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In pensione da precaria a paga base: il Giudice del Lavoro obbliga il MIUR a pagarle gli scatti di una carriera

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E’ andata in pensione da precaria, lavorando come insegnante dal 1968 al 2011, percependo cioè sempre stipendio base, non essendo riconosciuti ai docenti a tempo determinato gli scatti relativi all’anzianità professionale.

Per questo ha presentato ricorso e lo ha vinto: il Giudice del lavoro di Roma ha accolto la tesi del legale dell’ANIEF e ha riconosciuto che “il fondamento degli scatti di anzianità va principalmente ravvisato nel miglior apporto lavorativo che deriva dall’esperienza del lavoratore: e tale circostanza ricorre anche nel caso del lavoratore a tempo determinato assunto in forza di reiterati contratti”.inglese

La docente precaria ormai in pensione ha diritto alla “medesima progressione stipendiale spettante ai docenti di ruolo” ha condannato il ministero dell’Istruzione a “corrisponderle le differenze retributive così dovute, oltre interessi legali dal dì del dovuto fino al saldo”, con condanna anche al pagamento delle spese di giudizio.

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