Recensione di “Il pretendente rubato” di Eli Easton

 

 

 

 

 

 

Il suo futuro era deciso finché un ladro non gli ha rubato il cuore.

Tutta Clyde’s Corner, nel Montana, sa che l’elegantissimo Chris Ramsey sposerà Trix Stubben, giovane vedova ed erede del ranch più ricco della zona. Una donna, però, non è troppo entusiasta all’idea. Mabe Crassen vuole mettere le mani sul ranch, così assegna al figlio maggiore il compito di corteggiare Trix e al minore, Jeremy, quello di distrarre Chris e di portarlo su un’altra strada.

Jeremy Crassen pensa che il piano di sua madre sia folle, ma vuole andare al college a tutti i costi, e Mabe gli darà il permesso soltanto se sedurrà Chris. Come farà il timido e virginale gay non dichiarato Jeremy ad attrarre Chris, che sembra determinato a fare la cosa giusta e a sposare Trix? Jeremy non potrà mai competere con una ricca *donna* vedova. O forse sì?

La storia di Jeremy e Chris mi ha decisamente conquistato. Lo stile di Eli Easton è molto coinvolgente, e ti senti completamente risucchiato dall’ambientazione dei ranch del Montana che fanno da sfondo alle vicende dei due fratelli Crassen, Eric e Jeremy, che non vorresti più smettere di leggere. La narrazione si alterna tra i vari personaggi e oltre ai due veri protagonisti abbiamo Eric e la ragazza che lui dovrebbe conquistare, Trix, e alcune pittoresche figure come Mabe, la madre dei Crassen, o Billy Stubbon. Ho adorato follemente Jeremy, quel ragazzo è oro puro. Un giovane che nasconde tutta la sua inesperienza e ingenuità dietro una maschera di sarcasmo e flirt improvvisato, ma che leggendo si rivela essere un personaggio molto profondo e sensibile, ma anche molto scaltro. Chris, dall’altra parte, ha molta più esperienza di lui anche se ha bisogno di aprire gli occhi su quello che veramente importa nella vita, schiacciato com’è da responsabilità che si sente gravare addosso. Due personaggi, che agli inizi sono decisamente incompleti, persi mentre la loro vita va alla deriva: sarà solo grazie all’altro che potranno capire chi sono, cosa vogliono e quanto possono ambire ad avere. Lo stile è semplice e fluido, con picchi di linguaggio “forbito” quando a parlare è l’intelligente Jeremy. Mi sono ritrovato a ridere a crepapelle in un punto e trattenere il fiato in quello dopo. Un altro punto a favore di questo romanzo, a mio parere, è l’accostamento di un pairing gay a uno etero: personalmente il clichè di far sì che i fratelli di un nucleo familiare siano, magicamente, tutti omosessuali, non mi è mai piaciuto per niente. È un trucchetto molto scontato, e sono veramente felice che Eli Easton non l’abbia usato. Anche perché, invece di innalzare il livello di omosessualità della storia (ci pensano già Jer e Chris, o i due personaggi secondari Ben e Joshua, che sono poi i protagonisti di un altro racconto dell’autrice) ci ha regalato un personaggio meraviglioso come Eric, con un character developing impressionante e da commozione, che ci fa dono di intense emozioni. Alla faccia dei romanzi di formazione!

Il pretendente rubato è, indiscutibilmente, una vera lezione di vita.

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