27 luglio 2015 15:30

Le borse cinesi hanno chiuso con gravi perdite, guidate da Shanghai che ha terminato la seduta di oggi con una caduta dell’8,5 per cento. Shenzhen ha chiuso a -7 per cento e Hong Kong a -3. Il crollo di questo lunedì è il peggiore da oltre otto anni e fa scambiare a rilento i titoli anche nelle borse europee.

Il tonfo di Shanghai arriva dopo tre settimane di calma durante le quali l’indice composito che indica l’andamento della principale borsa cinese aveva recuperato il 16 per cento rispetto al minimo toccato lo scorso 8 luglio. Ma evidentemente gli investitori non credono a una stabilizzazione a breve termine nonostante le misure varate da Pechino per arginare l’ondata di vendite esplosa a metà giugno. Anche dall’economia reale arrivano indicazioni negative. L’istituto statistico nazionale ha rilevato che i profitti delle imprese sono scesi a giugno dello 0,3 per cento, il minimo da 15 mesi.

Le incertezze sull’economia cinese hanno contagiato anche Tokyo, che ha perso quasi l’1 per cento, e si sono avvertite anche in Europa, dove le borse sono partite tutte deboli. Francoforte cede l’1,4 per cento, sulla stessa linea di Parigi. Milano e Madrid sono in calo dell’1,2 per cento mentre Madrid, Zurigo cede l’1 per cento, mentre Londra contiene i ribassi allo 0,46 per cento. La borsa di Atene è ancora chiusa.

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