SELF PUBLISHING E BIBLIOTECHE

Le biblioteche italiane tra tradizione e innovazione digitale

Prende vita il progetto che mette in relazione self publishing, realtà locali e biblioteche, ormai sempre più al centro di un sistema culturale che unisce autori e lettori. Ne abbiamo parlato con Debora Mapelli, del sistema bibliotecario CUBI.
Foto apertura

Le biblioteche ritornano ad essere luoghi insostituibili di aggregazione e scambio culturale. Grazie a un progetto sviluppato da ilmiolibro con i principali circuiti italiani di prestito bibliotecario digitale, i titoli provenienti da ilmiolibro.it saranno resi disponibili per il prestito in oltre 5.000 Biblioteche italiane.
Ed è proprio il legame tra le persone e il territorio il valore cui punta il progetto, mettendo le Biblioteche al centro di un sistema culturale che unisce autori e lettori.
Ne abbiamo parlato con Debora Mapelli, bibliotecaria del Sistema CUBI, la quale si occupa di fornire assistenza tecnica e informatica ai colleghi delle biblioteche proprio in vista di questa trasformazione ormai inevitabile.

La rivoluzione digitale ha investito anche le Biblioteche. Cosa state cercando di fare per rimarcare il vostro ruolo?
Le biblioteche, da sempre, hanno servito la comunità offrendo non solo una raccolta di documenti disponibili per il prestito gratuito, ma anche offrendo spazi in cui i cittadini potessero incontrarsi, studiare, informarsi e molto altro ancora. La rivoluzione digitale non ha colto di sorpresa le biblioteche che erano già attente alle esigenze della propria cittadinanza. Per venire incontro ai nuovi stili di vita sono nate pagine sui social network, collezioni digitali, blog e servizi come le app o personalizzazioni dei cataloghi pensate per stare al passo con i tempi.


Come è cambiato il ruolo dei bibliotecari in questi anni?
Il ruolo del bibliotecario oggi è non solo quello di mediatore tra l’utenza e i documenti ma si è gradualmente trasformato anche in produttore di contenuti. Oggi un bibliotecario deve sommare alle competenze del passato, le nuove competenze digitali necessarie a far fronte all’utenza. L’obiettivo finale del nostro lavoro è sempre quello di promuovere la lettura, solo che oggi abbiamo a disposizione diversi mezzi per farlo e siamo in grado di recuperare in poco tempo davvero ogni genere di conoscenza e informazione per la nostra utenza.

In questo contesto si costituisce anche la partnership con ilmiolibro. Pensate di inserire gli ebook di ilmiolibro nei vostri cataloghi?
Ci piacerebbe molto perché, da sempre, le biblioteche del nostro Sistema Bibliotecario hanno raccolto e promosso, tra le altre cose, pubblicazioni di autori locali o di interesse locale, anche prodotte dagli stessi autori attraverso l’autopubblicazione. Proprio per questo motivo, e grazie alle possibilità offerte dal digitale, ci piacerebbe continuare l’incremento di questo tipo di collezioni allargandole anche ad interessi che vadano al di là del nostro territorio di riferimento. L’unica nota dolente con la quale dobbiamo fare i conti è il nostro potere di acquisto che, negli ultimi anni, è stato drasticamente ridotto e che potrebbe crearci difficoltà.

Com’è organizzato il vostro catalogo e su quali aspetti punta di più?
Il nostro catalogo è orientato all’utenza. Sono presenti le funzioni di base e avanzate per le ricerche, ma offriamo anche dei suggerimenti di lettura ai nostri utenti mostrando vetrine tematiche proposte dalle diverse biblioteche di Sistema, classifiche dei documenti (libri, audiolibri, musica e film) più prestati o di recente acquisizione. Inoltre gli utenti hanno la possibilità di salvare le proprie ricerche, richiedere notifiche automatiche su nuovi acquisti di loro interesse, condividere via email o via social network i titoli presenti nel nostro catalogo.

