Milano, 17 settembre 2014 - 09:31

Il Louvre presta all’Expo
tre capolavori di Leonardo

La mostra da aprile 2015: c’è il San Giovanni Battista, la «Belle Ferronière» e l’«Annunciazione». Niente da fare invece per Sant’Anna

di Annachiara Sacchi

«San Giovanni Battista» di Leonardo «San Giovanni Battista» di Leonardo
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Impenetrabile e preziosissima. Enigmatica e sensuale la «Belle Ferronière» di Leonardo da Vinci. Come il «San Giovanni Battista» e quell’indecifrabile dito all’insù sul quale sono stati scritti libri, saggi, tesi di laurea. E la piccola «Annunciazione», altra espressione del genio vinciano. Capolavori universali, opere inestimabili di un genio assoluto. Sono tutte conservate al Louvre. E arriveranno a Milano per la mostra «Leonardo da Vinci 1452 - 1519. Il Disegno del Mondo». A Palazzo Reale dal prossimo aprile. In occasione di Expo.

«La Belle Ferronière»
«La Belle Ferronière»

La grande arte protagonista dell’Esposizione universale. Con il focus su Leonardo e, al suo interno, opere di Antonello da Messina, Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Bramante. Il via libera dal Louvre è arrivato nei giorni scorsi a Pietro Marani e Maria Teresa Fiorio, i curatori della mostra che sarà inaugurata il 15 aprile 2015 (si chiuderà il 19 luglio) a Palazzo Reale. Il bilancio della trattativa: tre sì e un no. Non c’è stato niente da fare con il prestito della «Sant’Anna»: «Troppo grande, trasporto a rischio», è stata la spiegazione da Parigi. Maria Teresa Fiorio è comunque soddisfatta: «Il Louvre è stato molto generoso, la “Belle Ferronière” è ora in fase di restauro, sarà pronta e splendente per la nostra esposizione; il “San Giovanni Battista” è abituato a viaggiare (fu esposto a Milano nel 2009 per l’evento natalizio di Eni, 180 mila visitatori in pochi giorni a Palazzo Marino, ndr.); la “Annunciazione” è un elemento fondamentale del percorso espositivo». Un progetto spiegato ai parigini in tutti i suoi aspetti. «Questo lavoro ha pagato. Ora aspettiamo il nulla osta dalle sezioni disegni e sculture».

Particolare de «L’Annunciazione»
Particolare de «L’Annunciazione»

Altro che «disegnini». Altro che «progetto in tono minore», come paventava qualche giorno fa Vittorio Sgarbi. Di Leonardo saranno in mostra a Milano opere come la «Madonna Dreyfus» proveniente da Washington, il «San Gerolamo» dai Musei Vaticani, il «Musico» dalla Pinacoteca Ambrosiana, la «Scapigliata» dalla Galleria Nazionale di Parma. La curatrice mantiene il solito à plomb, ma questa volta sorride: «Stiamo trattando per altri titoli». L’«Uomo Vitruviano», per esempio. Conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il suo viaggio a Milano è in bilico. Il conservatore pare abbia detto no alla trasferta, la soprintendenza sì. «Vedremo». Secco rifiuto, invece, da Torino per il «Ritratto Trivulzio» di Antonello da Messina. «Sembra preferiscano richiamare visitatori sotto la Mole». Campanilismi e polemiche, Milano guarda avanti. Con un altro asso da giocare: «Il Louvre - conclude Maria Teresa Fiorio - ci presterà anche un Corot per raccontare la ripresa del segno di Leonardo nell’Ottocento».

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