Angelo, Snoopy e gli altri: "Crimini da non sottovalutare"

Snoopy, ucciso a Livorno il 4 agosto con un colpo di carabina, è diventato un simbolo della lotta alla violenza gratuita e immotivata

Snoopy, ucciso a Livorno il 4 agosto con un colpo di carabina, è diventato un simbolo della lotta alla violenza gratuita e immotivata

Nel processo per l’uccisione gratuita di Snoopy, il cane fucilato a Livorno nell’agosto 2015 mentre si trovava sul balcone di casa, sono stati ammessi come parte civile il Comune di Livorno, la LNDC-Lega nazionale per la difesa del cane che ha seguito il caso fin dalle prime battute, e altre quattro associazioni fra cui Animalisti Italiani onlus e ENPA-Ente nazionale protezione animali.

Spiega Piera Rosati, presidente LNDC: “L’uomo che ha causato la morte di Snoopy è imputato ai sensi degli articoli 81 e 544-bis del Codice Penale ‘perché, sparando con una carabina […] uccideva per crudeltà e comunque senza necessità, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, un piccione e un cane’. Il Pubblico Ministero quindi ha riconosciuto un vero e proprio disegno criminoso nelle azioni di questo spietato personaggio, e l’art. 81 prevede che la pena prevista per il reato venga aumentata anche di tre volte. Così l’imputato rischia, sulla carta, fino a sei anni di reclusione”.

Si entra quindi nel vivo dell’iter giudiziario per l’assassinio di Snoopy pochi mesi dopo la condanna emessa per un crimine che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana.

Condannati i quattro giovani assassini del meticcio Angelo, torturato e impiccato a Sangineto (Cosenza) per puro divertimento.

Condannati i quattro giovani assassini del meticcio Angelo, torturato e impiccato a Sangineto (Cosenza) per puro divertimento.

Nel giugno 2016 infatti Giuseppe Liparoto, Nicholas Fusaro, Francesco e Luca Bonanata, esponenti della gioventù di Sangineto, in provincia di Cosenza, postarono su Facebook il video delle torture inflitte al meticcio Angelo, impiccato e massacrato a bastonate. L’orrendo episodio non si limitò a suscitare lo sdegno delle associazioni animaliste, ma motivò una fortissima partecipazione della società civile, attraversata oggi dal malumore per la richiesta della messa alla prova, lavori socialmente utili n alternativa al carcere, da parte dei condannati.

Malgrado l’impegno della magistratura in questi recenti e clamorosi casi, le atroci violenze sempre più spesso praticate dai giovani (e non solo) contro gli animali vengono ancora sottovalutate, perché la vita di questi ultimi riveste scarso valore agli occhi miopi delle istituzioni.

“Eppure, già negli anni 70 i criminologi americani avevano chiaro che la maggior parte dei serial killer inizia la propria attività seviziando gli animali, per poi passare a soggetti della propria specie,” ricorda la Rosati “proprio come la nostra criminalità organizzata insegna ai ragazzi ad abbattere l’empatia attraverso le crudeltà verso cani, gatti o altre creature indifese”.

La barbara uccisione di Angelo ha scosso l'opinione pubblica italiana. Nel quartiere Monteverde, a Roma, gli è stata dedicata una statua.

La barbara uccisione di Angelo ha scosso l'opinione pubblica italiana. Nel quartiere Monteverde, a Roma, gli è stata dedicata una statua.

La violenza genera violenza, a chiunque essa si rivolga, e va contrastata sul nascere con adeguata cultura. Sembrano crescere in modo allarmante brutalità e sadismi inflitti da ragazzi molto giovani a soggetti inermi. Abusi e persino omicidi a opera di gruppi scatenati contro i coetanei più deboli suscitano scalpore e orrore, ma vicende strettamente correlate che hanno come sventurati protagonisti individui di altre specie sono giudicate di gravità minore”.

Conclude la Rosati: “Educare in famiglia, a scuola, nei luoghi pubblici, al rispetto delle altre specie, ovvero i più deboli per eccellenza, sarebbe un primo, facile passo per insegnare a bambini e ragazzi il valore indiscutibile della vita. Imparare a essere gentili con un animale rafforza a maggior ragione la considerazione verso il coetaneo”.

@margdam
margdam@margheritadamico.it

 

Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

3 commenti

  • "Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto... "

    Leonardo da Vinci

    L'umanità dovrebbe riflettere sulla sua immensa stupidità, in cui ancora nel XXI secolo, la sua anima si alimenta con la inutile malvagità crudeltà nei confronti degli altri esseri che dovrebbe proteggere e della madre terra.

  • Seviziare animali è un fatto atroce, giustamente punito dalla legge in modo severo; altrettanto severi devono essere i giudici nell' applicare la norma.

  • cominciamo a pubblicare nome,cognome e foto dell'infame che ha ucciso il cane.....