Roma

Ragazzina violentata a Roma, fermato un militare 31enne

(fotogramma)
Giuseppe Franco, in forza alla Marina militare, è stato riconosciuto dalla vittima. Inchiodato dalle testimonianze, dalle telecamere e da una bicicletta. Denunciato per favoreggiamento il fratello. Il questore: "Forti elementi a carico dell'indagato". L'abuso sessuale è avvenuto lunedì intorno alle 23 nel quartiere Prati. Il ministero delle Difesa: "Sospeso dal servizio"
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E' stato fermato il presunto stupratore che la notte tra il 29 e il 30 giugno ha violentato un ragazzina di 15 anni a Roma. Si tratta di un militare 31enne, originario della provincia di Cosenza. Giuseppe Franco, è in forza presso l’Arsenale della Marina e avrebbe dovuto imbarcarsi oggi a La Spezia sulla nave Vesuvio, ma il ministero della Difesa ha fatto sapere di aver sospeso il giovane dal servizio. E' confermato quindi che l'uomo era di passaggio nella capitale in vista di una missione a La Spezia che avrebbe dovuto iniziare oggi.

La svolta alle indagini è arrivata nella notte quando alcune persone sono state portate a San Vitale per essere ascoltate. Tra queste l'uomo fortemente sospettato dell'abuso, poi trattenuto dagli agenti.
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Ad inchiodare Giuseppe Franco è stata la bicicletta con cui si era avvicinato alle ragazze. L'aveva legata a un palo ed è rimasta lì per ore, piantonata a distanza dagli agenti che speravano in un passo falso. E così è stato: il fratello dello stupratore è andato a recuperarla a notte fonda ed è stato bloccato. Interrogato per ore, e poi denunciato in stato di libertà per favoreggiamento personale, il familiare ha permesso agli agenti di rintracciare il 31enne riconosciuto dalla vittima come l'autore della violenza. Nel corso della perquisizione nell'abitazione del fermato sono stati trovati e sequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, della stessa marca che l'uomo, come ha raccontato la 15enne, indossava la sera dello stupro. Ora toccherà all'autorità giudiziaria convalidare l'arresto. Lui le aveva agganciate spacciandosi per poliziotto e chiedendo loro i documenti perchè le aveva viste bere delle birre. A una, la vittima, le aveva ordinato di seguirlo verso il commissariato e così a poche centinaia di metri di distanza è scattata la trappola.

Tra sedi Rai e Palazzo di Giustizia, i luoghi dell'agguato (mappa)

"Siamo dispiaciuti per quello che è successo, ma siamo soddisfatti perché i nostri investigatori hanno individuato subito l'autore del fatto. Hanno lavorato bene e velocemente. Gli elementi a carico dell'indagato sono pregnanti" ha commentato il questore di Roma, Nicolò D'Angelo.
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La caccia al finto poliziotto, che con una scusa, e forse esibendo i suoi documenti di militare, aveva adescato e trascinato in un prato abbandonato accanto a piazzale Clodio la 15enne, era scattata immediatamente in tutta la città dopo la denuncia della giovanissima. Ieri era stato fornito un identikit dello stupratore: un uomo alto, snello, capelli corti tra i 30 e i 40 anni. Gli investigatori della squadra mobile si erano messi al lavoro sui filmati delle telecamere del quartiere che lo avevano ripreso in fuga dopo la violenza. Incrociati anche i tabulati telefonici, precedenti denunce nella zona e le tracce biologiche lasciate sul corpo della ragazzina.
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Lei, barese, è sotto shock, come lo è la sua famiglia arrivata dalla Puglia appena saputo dell'incubo romano. E sono fortemente scosse anche le giovanissime amiche della vittima che hanno capito troppo tardi cosa stesse accadendo e la madre della ragazza che la ospitava e che aveva dato loro il permesso di vedere i fuochi d'artificio di Castel Sant'Angelo sparati nel giorno dei santi Pietro e Paolo. "Dopo la violenza - ha raccontato la giovane - quell'uomo mi ha minacciato: o taci o ti uccido", prima di scappare nel buio. Oggi la svolta delle indagini, commentata dal Capo della polizia Alessandro Pansa - "L'acume degli investigatori ha Consentito di arrestare rapidamente il presunto autore della violenza sessuale" - che ha anche voluto congratularsi con gli investigatori.