10 mosse per diventare ecosostenibili anche in ufficio

Essere ecosostenibili in ufficio non solo è possibile ma è necessario. Passiamo al lavoro la gran parte della giornata e se a casa – “complice” il tentativo di risparmiare sui consumi – l’ecosostenibilità è spesso un’ospite fissa, sarebbe opportuno “invitarla” in via permanente anche in ufficio. Alcuni suggerimenti:

  1. effettuare un controllo sull’ammontare di tutti i consumi, dall’energia all’acqua, dalla cancelleria ai rifiuti indifferenziati: avere dei dati, seppur indicativi, sarà molto utile per monitorare i miglioramenti di anno in anno;
  2. scegliere apparecchi ad alta efficienza energetica (secondo le stime, un apparecchio A+ consuma il 41% in più rispetto a un A+++): dalle lampadine alle stampanti, leggere i consumi energetici prima degli acquisti permetterà scelte più oculate e conseguenti tagli alla bolletta;
  3. risparmio energetico e in generale di risorse: adottare riduttori di flusso ai rubinetti, impostare timer di spegnimento negli orari e nei giorni di chiusura, ridurre e riutilizzare i materiali di cancelleria: stampe e fotocopie dovrebbero essere impostate in modalità fronte/retro e in bianco e nero e, quando possibile, stampare due pagine in un foglio e/o riducendo i margini di stampa;
  4. carte e penne non sono tutte uguali: carta certificata da foreste gestite in maniera sostenibile (FSC e PEFC) o da carta riciclata, matite, penne, evidenziatori e perfino “bianchetti” green potranno diventare una giusta scelta per le forniture da ufficio;
  5. la “pausa caffè” è un momento importante, perché permette di “staccare la spina” per qualche minuto, ma anche di socializzare e far squadra tra colleghi. Non tutti i distributori sono uguali. Si può garantire un servizio free bar (quale “omaggio” o a pagamento) con bicchieri monouso compostabili o riutilizzabili, con caffè certificato Fairtrade o bevande Slow Beverage realizzate con i sapori tipici delle regioni italiane: gusto e sostenibilità per una pausa con un sapore indimenticabile;
  6. se ad una mensa mangiano 100 persone e ognuna ha diritto ad una bevanda, durante un solo turno si producono non meno di 100 bottigliette di plastica e/o lattine da buttare. Moltiplicate per almeno 250 giorni lavorativi l’anno e avrete montagne di rifiuti di cui dovrete occuparvi. Scegliere bevande alla spina che permettono il rifornimento in brocca o al bicchiere, consente un enorme risparmio ambientale. Pensate inoltre alle tonnellate di emissioni che non verranno prodotte per realizzare gli imballaggi e per trasportare bottiglie e lattine alla mensa. Servizi come il freebeverage® vengono scelti da sempre più società di ristorazione collettiva – nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi della Ristorazione del Ministero dell’Ambiente – per garantire appunto bevande calde e fredde alla spina: dall’acqua al caffè, dalle tisane alle bevande gassate;
  7. a mensa senza sprechi: non sempre tutto quello che viene preparato viene poi effettivamente consumato. Sono sempre più le onlus che si occupano del ritiro del cibo non consumato e del trasferimento presso mense di solidarietà e aspettano solo di essere contattate;
  8. per l’utilizzo delle stoviglie, la prima scelta è per quelle in ceramica riutilizzabili e, in alternativa, per i monouso compostabili (anche nelle vending machine!) da raccogliere assieme alla frazione organica;
  9. evita lo spam! Ebbene sì, lo spam inquina: aprire una singola email inutile e gestirla (incluso cancellarla) comporta un inutile consumo di energia che, ripetuto per un fiume di email spazzatura, genera un vero salasso di Kw. I consigli per evitare tale spreco? Bloccate i mittenti di spam o inserite la mail nel filtro antispam e, ove ci sia un vero e proprio “bombardamento”, contattate il servizio informatico per l’inserimento di un filtro che prevenga l’arrivo di tali messaggi. Anche se non si tratta di vero e proprio spam, inoltre, è opportuno evitare di mettere in copia persone non interessate all’argomento;
  10. comunicare, diffondere e condividere le scelte ecosostenibili dell’azienda, divulgare le buone pratiche, è sempre molto importante. Spiegare i criteri di scelta del servizio della mensa aziendale, informare sulla gestione dello spam e via dicendo, renderà molto più efficaci le scelte adottate.