Milano, 2 ottobre 2015 - 11:04

Droga gratis sul treno per invogliare
i ragazzini: arrestati 8 spacciatori

I pusher salivano sul «Besanino», usato dagli studenti, e offrivano minidosi. Chi ne voleva ancora poteva comprarla o barattarla con prestazioni sessuali o oggetti rubati

di Paolo Marelli

Studenti alla stazione di Lecco (Cardini) Studenti alla stazione di Lecco (Cardini)
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«Provala, è gratis». I pusher salivano la mattina sul treno «Besanino» (lungo la linea ferroviaria Lecco-Molteno-Monza-Milano), quello degli studenti brianzoli, e offrivano ai ragazzini minidosi di hashish, eroina e cocaina. Poi davano loro il numero di cellulare: «Se ne vuoi ancora...». E se i ragazzi non avevano contanti, nessun problema: potevano portare qualche oggetto rubato nei negozi, in particolare alcolici. Per le ragazze, poi, era ancora più facile «mettersi d’accordo» con lo spacciatore. La squadra mobile di Lecco, dopo una lunga indagine, ha sgominato una rete di spaccio i cui tentacoli si allungavano dai treni alle stazioni della Brianza, ma anche nei boschi che sovrastano il comune di Civate, alle porte di Lecco. Otto gli arresti. In manette marocchini, albanesi e italiani, una banda che aveva messo in piedi un complesso e articolato sistema di vendita di droga.

Il metodo

I pusher avvicinavano i ragazzi, soprattutto studenti pendolari, sul treno «Besanino», offrendo loro sostanza stupefacente a bordo del convoglio o nelle stazioni (Lecco, Valmadrera, Civate, Galbiate, Oggiono, Costa Masnaga, Molteno, Cassago Brianza, Renate e Befana Brianza) facendo spesso provare a titolo gratuito piccolissime dosi di sostanza, fornendo poi l’utenza telefonica al fine di concordare gli acquisti futuri. «Molti dei clienti - ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Marco Cadeddu - risultano essere minorenni». Alcune ragazze, sprovviste di denaro contante, offrivano prestazioni sessuali per avere in cambio quantitativi di sostanza stupefacente. Altri clienti si sono resi responsabili di diversi furti ai danni di esercizi commerciali, ove asportavano merce varia da utilizzare quale strumento di «baratto» in cambio della droga.

In manette

Stando a quanto ricostruito dalle indagini della Polizia, in manette è finito il presunto capo della banda di spacciatori, l’albanese Francesk Mecaj, 28 anni, che gli inquirenti descrivono come «un personaggio pericoloso», perché si aggirava armato di un bastone con il quale minacciava i clienti «infedeli», se scoperti a comprare da altri spacciatori. Arrestati anche Khalid Kaabal, 20 anni, detto «El diablo» e suo fratello Rachjd Kaabal, 30 anni. E ancora: Icham Touzara, 27 anni, Karim Belhadj, 28 anni, Natale Iraci e Davide Cusato, entrambi 38 anni della provincia di Milano, e William Barone, 30 anni, di Cassago (Lecco).

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