Roma

Calpesta la ragazza al corteo, l'agente va in Questura. Il capo della polizia: "E' un cretino". Saviano: "Dovete sospenderlo"

La Questura aveva aperto un'indagine interna. Gli atti ora alla procura. Lo scrittore su Twitter aveva chiesto di far vietare "da ogni servizio pubblico" il poliziotto ripreso nelle foto e nei video durante il corteo di sabato scorso a Roma mentre "schiaccia" con lo scarpa una manifestante a terra protetta da un amico. E Pansa aveva ammesso: "Va identificato". Mercoledì la pronuncia del gip sui 4 manifestanti arrestati

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Si è presentato a San Vitale l'agente che durante il corteo di sabato scorso a Roma è salito sul fianco della ragazza bloccata da un poliziotto e stesa a terra protetta in un abbraccio da un altro manifestante, sanguinante dalla fronte.

A renderlo noto
è la stessa Questura che in una nota spiega: "Dopo aver visionato le immagini che ritraggono un agente che calpesta una ragazza durante gli scontri verificatisi nel corso della manifestazione del 12 aprile scorso, era stata avviata un'inchiesta interna finalizzata alla ricostruzione dell'accaduto e all'individuazione del responsabile. Nelle more di tale attività, un operatore della Questura di Roma si è presentato, essendosi riconosciuto". "I relativi atti - si legge ancora nella nota - saranno trasmessi all'autorità giudiziaria e valutati per gli aspetti disciplinari".

In mattinata c'era stata una dura presa di posizione del capo della polizia Alessandro Pansa, deciso ad andare fino in fondo per trovare
il nome di quel poliziotto con i pantaloni beige e il giubbotto di pelle: "Noi abbiamo avuto un cretino che dobbiamo identificare, e che va sanzionato perché ha preso a calci una ragazza che stava per terra". "Tutti quanti gli altri, che hanno lavorato - aveva aggiunto Pansa - vanno applauditi per come hanno operato e per come hanno agito, con grandissima correttezza, mantenendo l'ordine pubblico e non eccedendo assolutamente, esercitando la forza nei limiti corretti di come è previsto dall'ordinamento".

Anche la procura di Roma intanto ha aperto
un fascicolo processuale sul caso dell'agente. Il pm Eugenio Albamonte, titolare degli accertamenti sui disordini avvenuti nel centro di Roma, attende al riguardo un'informativa dalla Digos. Il magistrato acquisirà video e foto dell'episodio. Anche la giovane calpestata, che finora non avrebbe presentato denuncia, è in via di identificazione
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Sulla vicenda si era pronunciato pure il questore di Roma, Massimo Maria Mazza
: "Ci sarà un'attività ispettiva per ricostruire da varie angolature le immagini. In quelle che io ho visto si vede una persona calpestata. Ricostruiremo esattamente l'episodio e vedremo quali misure adottare". "Comunque questa vicenda - aveva proseguito Mazza - non è sottovalutata da noi ed il capo della polizia ha già espresso molto bene il concetto. Per tanti che hanno lavorato bene non è giusto perdere la faccia a causa di una persona che ha invece fatto un errore". In merito, poi, alle foto che circolano sul web in cui si vedono degli agenti che impugnano il manganello al contrario contro i manifestanti, il questore ha commentato: "Se ci sono state irregolarità o qualcosa che è andato oltre l'irregolarità vedremo cosa fare".

Condanna anche da parte di Roberto Saviano che in mattinata con un post su Twitter, a
due giorni di distanza dal corteo dei movimenti per la Casa che sabato scorso ha sfilato in centro tra cariche e scontri in via Veneto, la strada capitolina della Dolce Vita, aveva dichiarato: "Il poliziotto nel video sugli scontri a Roma va identificato e interdetto da ogni servizio pubblico".

Sul social network, i follower del giornalista e scrittore si sono divisi. @enricamiscio risponde: "Sono d'accordo ma in tutto quello che è successo sono loro che hanno subito più danni evidenziamo anche questo". Risponde @viruss55 "Troppi incidenti di questo tipo accadono in Italia
è ora che venga messo un identificativo che li responsabilizzi".

Poco prima sempre Saviano aveva postato: "Vivo da 8 anni tra carabinieri che definiscono "senza onore" i celerini violenti come il poliziotto che sabato ha colpito la ragazza inerme". E @franceromeo nota: "P. S. non è un celerino, non porta la divisa: si tratta di un funzionario, un dirigente".

Intanto, il pm ha chiesto al gip la custodia cautelare in carcere per due manifestanti e ai domiciliari per altri due bloccati sabato durante il corteo. In particolare il carcere è stato sollecitato per Lorenzo Marabino (36 anni) e Antonio Pompea (19 anni) mentre gli arresti domiciliari sono stati chiesti per Ugo Esposito (25 anni) e Simon Canca (18 anni). A tutti è contestato di aver partecipato agli scontri con le forze dell'ordine lanciando oggetti, mentre a Marabino e Pompea anche la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale. Solo uno degli indagati, Pompea, ha un precedente per droga, mentre gli altri risultano incensurati. La differenza di reati deriva dall'esame di foto e video fatto dalle forze dell'ordine contenuti nella relazione depositata in Procura. Sulla richiesta si pronuncerà il gip mercoledì.

In solidarietà ai ragazzi arrestati, una quarantina di persone ha improvvisato un sit-in alle spalle del carcere di Regina Coeli, in piazzale Anita Garibaldi. Sono stati accesi fumogeni ed esposti striscioni con le scritte: "Le lotte sociali non si arrestano, tutti liberi", "La libertà è a un passo dal cielo, liberi subito".