno il procuratore Avezzù avrebbe voluto interrogarlo per rogatoria, ma Toffaloni non si presentò. Fu il collaboratore di giustizia Giampaolo Stimaniglio a riferire agli inquirenti che la mattina del 28 maggio 1974 Toffaloni era presente a Brescia.

La Seconda Corte d'assise d'appello di Milano ha condannato all'ergastolo nel luglio del 2015 l'ex ispettore veneto di Ordine Nuovo Carlo Maria Maggi e l'ex fonte 'Tritone' dei servizi segreti Maurizio Tramonte. "Che la giustizia completi il suo corso", aveva auspicato nel giorno dell'anniversario il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.