L'Aldilà non è la salvezza - Solo nell'Oltre consiste la vera redenzione

Da LogicaUnitaria.

Il mito di una seconda vita in un Aldilà come meta definitiva di questa prima vita in questo Aldiquà

Per chi si appaga che dopo la morte c'è comunque un Aldilà dove salvare le penne ricordiamo che il fatto di essere ancora caricati di energia per via della negaentropia dovuta all'attività simbolica esercitata grazie alla funzione simbolica detta anche attività riflessiva, non permette di poter vivere di rendita all'infinito: l'energia pensante infatti che abbiamo prodotto o meglio liberato dalla sua massificazione materiale o immateriale si consuma se non la si reinveste di nuovo in nuova attività riflessiva un po' come gli utili di certe società per azioni che possono essere reinvestiti nell'attività produttiva oppure scialacquati in beni di puro consumo dagli azionisti.

Entropia e negaentropia: this is the question

Per rendere il discorso più intelligibile a chi ha difficoltà a decifrare questo linguaggio o terminologia diciamo ancora che anche se tu sei ricco ed hai un grosso conto in banca non è detto che tu sia sempre ricco per sempre, potresti ritrovarti sul lastrico in men che non si dica per cui traducendo il discorso diciamo ancora che se muori e con il secondo corpo vai nell'Aldilà, quando muore anche il secondo corpo non è detto che ti reincarni una terza volta e una quarta: potrebbe succederti solo se non hai consumato tutte le energie ossia se sei ancora una forma negaentropica altrimenti l'entropia ti annulla e questa volta definitivamente. In questo senso hanno veramente ragione i nichilisti che sostengono che è una pia illusione credere che la vita possa continuare anche dopo la morte fisica. Hanno ragione da vendere infatti se tu al termine della tua esistenza terrena ti ritrovi senza più energia pensante per continuare a pensare la tua esistenza termina lì.

La questione energetica: this is the question, che è la stessa cosa che dire "Essere o non essere: questo è il problema". E questo vale sia per i terrestri ma anche per coloro che riescono comunque a sopravvivere alla vita terrena più o meno vicino o lontano dalle "bagatelle della Terra" il che significa che nelle "Tante dimore del Padre" come chiama Giovanni Evangelista i tanti pianeti dell'universo abitati da terrestri o extraterrestri da più o meno umani, più o meno umanoidi.


Non ci si può sottrarre al lavoro evolutivo neanche da defunti o ex-terrestri (extraterrestri?)

Insomma siccome la vera natura della natura è proprio l'evoluzione, se ad un certo momento del tuo percorso sia sulla terra che nell'Aldilà il tuo impegno nel processo evolutivo universale che tutti ci vede inpegnati come i cittadini di una nazione viene meno, potresti esperimentare quella che nei vangeli viene chiamata "morte seconda" quale morte senza ritorno o vera morte.

Tutti i corpi dell'Aldilà sono sempre il secondo corpo che reincarnandosi sempre nell'Aldilà una seconda e una terza volta è sempre più "sottile" o "astrale" cioè si demassifica lentamente sempre più e si carica di energia poichè il processo di demassificazione libera l'energia oggettivatasi nella massa materiale ma anche nella massa immateriale ovvero i "pensati", i contenuti del pensiero. Massa e contenuti del pensiero che poi sono ciò che fa lo spazio e il tempo. Solo nel momento in cui si trapassa dall'Aldilà all'Oltre si può dire veramente di "averla scampata" per sempre.


L'apocalisse è una rivelazione redentiva, un sapere redentivo infine conquistato

Una volta trapassati nell'Oltre infatti il Pensiero non si proietta più fuori di sè in un oggetto o come dice il medico-psicoanalista e biologa Silvia Montefoschi:

"Il soggetto per esserci non avrà più bisogno di declinarsi necessariamente in un oggetto".

Solo allora come dice Giovanni Evangelista nell'Apocalisse:

"Le cose di prima saranno passate e non ci sarà più nè lutto, nè dolore nè fatica".

Anche se il teologo ed evangelista Giovanni duemila anni riflettendo insieme alla psicoanalista Silvia Montefoschi ha corretto il tiro e ha precisato nella nuova apocalisse:

"E le cose di prima non sono mai state"

Che a dire il vero è molto diverso da "sono passate".

E in effetti se fossero solo passate ci sarebbe ancora la memoria, il ricordo di quando comunque c'erano ma anche il solo ricordo se permarrebbe come memoria sarebbe massa e quello sarebbe il segno che non si tratterebbe dell'Oltre ma ancora dell'Aldilà ossia ancora dell'universo perchè sia l'Aldiquà che l'Aldilà sono nell'universo ossia entrambi spazio-tempo cioè di nuovo massa, massa materiale e massa immateriale ma comunque massificazione dell'energia pensante.

