Nell'ultimo periodo si trovano in rete articoli vari, per varie testate musicali e non, di questo fantomatico cantante italiano che ha deciso di non mostrarsi ma, per ora, di pubblicare solo cover in rete, sul proprio canale YouTube.

Questo artista è un uomo e riesce ad interpretare canzoni come "Brava" di Mina e "Vacanze Romane" dei Matia Bazar in tonalità originale. Tutto ciò risulta davvero sconvolgente, tanto da provocare una faccia degna della migliore gif di Valeria Marini che recita quella stessa frase, perché non è affatto comune sentire un qualcosa di questo genere.

Nel suo canale Youtube appare anche una versione personale del maestoso brano vincitore di Sanremo Giovani 2002, "Il Passo Silenzioso della Notte", dell'indimenticata Valentina Giovagnini, scoperta nel 2002 da Pippo Baudo ma tragicamente scomparsa nei primi giorni del 2009, un altro brano per niente facile da cantare ed interpretare in tonalità originale.

Cleò, tra Mango e Matia Bazar: la voce come strumento

La voce straordinaria e l’emozione che essa racchiude, ma anche le scelte artistiche non scontate di Cleò fanno fatto riflettere e pensare: ma se uno come Cleò entrasse nel mondo dei talent e incontrasse un coach come Morgan, che cosa succederebbe? Conoscendo la passionalità e l'amore per la musica di Morgan potrebbe essere un colpo di fulmine.

Una voce come quella Cleò, che viaggia al di sopra della media dei concorrenti dei talent come 'Amici' e 'X Factor', con la guida artistica di qualcuno come Morgan (dopo la burrascosa parentesi di quest'ultimo nel programma di Maria De Filippi), potrebbe avere una lunga carriera incidendo anche solo dischi di cover!

Cleò è uno di quegli artisti che rappresenta la via alternativa alle scorciatoie dei talent show, di chi vuol farcela con le proprie forze credendo fortemente in se stesso e puntando solo sulle proprie (in questo caso, straordinarie) capacità artistiche.

Cleò non si mostra e punta tutto sulla voce: cosa che, in una società che premia l'immagine al di sopra di tutto, è senz'altro una scelta coraggiosa, che dimostra carattere e personalità. Cleò punta tutto sulla voce, proprio come fa Mina, che dal 1978 ha smesso di apparire in pubblico.

Cleò, la voce che ha stregato la stampa musicale italiana

Molti giornalisti, negli scorsi mesi, hanno pubblicato articoli sulle più importanti testate italiane chiedendosi se Cleò fosse italiano o straniero, donna o uomo, com'è fisicamente, quale sia la sua storia personale... tutte cose legittime, specie in una società curiosa e image-addicted come quella attuale.

Magari troveremo Cleò fra i BIG a Sanremo 2018, chi lo sa, in un duetto accanto a qualche grande artista della musica italiana che per primo fiutasse e intuisse le sue potenzialità come artista ma anche di una ben precisa strategia, che, di sicuro, in termini di marketing e notorietà sta già dando i suoi frutti: il web è pieno di articoli e recensioni positive su Cleò, e questo artista non ha ancora pubblicato neanche un brano inedito!

Un caso singolare. Neanche ragazzi usciti da talent famosi come 'Amici' o 'X Factor' hanno la stessa esposizione mediatica, e sono altrettanto seguiti con curiosità e attenzione da autorevoli giornalisti, blogger e critici musicali.

Major o indipendenti: quale sarà la strada di Cleò?

Ma ci sarà un posto per Cleò tra le grandi case discografiche, nell'era in cui la scelta spesso dipende da un bel faccino e da quante visualizzazioni quel dato artista possa raggiungere?

Sarà forse la ‘Sugar’ di Caterina Caselli, la talent scout per antonomasia del pop italiano che ama gli artisti diversi ma unici nel loro stile, e che lanciò una giovanissima Elisa con un disco in inglese nel mercato italiano, quando tutti la credevano matta?

Oppure la ‘Warner Music’ di Marco Alboni, la ‘Universal Music’ di Alessandro Massara o la ‘Sony Music’ di Andrea Rosi (quest'ultima, proprio insieme alla ‘Warner Music’ stessa, etichetta già del grande e indimenticato Mango)?

Oppure, a far pervenire una proposta a Cleò, saranno i due grandi player del mercato indipendente, come Dario Giovannini (Carosello Records) e Dino Stewart (BMG), quest'ultimo scopritore e discografico del pluripremiato vincitore di Sanremo Giovani 2016 e del Festival di Sanremo 2017, Francesco Gabbani?

Qualcuno si interesserà a Cleò se si presentasse alle loro porte senza passare per il palco di un talent show?

Fabrizio Giannini, il manager delle star: cosa ne penserebbe di Cleò?

C'è un manager in Italia, considerato da tutti 'il manager delle star', che per Cleò sarebbe perfetto e potrebbe fare la differenza: Fabrizio Giannini. Un passato come dirigente discografico illuminato e di successo (ai tempi di storiche case discografiche come la ‘CGD’ e la ‘EMI’), Fabrizio Giannini fu quello che scoprì e mise sotto contratto gente come Laura Pausini, Luciano Ligabue, Irene Grandi, Sergio Cammariere, Amalia Grè, il rapper Mondo Marcio e i Finley: tutti artisti di grandissimo successo e altri comunque famosi, ed è attualmente personal manager e referente unico di artisti quali Tiziano Ferro (di cui è stato il primo discografico proprio in ‘EMI’), Michele Bravi, Giorgia, Giusy Ferreri e Nina Zilli.

Il suo ultimo acquisto è Elodie Di Patrizi.

Sul suo sito ufficiale, Fabrizio Giannini parla di talento puro e del fatto che non tutti lo hanno, perché riuscire ad emozionare, con un carisma e sensibilità unici, non capita così di frequente. Potrebbe mai dare una chance a Cleò?

Il caso di questo artista è molto interessante perché fa riflettere sulla meritocrazia e le strade da prendere per farsi notare, e viene quasi da pensare che se la tua persona non viene messa sotto i riflettori di un talent, e frammentata in tantissime parti, non si possa sperare di venire presi in considerazioni, dato che 'i nuovi' che vendono dischi sono proprio quelli che escono da questi programmi (anche se ne vendono meno ogni anno).

Nel canale Youtube di Cleò troverete, come anticipato, una manciata di cover, in attesa del suo primo singolo inedito.

Tra queste, oltre alle sopracitate, anche 'Il Dicembre degli Aranci' (duetto fra Mango e Laura Valente, seconda vocalist dei Matia Bazar), l'Ave Maria' (di Fabrizio De Andrè, ma nella stessa versione e tonalità di Antonella Ruggiero, finemente orchestrata da Gae Capitano, autore di Fabi-Silvestri-Gazzè e Ilaria Porceddu). Ma anche 'Vacanze Romane' (cavallo di battaglia dei Matia Bazar) e 'Senza Confini' (portata a Sanremo 1998 fra i Giovani dal duo Eramo & Passavanti) scritta da Bungaro, hitmaker di artisti come Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Marco Mengoni, Massimo Ranieri, Giusy Ferreri, Anna Tatangelo, Malika Ayane, Lara Fabian, Emma Marrone, Valerio Scanu e la stessa Antonella Ruggiero, giusto per citarne alcuni.

A questo punto la vera domanda è: Cleò riuscirà a sfondare?