Il vostro Sistema bibliotecario CUBI come ospita i testi in versione digitale?
Noi siamo in grado di offrire il servizio di prestito ebook attraverso MediaLibraryOnLine. I nostri utenti sono molto soddisfatti del catalogo di MediaLibrary già così com’è, ma ci piacerebbe arrivare presto ad una soluzione che permetta loro di effettuare una sola ricerca sul nostro catalogo che dia come risultato anche gli ebook presenti in MLOL, in modo da non dover effettuare un doppio passaggio come avviene attualmente.

Come si può migliorare il rapporto tra biblioteca e utente che sembra allontanarsi sempre di più?
Grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi servizi digitali che siamo stati in grado di offrire in questi anni, MediaLibrary in modo particolare, abbiamo visto una fidelizzazione dei nostri utenti anche se fisicamente non potevano materialmente frequentare le nostre biblioteche. Attraverso i servizi online, l’app e MLOL, ci trovavano aperti 7 giorni su 7 e 24 ore su 24! Inoltre molte delle nostre biblioteche hanno stretto legami molto forti con associazioni del territorio che offrono alla comunità numerosi laboratori ed incontri di vario genere in cambio degli spazi fisici della biblioteca e questo ci porta un nuovo tipo di utenza anche molto diversificata.

Qual è la sua più grande soddisfazione da “bibliotecaria”?
Come bibliotecaria io sono un po’ “atipica” perché lavoro in un centro sistema che offre un servizio di helpdesk alle biblioteche associate, oltre ai servizi di comunicazione di Sistema, quindi i miei contatti con l’utenza sono sempre via email o via social network. La mia più grande soddisfazione è sentire utenti, specialmente anziani, con in quali ho avuto diversi scambi di email, che imparano ad utilizzare le nuove tecnologie che mettiamo loro a disposizione e che si sentono soddisfatti perché magari riescono a portare con sé una cospicua biblioteca digitale durante il loro soggiorno al mare o che magari mostrano ai nipoti quello che sanno fare con l’eReader. Se arriviamo a fare questo, se siamo in grado di far superare ostacoli che, a primo impatto sembrano anche molto ardui, allora abbiamo compiuto la nostra missione di bibliotecari.

Quali sono i libri più richiesti in Biblioteca?
Nelle biblioteche del nostro Sistema, che serve comuni sia molto piccoli che di dimensioni medio-grandi, va per la maggior parte la narrativa: Sveva Casati Modignani, Andrea Vitali, Donato Carrisi e Andrea Camilleri sono solo alcuni degli autori più amati dalla nostra utenza. Per quanto riguarda la saggistica abbiamo notato una differenza tra cartaceo e digitale: mentre gli utenti del cartaceo privilegiano biografie e libri scritti da personaggi famosi, gli utenti del digitale sembrano preferire manualistica, in particolar modo informatica e tecnologica.

Qual è la sfida delle biblioteche per il futuro?
La sfida è quella di stringere legami molto forti con la propria comunità di riferimento e di proporre iniziative che coinvolgano tutta la cittadinanza, anche i non lettori, perché le biblioteche hanno molto da offrire anche a loro. Nello stesso tempo è necessario continuare a sviluppare nuovi servizi che permettano agli utenti di usufruire dei servizi della biblioteca in modo facile, veloce ed efficace come qualsiasi altro servizio pubblico o privato di cui non possono più fare a meno. Per fare questo però occorrono investimenti seri, sia sulle strutture che sul personale. Sarebbe bello, ad esempio, affiancare ai bibliotecari che fin’ora hanno accumulato esperienza sul campo, l’entusiasmo di nuove leve di bibliotecari che, troppo spesso, oggi, sono precari e non riescono ad inserirsi in modo continuativo in una realtà, in modo da poter sviluppare anche progetti a lungo termine.


Foto: Circolo Fotografico di Carnate, alcuni diritti  riservati (link a questa pagina https://creativecommons.org/licenses/by-nd/2.0/)


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