L'Oltre è invece il Pensiero Puro, la pura dinamica del pensiero che non ferma mai se stesso in pensati, in forme statiche del pensiero.

Quando ci sarà solo l'Oltre e l'universo sarà scomparso fin nella memoria ossia come ricordo dell'universo allora e solo allora l'evoluzione, il lavoro evolutivo condotto sia in conflitto tra di loro si ain alleanza tra di loro dai terrestri e dagli ex-terrestri (di nuovo extraterrestri?), sarà compiuta. Ma fino ad allora anche nell'Aldilà occorrerà continuare a lavorare a liberare l'energia dalla sua massificazione, occorrerà cioè continuare nell'impegno evolutivo.


La vita è una sola e le tante vite sono solo un mito

La vita è una sola abbiamo detto ma occorre anche aggiungere che questo unica vita è infinita.

Infatti chi si reincarna è l'hardware che poi altro non è che una amplificazione del cosiddetto fenomeno dell'arto fantasma ma il pensiero, la nostra forma pensante è la stessa che avevamo sul pianeta terra e l'altra vita non è una vera altra vita ma è la continuazione di questa e ci ritroveremo con le stesse problematiche evolutive incontrate sul pianeta terra e infatti i trapassati suicidi hanno raccontato come nell'Aldilà non si sono affatto liberati di quel problema che vivevano come insolubile ma si sono risvegliati per cosi dire nell'Aldilà con lo stesso problema da affrontare che avevano tentato di risolvere con il suicidio.

La vita quindi è veramente una sola ma occorre anche comprendere che non solo è una sola in questo senso ma è una sola anche nel senso che è solo una apparenza prodotta dai cinque sensi come obsoleti strumenti di conoscenza che percepiamo una mia vita, una tua vita, una sua vita perchè la verità è che la vita è la vita ed è la vita unica e infatti la legge che presiede al movimento, alla dinamica della vita non è affatto come credono gli scientisti la legge di causa/effetto, prima/dopo ma è il Principio di Sincronicità in quanto IL CORPO UNICO DELLA VITA UNIVERSALE si muove tutto insieme e ogni evento si ripercuote sincronisticamente su tutto il corpo come le onde sismiche che pur avendo un luogo dove parte il movimento raggiunge sia pure più o meno affievolito tutto il pianeta terra come un unico essere vivente che però in questo caso è l'intero universo per cui persino ciò che accade nell'Aldilà si ripercuote su questo Aldiquà e viceversa.


Psicoanalisi Parapsicologia e Ufologia

E' importante comunque creare un ponte tra questo Aldiquà e quell'Aldilà perchè non crearlo e mantenere separate queste due dimensioni del reale è rendere ossequio alla vecchia logica della separazione che ci rende tutti schizofrenici in casi gravi e nevrotici in casi più blandi. Superare questa vecchia logica della separazione mettendo in comunicazione queste due dimensioni significa potenziare sempre più la nuova logica unitaria e caricare sempre più di energia il nuovo archetipo dell'ultima coniunctio prodotto infine come risultato di cento anni di prassi evolutiva psicoanalitica, nuovo archetipo che poi è l'Intero Vero e non più il vecchio uno che era l'unità di soggetto-oggetto.

Tuttavia bisogna fare attenzione poichè come dice il detto "tutto il mondo è paese" per cui non è che per realizzare l'intersoggettività un terrestre deve per forza relazionarsi con un extraterrestre: il nuovo modello relazionale intersoggettivo che contraddistingue la super-umanità o nuova umanità che dir si voglia, una umanità non più antroporiferita ma che ha portato a compimento la rivoluzione copernicana, possono benissimo anche essere due terrestri e inoltre non è che se la relazione si svolge tra un terrestre e un extraterrestre si è automaticamente per così dire vaccinati da tutte le varianti di sado-masochismo o interdipendenza cioè di forme relazionali servo-padrone.

Premesso questo, poichè gli equivoci sono sempre possibile, va anche detto che la nuova logica unitaria non solo crea ponti tra di due emisferi cerebrali destro e sinistro che come sappiamo sono dediti l'uno alle attivtà più razionali e l'altro più creative, non solo aumenta le connessioni tra questi due emisferi ma li salda addirittura proprio come l'archetipo dell'ultima coniucntio che è una saldatura vera e propria più che uno sposalizio tra il maschile e il femminile di Dio in una sola persona duale.


Un ponte tra fisica, psicologia e teologia: il concetto di "lavoro"

Anche Dio come tutto in natura è un prodotto della storia del lavoro e la storia dell'evoluzione non è altro che la storia del lavoro, del lavoro umano e anche del lavoro non-umano.

Tutto ciò che è, è perchè prodotto dal lavoro e il lavoro è la stessa energia pensante che lavora se stessa e questo lavorare se stessa è il fare l'amore di Dio con Dio.



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